I sedici servizi andati in onda ieri sera su Italia 1, allinterno della fortunata trasmissione televisiva “Le Iene Show”, hanno affrontato le tematiche più disparate, alternando momenti di pura comicità alla narrazione di veri e propri drammi umani, raccontati in prima persona dagli stessi protagonisti. Il primo servizio, realizzato da Filippo Roma, si è concentrato sullo scandalo legato alla Congregazione dei figli dellImmacolata Concezione, una confraternita di frati che, oltre a essere la proprietaria dellIDI – Istituto Dermopatico dellImmacolata -, si è resa celebre per non aver erogato gli stipendi ai dipendenti dello stesso IDI, rimasti privi del salario dallo scorso agosto. I dipendenti, indignati, hanno manifestato il loro disappunto occupando il tetto della struttura ospedaliera, rimanendovi per venti giorni e denunciando ripetutamente le numerose malefatte perpetrate dai frati. Tra le più eclatanti, va certamente annoverata la mancata retribuzione degli addetti alla manutenzione ospedaliera, i quali, abbandonando i macchinari e lasciandoli sciaguratamente inattivi, hanno gettato nella più profonda disperazione centinaia di malati terminali, per la maggior parte affetti da tumore, precludendo loro la possibilità di curarsi con i macchinari presenti allinterno della struttura. Tre esponenti del consiglio provinciale dellImmacolata Concezione – Antonio Luci, Natale Poggi e Padre Daniele Bertoldi -, incontrati casualmente da Filippo Roma e intervistati, hanno risposto in maniera evasiva, eludendo le domande e fornendo risposte sconnesse e apparentemente prive di senso. Poggi, rispondendo a una domanda di Roma sulla mancata erogazione degli stipendi, risponde: “Lasci perdere…”.



Il secondo servizio porta la firma di Giulio Golia, e riguarda lannosa questione delle cellule staminali; raccogliendo la testimonianza dei genitori di Celeste, una bambina malata di SMA – atrofia muscolare spinale di livello 1, una malattia neurodegenerativa -, linviato si reca da Davide Vannoni, professore di Scienze Cognitive e fondatore del gruppo Stamina Foundation, il quale, attraverso una ricca argomentazione, spiega dettagliatamente i numerosi vantaggi offerti dalluso di cellule staminali. “Estraiamo le staminali dalla parte spugnosa dellosso, le moltiplichiamo e le applichiamo al tessuto infetto. I miglioramenti registrati sono sorprendenti, perfino sbalorditivi. Le cellule in questione sono in grado di ricostruire ampie aree di tessuto, e possono essere applicate a sessanta malattie conosciute”. (Clicca qui per il video dell’intervista a Davide Vannoni).



Terminato il secondo servizio, accanto a Ilary Blasi e Teo Mammuccari appare Kasia Smutniak, unattrice polacca, recentemente scritturata dal regista Rolando Ravello nella sua pellicola desordio, “Tutti contro tutti”. Il servizio successivo, curato da Nadia Toffa, riguarda il contributo scolastico e la sua presunta obbligatorietà; intervistando diversi presidi e vicepresidi di licei e istituti tecnici italiani, linviata ha scoperto che la metà degli istituti lo considera obbligatorio, indiscutibilmente vincolante, ignorando le disposizioni ministeriali che, non più tardi di qualche mese fa, lavevano definito “volontario”. Nei casi più gravi, il mancato versamento della somma richiesta – dagli 80 ai 300 euro -, comportava conseguenze terribili, umilianti, quali la bocciatura dellalunno insolvente, arrivando addirittura a vere e proprie minacce di pignoramento.



Le richieste di denaro caratterizzano anche il servizio successivo, il terzo; lonestà degli elettricisti capitolini è stata messa a dura prova da Giulio Golia, il quale, camuffato magistralmente da pensionato romano, ha allentato un filo in un normale quadro elettrico, chiamando poi un elettricista al fine di riparare il presunto guasto. Le richieste sono state esorbitanti, comprese tra i sessanta e i centocinquanta euro (più IVA). I due servizi successivi, i più brevi, riguardano due appuntamenti ormai divenuti ricorrenti: Le Olimpiadi dell’Illegalità e i numerosi tormenti arrecati ai VIP da un improbabile assortimento di tifosi. Le Olimpiadi dellIllegalità hanno visto trionfare un ignaro cittadino tedesco, il quale, rubando un cellulare abbandonato intenzionalmente dalla iena Angelo Duro, ha sbaragliato la concorrenza di Spagna e Italia, arrivate rispettivamente seconda e terza. I famelici ultrà delle Iene, d’altro canto, hanno mietuto nuove vittime; nel mirino della temibile gang di tifosi, questa settimana, sono finiti diversi vip, quali Raffaella Fico, Elena Santarelli, Lele Mora e Beppe Fiorello, definito “lemblema della meritocrazia italiana”.

Archiviati i due servizi più leggeri, la puntata prosegue. L’inchiesta di Matteo Viviani si è incentrata su un curioso genere di servizio, pubblicizzato attraverso la diffusione di volantini, che prometteva agli ignari cittadini milanesi una demolizione rapida, sicura ed efficiente della propria abitazione, a una tariffa sorprendente e assolutamente vantaggiosa. I sedicenti demolitori, dopo aver presentato un preventivo e aver richiesto un acconto iniziale – dai 5.000 ai 13.000 euro -, lasciavano il lavoro in sospeso, abbandonando le abitazioni in uno stato deplorevole e dissolvendosi nel nulla con gli acconti dei cittadini raggirati. Tra un servizio e l’altro, i due conduttori, Ilary Blasi e Teo Mammuccari, si punzecchiano continuamente, attingendo ampiamente al loro vasto repertorio di oscenità e provocazioni.

I protagonisti dell’intervista doppia di questa settimana sono due uomini di chiesa, Don Patriciello e Don Gallo. Le opinioni dei due si sono dimostrate contrastanti, specialmente in materia di matrimoni omosessuali. Don Gallo si dichiara favorevole, assolvendo gli omosessuali e dichiarandosi pronto a riconoscergli ogni diritto. Di parere diverso è Don Patriciello, il quale si esprime in termini di condanna, sia nei confronti dei matrimoni che dei rapporti carnali tra omosessuali, preti compresi. Interrogato circa le future dimissioni di Benedetto XVI, Gallo risponde in maniera caustica: “Il nuovo Papa dovrà essere povero, il servo dei servi. Ratzinger non ha portato nessuna innovazione”. Di tutt’altro tenore l’inchiesta condotta da Andrea Agresti; consultando un noto sito di incontri per adulti, la Iena toscana si è imbattuta in un nome curioso, appartenente a una stella del passato: Milly D’Abbraccio. Protagonista di film erotici del calibro di “La professoressa di lingue” o “Paolina Borghese Ninfomane Imperiale”, l’ex pornostar confessa che, in tempi di crisi, ha ritenuto opportuno abbandonarsi all’attività di escort, richiedendo ai suoi clienti tariffe astronomiche, comprese tra gli 800 e i 2.000 euro per una prestazione di un’ora. La dissacrante ironia di Enrico Lucci, questa settimana, si è rivolta ai vip che, in un modo o nell’altro, sono costretti a sbarcare il lunario in modo del tutto ordinario; a partire da Daniela Martani, ex gieffina, costretta a vivere con la madre; o il famigerato Er Patata, consacratosi nei film di Pieraccioni e attualmente impiegato presso una pescheria di Roma.

Ben più grave il tema del servizio successivo, realizzato da Fabio Trincia; l’inviato delle Iene si è recato all’Università di Messina, con l’intento di fornire lumi sulla controversa questione Parentopoli. Tra gli indagati, spicca il nome del rettore Tommasello, accusato di concussione e abuso d’ufficio. All’interno della sola facoltà di Veterinaria di Messina, stando alle voci riportate da Trincia, almeno un terzo del corpo docenti sarebbe costituito da consanguinei.

La compravendita di pellicce usate è invece al centro del servizio curato da Luigi Pelazza, il quale, fingendosi in possesso di diversi capi d’abbigliamento usati, tenta di venderli ai fratelli Levì – due imprenditori siciliani proprietari dell’omonimo atelier, l’Atelier Levì -, scoprendo solo in un secondo momento che, più che dalla compravendita di pellicce, i loro guadagni derivavano dalle cifre astronomiche che i clienti erano costretti a sborsare durante le interminabili conversazioni telefoniche sostenute con gli operatori, i quali, rispondendo ambiguamente alle loro richieste – valutazione della merce, invio della documentazione necessaria – prolungavano le telefonate, costringendo i malcapitati a una spesa di trenta euro per una chiamata di quindici minuti.

Ispirandosi a una truffa recentemente perpetrata ai danni di Gabriel Batistuta – indimenticato bomber argentino, ora ritirato – Rosario Rosanova, nel penultimo servizio, ha tentato di turlupinare diverse celebrità, richiedendo un autografo che, in un secondo momento, sarebbe stato utilizzato come firma per un assegno da presentare in banca. Tra i raggirati, figurano Marco Carta e Floriana Rotondi, vincitrice della seconda edizione del Grande Fratello.

Il servizio finale, condotto da Enrico Lucci, raccoglie diverse testimonianze di preti o sacerdoti romani, interrogati dall’inviato sulla presunta Lobby Gay che avrebbe costretto Benedetto XVI a presentare le dimissioni. Don Menegaldo, della Basilica di Sant’Eustachio, ammette di aver sentito qualcosa a riguardo, e, a una domanda precisa di Lucci, dichiara che l’omosessualità nella chiesa è piuttosto diffusa, specialmente tra i vescovi. Piuttosto sconcertanti le dichiarazioni di Don Gianni, della Basilica di S.Agnese in Agone. A suo parere, gli omosessuali andrebbero sottoposti a cure specializzate, volte a un progressivo riallineamento del loro equilibrio psichico. Dello stesso tenore le repliche di Don Vincenzo (S.Maria in Aquiro) e Don Giuliano Brugnotto (docente di Diritto Canonico), secondo i quali l’omosessualità è da considerarsi assolutamente peccaminosa. D’opinione opposta Padre Stefano, dei benedettini di Bologna. A suo avviso, i peccatori si troverebbero dappertutto, e il vero peccato sarebbe rappresentato dal “non amare a sufficienza”. Solleticato da Lucci circa l’improbabile avvento di un Papa omosessuale, Don Angelo risponde, in modo sconcertante: “È assolutamente impossibile. Dio non eleggerebbe mai un gay…”.