Al centro della settima puntata di Mistero, in onda stasera, mercoledì 27 febbraio 2013, su Italia 1 alle 21.10, dal Teatrino di Corte della Villa Reale di Monza, alcuni risvolti inediti sul delitto di Aldo Moro, di cui Moana Pozzi era al corrente. Dopo che la settimana scorsa il programma di Mediaset dedicato a tutti i fatti misteriosi che non si riescono a spiegare con la logica aveva dedicato grande spazio alla scomparsa di Moana Pozzi, morta in circostanze misteriose il 15 settembre 1994, si torna a parlare della pornostar. Nuove scottanti rivelazioni vengono raccontate dagli “investigatori” di Mistero: Eva Henger racconta che il fratello di Moana, Simone, in realtà non era figlio della pornostar come nel 1999 era stato svelato, bensì il figlio di sua sorella Tamiko, in arte Baby Pozzi. Inoltre il confidente segreto di Mistero, rivela che Moana, grazie ai rapporti intrattenuti con i servizi segreti, era al corrente di risvolti inediti sul rapimento di Aldo Moro avvenuto il 16 marzo del 1978 con la sua uccisione, datata 9 maggio, per mano di un gruppo terrorista denominato Brigate Rosse.



Ci sarà spazio anche per approfondire la vita e le opere d’ingegno di Leonardo da Vinci, un uomo che conosceva già il futuro dell’umanità. L’argomento sarà sviscerato dal Museo nazionale della scienza e della tecnologia di Milano. Altro caso di grande interesse che la trasmissione di Italia 1 ha deciso di trattare è quello della morte di Serena Mollicone, uccisa a soli 18 anni ad Arce nel 2001. Mistero con l’aiuto di una sensitiva tenterà di fare chiarezza su quanto accaduto alla ragazza. Il programma ha deciso di occuparsene anche perchè qualche settimana fa i Ris avevano isolato nuove tracce genetiche dai frammenti delle impronte digitali ritrovate sul nastro adesivo utilizzato per immobilizzare il corpo della diciottenne. Si tratta di tre profili genetici maschili che i Carabinieri hanno estratto, a 11 anni dall’omicidio, dall’essudato delle impronte digitali rinvenute sul nastro adesivo.



Nella scorsa puntata Daniele Bossari e Marco Berry oltre ad analizzare il caso di Moana Pozzi si sono concentrati anche sulle improvvise dimissioni di Papa Benedetto XVI, cercando di portare alla luce qualche indizio su motiviazioni particolari dietro la scelta del Pontefice.

E ha concluso analizzando uno dei casi che più hanno scosso l’opinione pubblica, negli ultimi anni, ovvero l’omicidio di Yara Gambirasio. Nel servizio andato in onda la settimana scorsa Jane Alexander si è appoggiata alla sensitiva Emanuela per scoprire la verità su quanto accaduto alla giovane ginnasta. Secondo quanto ha avuto modo di capire Emanuela, sarebbero stati in tre a uccidere Yara e uno di loro si chiamerebbe Luigi.