Nella puntata di ieri, mercoledì 27 febbraio, della trasmissione Chi lha visto?, condotta da Federica Sciarelli, sono state presentate importanti novità per quanto concerne i casi relativi a Roberta Ragusa, Yara Gambirasio, Denis Bergamini e tanti altri. Il primo caso trattato è quello relativo alla scomparsa di Roberta Ragusa avvenuta ormai più di un anno fa. Per gli inquirenti che stanno portando avanti le indagini sembra essere ormai chiaro che la donna possa essere stata uccisa, anche se formalmente fino a quando non viene ritrovato il corpo della donna non si può parlare di omicidio e quindi mettere in moto un possibile processo nei confronti di un imputato che per molti potrebbe essere proprio il marito di Roberta, Antonio Logli. Limportante novità è il ritrovamento, quasi per magia, allinterno della casa di Roberta del suo caricabatterie del cellulare, del quale non si sapeva più nulla dal giorno della scomparsa. Una cosa che certamente è sembrata piuttosto strana agli inquirenti, anche perché la casa è stata setacciata già in passato. Il caricabatterie è stato ritrovato dietro il mobile presente nel bagno, in una posizione piuttosto strana visto che molto difficilmente si può pensare tale tipologia di oggetto in un bagno. In ragione di ciò è stato effettuato un nuovo puntiglioso setaccio del magazzino di Antonio Logli, del terreno che circonda la casa e della soffitta. Il tentativo non era tanto quello di trovare il corpo di Roberta oppure i suoi resti, bensì rinvenire alcune tracce di sangue dalle quali semmai capire cosa possa essere accaduto in quella notte.
In trasmissione interviene il legale di Giovanni Logli, fratello di Antonio, che è stato ascoltato più volte dagli inquirenti in ragione del fatto che la villetta nella quale abita è praticamente adiacente a quella della cognata. Il legale sottolinea la completa estraneità dalla vicenda di Giovanni Logli, sconfessando quanto emerso ultimamente dagli organi di stampa che avevano evidenziato come gli inquirenti avessero qualche dubbio su un possibile coinvolgimento da parte del fratello di Antonio in questa annosa vicenda. Il dato di fatto è che nei prossimi giorni, gli stessi inquirenti hanno intenzione di interrogare nuovamente i figli di Roberta Ragusa, i suoceri e, per lappunto, i cognati.
Dopo il focus sullo stato delle indagini per quanto concerne la scomparsa di Roberta Ragusa, si passa a dare una importante notizia tesa anche a mettere sull’attenti la popolazione. Da circa un mese si stanno verificando nella zona di Velletri nel Lazio alcuni sequestri lampo da parte di un misterioso malvivente che prima stupra le proprie vittime e poi le deruba. Sono già tre o quattro le vittime certe tra cui Alessandra che è presente in studio. Alessandra evidenzia come in realtà non ci sia soltanto una persona che compia questi atti, ma un vero e proprio gruppo organizzato. Al riguardo del suo caso, la donna sottolinea come comunque nel corso della vicenda ha temuto per la propria vita, presenta un identikit piuttosto preciso parlando di un uomo che grosso modo dovrebbe avere unetà anagrafica intorno ai 40 anni, pelle olivastra, una statura sul metro e 80 centimetri, occhi scuri, capelli sul biondo e con indosso un cappello nero di lana.
Si passa quindi a parlare della scomparsa di Giulio Amoruso del quale non si hanno più tracce ormai da circa 30 giorni. Nel corso dello spazio dedicato a questo caso si apprende come nella casa dell’uomo originario della Puglia, ma che viveva a Bologna, sono state rinvenute diverse bollette non pagate e una cartella esattoriale di Equitalia ancora da saldare. Per i parenti è plausibile pensare che Giulio in virtù di una situazione economica piuttosto difficile, abbia potuto anche fare una follia oppure sparire volontariamente. Novità anche per il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio, per il quale è stata disposta la chiusura del fascicolo. Le ultime analisi fatte dalla polizia scientifica hanno portato alla luce il ritrovamento di due scontrini del parcheggio dell’aeroporto di Bergamo e un biglietto per un volo partito da Milano in direzione Casablanca. Tuttavia ci sono ancora molti punti da sciogliere, come ad esempio quello della busta di cellophane ritrovata nei pressi del cadavere di Yara mentre la targhetta di metallo è stato appurato appartenere a una ditta riconducibile ai fratelli Locatelli che poi sono finiti in carcere per spaccio di stupefacenti.
C’è da segnalare che c’è una nuova pista che lo stesso legale della famiglia Gambirasio evidenzia e che dovrebbe prevedere degli sviluppi da un analisi del DNA in maniera tale da poter capire quale possa essere l’identikit dell’assassinio. Analisi che sono state richieste prima della chiusura del fascicolo e che potrebbero far riaprire le indagini. Indagini che peraltro hanno evidenziato come il marocchino Fikri non possa essere l’omicida anche se ciò non esclude che possa avere avuto un altro ruolo nella vicenda.
Si parla poi di un omicidio avvenuto nel 1989 e che vide come vittima Denis Bergamini che fu travolto in una strada calabra da un camion che trasportava mandarini. L’autista fu assolto, ma il tribunale ha riaperto il caso in quanto ci sono delle incongruenze tra i dati evidenziata dalla scatola nera del camion e l’effettiva tratta che avrebbe percorso. Insomma, per la famiglia è da escludere che si sia trattato di suicidio bensì di omicidio. Infine, non si hanno ancora notizie di Maria Benci scomparsa circa 60 giorni dalla propria casa ubicata nelle vicinanze di Todi a seguito di un forte litigio con il marito. La figlia che interviene in diretta alla trasmissione parla di un possibile ritorno della madre a Roma dove peraltro abita suo padre. Nelle prossime settimane è probabile che le ricerche siano indirizzate verso questa pista.