La puntata del talk show di Rete 4, Quinta Colonna, condotta dal giornalista toscano Paolo Del Debbio e andata in onda ieri, mercoledì 27 febbraio, si è occupata principalmente del risultato dalle elezioni politiche dello scorso 24 e 25 febbraio e in particolar modo degli scenari che potrebbero determinarsi nellimmediato futuro. A dibattere di alcuni sfaccettature di questa tematica ci sono in studio lospite fisso Rosario Trefiletti, presidente dellassociazione Federconsumatori, lesponente del Partito Democratico, Paola De Micheli, Giovanna Favia, attivista della prima ora del Movimento Cinque Stelle poi cacciato e quindi passato nelle file di Rivoluzione Civile, lesponente del Popolo della Libertà, Micaela Biancofiore, e Gianfranco Librandi di Scelta Civica con Monti per lItalia. Chiaramente il filo conduttore della trasmissione è quello di far interagire nella discussione la gente comune tramite dei collegamenti in diretta con delle piazze di alcune città italiane e nello specifico Trapani, Roma e Seregno nella provincia di Monza e Brianza. Il tema principale è leffetto che può avere sulle scelte politiche e sul futuro il grande successo elettorale ottenuto dal Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo.
Tutti gli ospiti sono concordi nel ritenere che questo sia un preciso avvertimento da parte del popolo italiano che obiettivamente non riesce più ad andare avanti in questa situazione troppo difficile. Lo si evince anche dalle interviste mandate in onda e realizzate durante la giornata di martedì quando ormai i risultati erano quelli definitivi. Una gran parte dei cittadini evidenzia come ancora una volta non si sia riuscito a capire chi ha vinto e chi ha perso, mentre tantissimi altri ritengono che, se possibile, la situazione è andata peggiorando. Per capire come si sia radicato il fenomeno Grillo, si è deciso di effettuare il collegamento in diretta nella città di Trapani, anche e soprattutto in ragione del fatto che il Movimento Cinque Stelle ha raggiunto il 40% delle preferenze, insomma un vero e proprio plebiscito popolare. La gente evidenzia come abbiano voluto dare fiducia a Grillo per metterlo alla prova. Inoltre, visto che nel programma elettorale di Grillo cè il punto in cui si fa riferimento a mille euro al mese per tre anni a quanti si trovano in uno stato di disoccupazione, molti dei cittadini che intervengono al dibattito evidenziano come si attendano qualcosa in tal senso, visto che in intere famiglie ci sono quasi tutti disoccupati. Ovviamente rimarcano come la soluzione migliore sarebbe quella della creazione del posto di lavoro. Da studio tutti i vari ospiti, compreso lo stesso Del Debbio, fanno presente come questo e qualche altro punto sono decisamente irrealizzabili in ragione della situazione finanziaria dellItalia.
Si passa quindi a parlare di quello che adesso può succedere, in particolar modo delle intenzioni del Partito Democratico che nonostante un deludente risultato, ha comunque ottenuto la maggioranza assoluta con 345 seggi alla Camera e quella relativa al Senato con 123 seggi. La De Micheli sottolinea come il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani in tal senso sia stato molto chiaro, ossia ha preso atto che nonostante sia arrivato primo non abbia vinto le elezioni giacché con le proprie forze non può governare, quindi si presenterà in Parlamento una volta che si sarà insediato e presenterà un programma ben definito aperto a chiunque voglia sostenerlo. I punti principali del programma vertono sui tagli dei costi della politica con dimezzamento del numero dei parlamentari, una legge anticorruzione molto più efficace di quella attuale con la reintroduzione del falso in bilancio come reato, una legge per regolare il conflitto di interessi e riforme tese allaiuto delle classi maggiormente difficoltà e alcune altre proposte che lo stesso Bersani intende precisare in Parlamento. Sotto questo punto di vista sembra esserci già il no da parte di Beppe Grillo che dal proprio blog non sembra disposto a votare la fiducia al Governo di qualsiasi colore politico. Questo significa che per il momento cè grossa incertezza anche perché il Partito democratico non sembra disposto a un nuovo governissimo con il Popolo della libertà.
Il focus si sposta sul Movimento Cinque Stelle e in particolare sulla mancanza di democrazia presente in questo nuovo soggetto politico. Favia racconta il perché sia stato cacciato dal Movimento, in particolare per volere di Casaleggio e dello stesso Grillo, poco disposti a tollerare posizioni differenti dalle sue. Favia dice che non è un problema di apparizioni in televisione o cose simili, semplicemente ci sono due persone a capo del Movimento che puntualmente allontanano quanti non sono concordi rispetto alle linee da essi dettati.
Arriva il momento di un nuovo ospite. Si tratta di Alba Parietti che come dice lei stessa ha deciso di cambiare identità politica passando dal Partito democratico al Movimento Cinque Stelle in quanto dice di non aver per nulla capito quali fossero le intenzioni di Pier Luigi Bersani. La De Micheli ribatte evidenziando che evidentemente c’è stato un problema di radicamento della proposta del Partito democratico, ma certamente c’è un programma disponibile a chiunque e tra l’altro non solo si dice cosa si vuole fare ma anche come lo si fa.
La parte finale è dedicata ad alcune tematiche relative alla vita quotidiana, in particolare con uno scontro ideologico con un giovane avvocato di Seregno che trova giusto che durante il praticantato i neolaureati non debbano essere pagati e una giovane di Roma che la pensa in maniera opposta.