Nella puntata di ieri, domenica 3 febbraio 2013, Le Iene show hanno affrontato un tema molto discusso: il cellulare fa male? Luso del telefonino può causare un tumore? Cosa succede a distanza di 10-20 anni a una persona che fa un uso prolungato del telefonino durante la sua quotidianità? La scienza si divide. Cè chi, come Umberto Veronesi, ritiene che non sia dannoso, salvo un aumento di temperatura della. Matteo Viviani ha però intervistato Innocente Marcolini, ex manager, che avrebbe contratto un tumore a causa di un prolungato utilizzo del telefonino. Racconta di aver passato 5-6 ore al giorno al telefono per 11 anni. Un mattino facendosi la barba ha sentito un formicolio al mento. Dopo un esame ha scoperto di avere un tumore. A quel punto ha cercato di darsi da fare per trovare una soluzione: non rimaneva che lasportazione. Ma dopo lintervento continuava a sentire dolori. Quindi ha cominciato ad assumere morfina e antidolorifici. Dopo parecchie ricerche su internet ha scoperto che luso prolungato di cordless e cellulari poteva essere la causa del tumore che lha colpito. Un neurologo gli ha confermato i suoi dubbi. Si è rivolto quindi allInail, perché gli fosse riconosciuta una malattia professionale. passato per vie legali, ma il Tribunale ha bocciato la sua richiesta. In Corte dAppello gli viene data ragione. la prima volta che viene riconosciuto con una sentenza che luso prolungato del cellulare come concausa di un tumore.
Viviani ha quindi fatto un esperimento, che evidenzia il surriscaldamento di parte del volto con un uso prolungato del telefonino. Livio Giuliani, ex dirigente dellIspesl (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro), che ha studiato per 37 anni gli effetti delle onde elettromagnetiche ha notato lo spostamento di calcio nelle cellule durante luso di un cellulare. Paolo Maria Rossini, del Policlinico Gemelli di Roma, ha condotto esperimenti su centinaia di volontari, dimostrando che il cellulare provoca leccitabilità di metà del cervello (nel lato in cui viene appoggiato alla testa) di una persona. Inoltre, più si è più giovani, più si rischia.
Tuttavia, la più importante indagine effettuata in merito, la Ricerca interphone, condotta a livello internazionale, dice che non si può affermare con certezza che luso dei cellulari faccia male: ci vorrebbero più tempo e più indagini. Il problema è che tale ricerca è stata finanziata anche dalle compagnie telefoniche. Nel maggio del 2011 lOrganizzazione mondiale della sanità ha però emesso un documento in cui riconosce che i campi elettromagnetici a radiofrequenza come possibili cancerogeni.
Ma come ci si potrebbe difendere dal rischio? Difficile dirlo con precisione, perché l’intensità delle onde elettromagnetiche dipende dal modello del cellulare e anche dall’operatore telefonico che si usa (dove c’è buona copertura le onde sono meno intense). Inoltre, usando il cellulare in macchina aumentano le radiazioni, per via della struttura metallica dell’auto. Senza dimenticare che quando ci si muove il telefonino cerca di agganciare la cella migliore e quindi emette più onde. Tanto più se non si è in chiamata. L’auricolare a filo o il kit vivavoce sembrano la soluzione migliore per ridurre il rischio di essere sottoposti a onde elettromagnetiche nei pressi del cervello. In Francia e Inghilterra, conclude il servizio, i bambini fino a 12 anni non possono utilizzare il cellulare, ma in Italia non c’è nessuna regolamentazione al riguardo. Clicca qui per il video del servizio mandato in onda.