E andata in onda ieri sera, martedì 5 febbraio 2013, una nuova puntata di Ballarò, probabilmente una tra le più attese di questa stagione, o comunque del periodo che anticipa le elezioni di fine febbraio. Grande ospite della serata è stato il leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi, intervistato nel finale di puntata in un faccia a faccia dal conduttore Giovanni Floris, mentre il dibattito si è principalmente concentrato sulle recenti e discusse proposte avanzate dal Cavaliere, come labolizione e la restituzione dellImu o lattuazione del condono tombale. Sono ospiti in studio anche il segretario della Lega Nord, nonché candidato alla Presidenza della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il sindaco di Napoli ed esponente di Rivoluzione Civile Luigi De Magistris, il leader del movimento Fare per fermare il declino Oscar Giannino, il presidente dellAssonime e della Bnl Luigi Abete e la giornalista e conduttrice televisiva Maria Latella.
Come consuetudine lapertura della trasmissione è affidata alla copertina satirica di Maurizio Crozza che, per loccasione, si presenta travestito da Silvio Berlusconi di cui offre una esilarante imitazione. Il Crozza-Berlusconi lancia i soldi agli elettori, ironizzando sul fatto che tanto, alla fine, sono sempre i loro. Il comico genovese ne ha anche per Maroni, ma se la prende anche con Monti e con il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani. Chiusa la copertina di Crozza (il video lo trovate all’ultima pagina), il dibattito può iniziare: il primo tema su cui ci si concentra riguarda proprio le recenti promesse di Berlusconi sullImu. Prende la parola Abete, secondo cui il vero problema non è limposta in sé, bensì la tassazione sul lavoro che deve per forza essere diminuita se si vuole fare in modo che il sistema produttivo italiano torni a essere competitivo sui mercati internazionali e quindi a crescere. Abete sottolinea come si tenda a credere che il popolo italiano sia di memoria corta, eppure stavolta si dice convinto che non sarà così e soprattutto crede che non sia possibile restituire limu sulla prima casa nei primi giorni di Governo, anche perché non ci sono fisicamente le risorse necessarie. Maroni, dal canto suo, rivendica di essersi detto favorevole allabolizione della tassa sulla prima casa e per certi versi si dice convinto che in fondo la restituzione possa effettivamente avvenire. Per quanto riguarda invece il condono tombale, come aveva già detto nella giornata di ieri, ribadisce di essere assolutamente contrario a una proposta che tra laltro non è stata nemmeno inserita nel programma sottoscritto dalla Lega Nord e dal Popolo della Libertà. Incalzato da Floris, Maroni evidenzia come i quasi 4 miliardi di euro che servono per restituire i soldi dellImu agli italiani verranno presi dallaccordo con la Svizzera per tassare i capitali italiani presenti nelle banche elvetiche.
Poi, quando gli viene fatto presente che probabilmente per raggiungere questo accordo ci vorranno mesi se non anni, Maroni parla di prendere in prestito i soldi dalla Cassa Depositi e Prestiti. Insorgono sia Giannino che gli altri ospiti, i quali trovano quanto meno singolare il fatto che Berlusconi intenda ridare i soldi italiani prendendo in prestito quelli che sono proprio i loro risparmi. Dura la posizione in particolare di Giannino, il quale trova incredibile che dopo 19 anni Berlusconi continui a far promesse in sede di campagna elettorale quando poi in passato non le ha mai mantenute. Poi, rispondendo allo stesso Berlusconi che ha ritenuto inutile il suo movimento politico, Giannino si dice di poter essere decisivo affinchè possa perdere in Lombardia sia per quanto riguarda le elezioni amministrative, sia per quanto riguarda quella politiche.
Nella parte conclusiva, prima dei sondaggi della Ipsos, ancora una volta Maroni pone la questione del Nord e del 75% delle tasse da trattenere, con De Magistris che si dice ben poco convinto di questa possibilità e con Floris che ricorda come ultimamente i consigli regionali non abbiano proprio brillato in quanto a capacità nel gestire i soldi pubblici. Infine, nell’intervista con Berlusconi, il Cavaliere viene spesso incalzato da Floris, in particolare sulla copertura della manovra con cui vorrebbe restituire agli italiani l’Imu sulla prima casa. Poi il conduttore gli chiede: “Perché lei non è candidato Presidente del Consiglio?”. “Perché le cose importanti si devono fare dal ministero delle Finanze – risponde Berlusconi – siamo in una recessione senza fine per colpa dell’austerità targata Germania, è un disastro. Bisogna invertire la rotta di 180 gradi. E poi il premier non può fare niente”. E Floris punge: “Per questo lo fa fare ad Alfano?”, scatenando le risate dello studio. Alla pagina sucessiva il video della copertina di Crozza.