Domani uscirà nelle sale cinematografiche Warm bodies, un film atteso da un folto pubblico, sicuramente composto per la maggior parte da teenager e giovani rimasti orfani dopo luscita dellultimo film della saga di Twilight, Breaking Dawn – Parte 2. Anche in questo caso si tratta di una storia damore, un amore impossibile tra due ragazzi appartenenti a specie diverse (e il richiamo a Romeo e Giulietta è inevitabile): lei umana e bellissima, lui, se in Twilight aveva le sembianze di un vampiro pallido e affascinante quanto ombroso, in Warm bodies abbiamo a che fare niente meno che con uno zombie, un non morto decisamente inquietante dagli occhi di ghiaccio, in grado solo di esprimersi a grugniti, almeno finché non viene colpito dalla freccia di Cupido, che non si sa come riesce a renderlo un po più umano.

Un compito così improbabile andava affidato a unattrice con tutto il potenziale per essere uneroina moderna: sveglia, ovviamente giovanissima e bella capace, di essere vulnerabile e romantica un momento e di sparare con un fucile a pompa il momento dopo. Pare che i produttori abbiano trovato lincarnazione di tutto questo in una giovane interprete, classe 1986, che sembra desinata a inserirsi nel piccolo gruppo di attrici bionde, australiane e di enorme talento che hanno saputo sfondare a Hollywood (vedi Nicole Kidman e Abbie Cornish), Teresa Plamer.

Alle spalle non ha una lunga carriera, il suo primo film di un certo successo (The Grudge 2) risale al 2006, ma bisogna notare che anche con pochi film alle spalle è riuscita a conquistare una nomination come miglior attrice allAustralian Film Istitute Awards per il film drammatico 2:37.

Il suo personaggio in Warm Bodies non può non far nascere paragoni con linterprete della Twilight Saga, Kristen Stewart, altrettanto giovane (1990) e affascinante, ma nata e sempre vissuta a Los Angeles, bruna e dallaura più malinconica, tanto da essere stata molto criticata dalla stampa per i suoi musi lunghi, ed essersi guadagnata la fama di una che non ride mai. Certo sullimmagine di un attore possono influire i film che interpreta. Se Warm Bodies permette a Teresa Palmer di recitare in scene comiche e di azione, da maschiaccio, oltre che sentimentali, Twilight è molto meno ironico e più melodrammatico. La Stewart, molto amata dal pubblico dei teen movie non ha ricevuto sempre critiche entusiastiche, nelle quali laccusa era di scarsa espressività. Critica alla quale si può controbattere sottolineando una sceneggiatura che descriveva personaggi unidimensionali, con una psicologia poco approfondita, difetto che non è certo di aiuto agli interpreti.

In ogni caso Warm bodies sembra voler seguire le orme della saga sui vampiri, l’autore del libro da cui il film è tratto, Isaac Marion, ha già scritto il prequel, “The new hunger”, a breve nelle librerie e quasi certamente subito dopo nelle sale. Non resta che da studiare a distanza le gesta di questa australiana scatenata, che pare abbia già il buon proposito di dedicarsi in futuro a film meno “teen” e più impegnati.