I risultati delle urne e le aspettative mancate degli elettori. Cosa succederà ora? Ci sarà unalleanza Pd e Pdl? Oppure Grillo scenderà a patti con il partito che ha raggiunto la maggioranza alla Camera dopo i veleni della campagna elettorale? E intanto la gente comune soffre la crisi e la racconta. Interrogativi e situazioni reali che sono stati portati alla luce nel corso della puntata di ieri, giovedì 28 febbraio 2013, di Servizio Pubblico, il talk show di La7 condotto da Michele Santoro. Il dibattito è stato da subito acceso e latmosfera in studio si è scaldata man mano che la trasmissione andava avanti, soprattutto dopo gli interventi delle persone comuni che hanno raccontato il proprio vissuto personale. Gli ospiti presenti in studio sono la rappresentante del Popolo della Libertà Mara Carfagna, Sergio Cofferati del Partito Democratico, Elisabetta Gualmini Presidente dellIstituto Cattaneo e il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari. La puntata si intitola Un governo meraviglioso, alludendo al possibile accordo che si sta cercando in queste ore per dare una stabilità allItalia che in questo particolare momento di difficoltà assolutamente non può permettersi di non avere un Governo che possa fare delle riforme strutturali necessarie per la ripresa. Come sempre, la trasmissione ha inizio con la disamina da parte di Michele Santoro nel corso della quale fa presente come lunico vincitore delle scorse elezioni sia stato Beppe Grillo con il Movimento Cinque Stelle sottolineando che se si fa il raffronto rispetto alle elezioni politiche del 2008, il Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi ha perso qualcosa come 6 milioni e mezzo di elettori mentre il Partito Democratico oltre 3 milioni.
Per Santoro sarebbe un male avere un nuovo possibile governissimo che senza dubbio Grillo potrebbe favorire perdurando nel suo no alla proposta di Bersani, mentre lancia unidea che propone al segretario del Pd Pierluigi Bersani, ossia un Governo condiviso tra Pd e Movimento Cinque Stelle, decidendo insieme la composizione del consiglio dei Ministri e quantaltro. Prima di entrare nel vivo della discussione viene mandato in onda un filmato che riporta il comizio di chiusura del Movimento Cinque Stelle che si è tenuto a Roma a piazza San Giovanni che storicamente è stata sempre il luogo designato per la chiusura della campagna elettorale per le varie coalizione di Centrosinistra che nel corso degli anni si sono presentate alle elezioni. Il focus si sposta quindi sul tema del giorno ed ossia il Governo Pd-Movimento Cinque Stelle.
Per Massimo Cacciari questa è una opzione più che valida, sottolineando come spetti al Partito Democratico condurre la danza, avanzare delle proposte che possano essere condivise da Grillo. Insomma, è tutto nelle mani di Bersani che dovrà essere bravo a gestire questa situazione. Per Mara Carfagna, invece, il Partito Democratico esce sconfitto da queste elezioni sottolineando come il Pdl sia disponibile al dialogo senza richiedere alcuna poltrona a patto però che si riparta dal riforme legate alle tasse, al lavoro e alla crescita e soprattutto senza far a meno del contributo di Silvio Berlusconi. Poi parla delle indagini del tribunale di Napoli che hanno iscritto nel registro degli indagati Berlusconi per il possibile pagamento di 3 milioni di euro serviti a comprare alcuni deputati dellIdv che nel 2008 fecero cadere il Governo presieduto da Romano Prodi.
Cofferati, invece, è convito che spetti al Partito Democratico decidere il da farsi e per arrivare a un accordo con il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo serve un bel po di pazienza e soprattutto stabilire dei punti essenziali sui quali trovare una convergenza. Cacciari sottolinea che questa situazione è stata un po cercata dal Partito Democratico che sicuramente con Matteo Renzi al timone avrebbe fatto il pienone di voti e ottenuto una larga maggioranza e probabilmente ricacciato indietro lavanzata di Grillo. Viene quindi mandato in onda lintervista realizzata poche ore prima a Dario Fo, che non solo si dice sicuro che ci sarà un forte accordo tra il Partito Democratico ed il Movimento Cinque Stelle in quanto ha avuto rassicurazione in tal senso da Casaleggio, ma si dice inoltre anche molto dispiaciuto che Pier Luigi Bersani non abbia vinto le elezioni.
In studio, un po’ a sorpresa è anche presente Viola Tesi, la ragazza che ha presentato sul blog di Grillo la petizione per chiedere ai deputati del Movimento Cinque Stelle di dare la fiducia al Governo Bersani. Petizione che in 24 ore ha ottenuto oltre 120mila adesioni. La Carfagna invece insiste nel dire che sono altre le riforme da fare rimarcando tra i fischi del pubblico come soltanto il Governo Berlusconi abbia fatto riforme giuste in passato. Secca la replica di Cofferati che evidenzia come tutti i punti su cui intende operare il Pdl non siano stati mai fatti in passato nonostante negli ultimi 12 anni, ben 8 hanno visto un governo guidato da Berlusconi. Si arriva così al solito intervento di Marco Travaglio in collegamento perché impegnato in un suo spettacolo socio-culturale.
Travaglio attacca pesantemente il Partito Democratico per i tanti errori commessi, ricordando come in passato Grillo aveva cercato un dialogo con il Pd senza avere risposta in merito. Per Cacciari i deputati eletti nelle fila del Movimento Cinque Stelle molto probabilmente dopo qualche mese passato in Parlamento, si comporteranno né più né meno come altri deputati attaccandosi alla sedia. Con Dragoni viene evidenziato il comportamento dei mercati finanziari che come noto hanno bruciato qualcosa di 17 miliardi di euro in un solo giorno di contrattazioni per via di risultati elettorali piuttosto deludenti. In studio viene ospitato un operaio sardo che ha perso il proprio posto di lavoro e che attacca duramente la Carfagna. Poi si cerca di valutare quanto abbia pesato l’apertura di Bersani a Monti con Cacciari che evidenzia l’errore da parte del Pd di aver voluto guardare sia a Vendola che al Centro. Per Cacciari, inoltre, sarà fondamentale il ruolo di Napolitano che dovrà convincere Grillo nell’accordare la fiducia a Bersani.
L’ultima parte della trasmissione viene dedicata al caso scoppiato durante la campagna elettorale e che ha visto Berlusconi fare delle battute un po’ spinte nei riguardi di una donna, dipendente della Green Power. Angela Bruno è in studio per sottolineare come la sua persona sia stata offesa. Il Cavaliere in quell’occasione usando un gioco di parole di cattivo gusto aveva detto: “Lei viene?”. Divenne un caso mediatico che ha avuto ripercussioni pesanti sulla vita di Angela. Da Santoro rimarca la volontà di sentire le scuse di Berlusconi e di Galan. E spiega anche come abbia subito delle pressioni dopo aver reso pubblico il proprio disgusto nei riguardi delle parole di Berlusconi. La trasmissione termina con le vignette di Vauro che hanno come tema le elezioni politiche viste da varie angolature e l’ultima giornata da Papa di Benedetto XVI. Alla pagina successiva il video dell’intervento di Angela Bruno