Lultima fatica di Juan Solanas, Upside Down, è un perfetto teen movie, ossia un film dedicato a un pubblico adolescenziale, una visione per giovanissime coppie e ragazze in cerca di buoni sentimenti. Effettivamente la pellicola ha il sapore dello zucchero filato, dei primi baci, quelli rubati tra i banchi di scuola, così belli che basta evocarli per far innamorare. La fantascienza su cui gira il film è solo un pretesto, per distogliere lo sguardo dello spettatore dal travolgente amore di Adam (Jim Sturgess) ed Eden (Kirsten Dunst), protagonisti del film.

La trama è semplice: convivono due mondi, quello di sopra (elegante, luminoso, ricco) e quello di sotto (povero, cupo, spoglio); ai rispettivi abitanti dei mondi è vietato avere rapporti o semplicemente comunicare. Adam, cittadino del mondo di sotto, si innamorerà perdutamente di Eden, cittadina del mondo di sopra, sfidando così lautorità imposta da una feroce multinazionale. Lamore nasce come il dialogo tra Giulietta e Romeo, in cui le parole non vengono sussurrate da un balcone, ma su un picco di montagna, così alto da far incontrare i due mondi, e ascoltare i due innamorati dichiararsi eterno amore.

Anche se la sceneggiatura è banale, il regista è bravissimo a comporre dei quadri che richiamano molto i fidanzatini di Peynet, specie nel descrivere lestasi dei due fidanzati nel ritrovarsi, spiccando il volo, abbracciati come due passerotti. Il bacio al riparo della roccia, sospesi nel vuoto, al chiarore di una notte blu, fa tornare in mente la pubblicità degli anni 70 dei Baci Perugina, rappresentando un autentico tocco di classe.

La forza e il limite del film, come in ogni teen movie damore, risiede nella caratterizzazione dei due innamorati. Il lato vincente è senza dubbio la bellezza di Adam ed Eden: lui, con un sorriso che sa ammaliare, rappresenta il bravo ragazzo che fa battere il cuore alle coetanee, alle loro mamme e anche alle nonne. Lei biondissima, pelle eterea, così dolce da poter impersonare la fata turchina nelle favole. Le inquadrature dei due danno del filo da torcere ad altre coppie storiche (Leonardo Di Caprio e Kate Winslet in Titanic; Robert Pattinson e Kristen Stewart in Twilight). Ma un limite dobbiamo riconoscerlo, rispetto alla concorrenza: le figure di Adam ed Eden peccano di poca introspezione.

Se, ad esempio, li vedeste attraverso un vetro, loro seduti in un bistrò o allinterno di una caffetteria, rimarreste rapiti dalla bellezza, delluno accanto allaltra. la stessa sensazione che il regista riesce a imprimere, inquadrandoli insieme. Oltre gli sguardi, gli abbracci fugaci, i Ti amo e Non ti lascerò mai, in Upside Down non si scava dentro il cuore, non si approfondisce la consistenza di questo amore, accontentandosi di un generico messaggio Ci amiamo contro il resto del mondo intero.

Ora la scommessa è servita: i produttori, i consulenti di marketing hanno creato un prodotto eccellente per invadere, oltre le sale dei cinema, le camerette dei ragazzi. Così si costruisce un immaginario: proponendo poster, foto, oggetti con il simbolo di Adam ed Eden, la loro favola di fantascienza.

In Twilight abbiamo assistito alle inquietudini di Bella, del suo amore diverso da ogni cosa conosciuta, tra vampiri e lupi mannari. In Titanic Jack sfidava la morte per raggiungere la sua amata e l’attrazione umana si scontrava contro gli elementi del freddo e del ghiaccio. I ragazzi oggi si accontenteranno di un amore semplice tra due mondi in apparenza inconciliabili? Basterà solo questo?

Juan Solanas è pronto a scommetterci: il finale del film è aperto e si lascia intendere che potrà esserci un seguito. Vedremo se gli adolescenti d’Europa e d’America saranno del suo stesso parere.