Dopo essere intervenuto sulle pagine del Corriere della Sera per parlare della storia della piccola Sofia, una bambina affetta da leucodistrofia metacromatica a cui era stata negata la cura a base di staminali del metodo Stamina messo a punto dal professore Davide Vannoni, Adriano Celentano torna a farsi sentire. Questa sera, infatti, domenica 10 marzo, nella consueta puntata domenicale de Le Iene show Giulio Golia intervista il Molleggiato in merito alla vicenda della bambina. Cosa ti ha spinto a scrivere quellarticolo?, domanda linviato del programma Mediaset. Mi ha colpito profondamente la drammatica vicenda della piccola Sofia per il semplice fatto che mi è difficile concepire la brutale discriminazione che il Ministro della Sanità usa nei confronti di questa bambina – risponde Celentano che già nellarticolo pubblicato sul Corriere della Sera attaccava il ministro Balduzzi – Non si capisce perché altri bambini affetti dalla stessa malattia possano usufruire delle cure del metodo Vannoni e alla piccola Sofia vengano proibite. E tutto questo solo perché Sofia, forse, ha avuto la sfortuna di nascere a Firenze dove, contrariamente a tutte le altre città, un giudice, chi sa per quale motivo, le ha bloccato le cure. E questo è inaccettabile secondo me. Io faccio appello a tutti quelli che ci stanno seguendo su internet di seppellire di messaggi questo Ministero della Salute. Giulio Golia domanda ancora: Il Ministro ha dichiarato che da te si aspettava un po più di serietà, dovevi essere un po più informato. E il solito ritornello – risponde Celentano – che sono poco informato, che sarebbe meglio che cantassi anzi che parlare. E la solita solfa di chi invece desta dei sospetti, la Sanità, il giudice, Telethon, che con tutti i soldi che prende dovrebbe adoperarsi immediatamente per sbloccare questo veto assurdo alla piccola Sofia.



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