La puntata di ieri, domenica 10 marzo 2013, del talk-show Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio, viene aperta dal metereologo e climatologo italiano Luca Mercalli, ormai frequentatore ben noto del salotto della domenica sera di Rai Tre. Lo spaccato dellintervista si è concentrato sulla situazione attuale in Grecia, vestita di malnutrizione, disagi sanitari e ammassi di rifiuti che popolano le strade di Atene rendendola una città ambientalmente difficile da vivere. Viene rilanciata lidea-dovere di riscatto ambientale puntando sul settore energetico, attraverso nuove frontiere e nuovi sviluppi per mezzo dei quali auspicare a una migliore qualità di vita.
Dopo Mercalli, iniziano ad avvicendarsi sulla poltrona i vari ospiti, annunciati dallimmancabile elegante presenza di Filippa Lagerback.



Il primo ingresso vede protagonista la musica con la canzone Guerra e pace di Fabri Fibra, pseudonimo del rapper italiano Fabrizio Tarducci, che dopo due anni dallultimo album, ne ha prodotto uno nuovo chiamato appunto come la canzone, la cui immagine e layout di copertina prende spunto dal neorealismo di Pasolini nei suoi colori bianco e nero, così come lantitesi tra Guerra e pace appunto. Breve scambio di battute vivaci ma schiette tra il conduttore e il rapper che sottolinea volutamente come il suo rap non sia solo una censura sociale aggressiva e portatrice di protesta, ma soprattutto un modo per comunicare in maniera più diretta e chiara un messaggio, spesso malessere, sociale a tutti quelli che ascoltano musica e vogliono esserne coinvolti.



Secondo ospite, sempre in linea con la musica è il famoso Stefano Bollani, pianista e compositore, musicista di jazz e musica classica. Presenta il suo nuovo libro Parliamo di musica, scritto insieme ad Alberto Riva. Attraverso di esso Bollani cerca di spiegare le basi della musica che ritiene essere accessibile a tutti. Focalizza lattenzione su quanto reputi necessario, per chiunque voglia imparare a suonare, respirare note e pentagrammi sin da bambini, procedendo per gradi: dapprima scrivendo musica, poi leggendola, poi ascoltandola e solo tanto tempo dopo cominciando a suonarla, con la consapevolezza che la musica non ha un solo colore ma tanti colori così come una giornata è connotata da tanti sentimenti. Esordisce dicendo che anche il pianoforte ha una sua personalità, e lo dice forse ricordando il pianoforte di uno dei suoi miti: Renato Carosone. Chiude eseguendo un pezzo No Pope no party con il Danish Trio con cui festeggia 10 anni di concerti e dischi e che lo sta accompagnando nel suo tour mondiale.



Il terzo personaggio del talk-show è la signora della televisione italiana: Maria De Filippi, in gran forma, ma non nasconde quel pizzico di imbarazzo che, invece, confessa palesemente di provare nei panni di ospite. Qualche scambio di battute sulla vita di tutti i giorni trascorsa tra le mura con il noto compagno di vita Maurizio Costanzo, che lei confessa essere anche suo maestro, colui che le ha insegnato a fare televisione così come noi la conosciamo in programmi quali Cè posta per te, il cui successo, sostiene la De Filippi, è stato reso possibile grazie agli insegnamenti che Costanzo le ha trasmesso nel tempo: capacità di ascoltare, di preferire il silenzio a parole non opportune, il rispetto per chiunque si abbia dinanzi e per il pubblico. La conversazione si sofferma, in seconda battuta, sul nuovo ruolo dei dilaganti talent show, come il famoso Amici. Non per ragioni di parte, la conduttrice di Mediaset ci tiene a rivalutare al pubblico la funzione positiva di questi tanto discussi talent: non una passerella di ordinari talentuosi e scansafatiche, ma dei potenti contenitori mediatici, i quali offrono la possibilità di far vivere a un gruppo di giovani, appassionati di musica, canto e ballo, qualche settimana in una vera e propria accademia di studio, cercando di migliorare le proprie attitudini attraverso un approfondimento costante delle materie oggetto delle loro performances, con professionisti e tecnici competenti. Con la speranza di poter riuscire e vincere il proprio sogno. Prima di andare via, la De Filippi con grande ironia e simpatia, con la complicità di Fabio Fazio, si presta a una gag improvvisata, coinvolgendo lignara Litizzetto, invitata a entrare in scena con qualche minuto di anticipo (in ultima pagina il video dello scherzo della De Filippi alla Littizzetto).

Sulla scorta di una degna sceneggiatura del tenore di “C’è posta per te”, viene fatto entrare a sorpresa in studio Alberto Matano, giornalista e conduttore del TG1, al quale la Litizzetto qualche tempo prima aveva lanciato qualche battuta di compiacimento durante l’anteprima del telegiornale. Il giornalista Matano, chiamato in studio dalla De Filippi, entra con un grande fascio di rose rosse che dona alla comica torinese, tra risate, applausi e imbarazzo della stessa.

Come di consueto, gli ultimi minuti di chiusura sono stati dedicati interamente all’intrattenimento dell’esilarante comicità della Litizzetto. Non si è risparmiata di raccontare le notizie più salienti della settimana con il suo spiccato umorismo, la sua satira pungente che ha toccato temi come il cibo e la dubbia genuinità di ciò che arriva sulle nostre tavole, le ormai tanto discusse votazioni e i nuovi volti della politica, lanciando, come solo lei sa fare tra serio e faceto, un interrogativo sulla presunta democraticità del web, che secondo il neonato M5S dovrebbe essere l’unico, o quasi, mezzo di comunicazione di una nuova politica basata su nuovi personaggi e nuovi programmi, propugnati da nuove professionalità più o meno competenti.