Nella puntata 2.845 di Centovetrine, andata in onda oggi martedì 19 marzo, Serena Bassani (Sara Zanier), rientrata in casa con la sorella Cecilia (Linda Collini) trova la busta del test del Dna aperta e viene così a conoscenza di quanto scoperto dal marito Damiano(Jgor Barbazza): il figlio che aspetta è di Brando Salani (Aron Marzetti). Serena, immaginando che Damiano sia sconvolto pensa di uscire a cercarlo ma Cecilia (Linda Collini) si offre di farlo al posto suo. Intanto Damiano, in piena crisi di nervi, si trova in commissariato ma decide improvvisamente di andarsene per recarsi a casa di Brando e affrontarlo. Brando, al suo rientro a Serralunga, trova quindi Damiano seduto al buio. Damiano Bauer, col cuore pieno di rabbia, affronta il rivale. Brando ribadisce il suo amore per la moglie Viola (Barbara Clara) ma Damiano, scaricando sull’uomo tutta la sua violenza, gli comunica che il figlio che Serena aspetta è figlio proprio di Brando.Il vice-ispettore, sempre più sconvolto, si allontana di gran fretta lasciando Brando a terra privo di sensi. Jacopo(Alex Belli), saputo del pestaggio subito da Ascanio (Rocco Giusti), vuole avvisare la direttrice Oriana in quanto spaventato e preoccupato per l’incolumità della moglie Diana Ferri( Daniela Fazzolari). Diana si dimostra fermamente contraria non volendo far revocare la semilibertà ad Ascanio; la donna però si vede costretta ad accettare la proposta del marito in merito a un cambiamento delle mansioni di Ascanio. Jacopo ritiene infatti che per la sicurezza della moglie non sia opportuno che il galeotto in semilibertà le stia troppo vicino. Ascanio, dal canto suo, preoccupato a sua volta per l’incolumità della figlia dell’amico Ettore Ferri, la invita a lasciar perdere il progetto della Fondazione in aiuto dei detenuti. Vinicio Corradi è un uomo pericoloso e potrebbe rivelarsi assai rischioso contraddirlo e provocarlo. Carol (Marianna De Micheli) ha scoperto che Vinicio Corradi (Mariano Rigillo) è il suo misterioso salvatore e lo incontra in carcere. La donna, tuttavia non capisce perché luomo si interessi a lei con tanta insistenza e gli chiede spiegazioni. Corradi, dal canto suo, le propone di gestire i suoi capitali per trarne grande profitto. Carol in un primo momento sembra determinata a rifiutare: per lei Corradi, pur apparendo come un uomo intelligente e acuto, è solo un criminale. Corradi la invita però ad andare al di là dell’apparenza e a concentrarsi solo sull’uomo che lui sarà a breve una volta uscito dall’istituto di detenzione. Carol, ribadisce il suo rifiuto alla proposta d’affari e, ringraziato l’uomo per averla salvata proponendogli una ricompensa se ne va. Nella mente della donna si è però insinuato ormai il tarlo della curiosità: il temuto boss le sembra infatti avere un interesse personale nei suoi riguardi. Ettore Ferri (Roberto Alpi), sempre orgoglioso e testardo, dopo aver scoperto che c’è l’amico Ivan Bettini (Pietro Genuardi) dietro l’accordo con Vinicio Corradi, lo convoca. Ettore gli intima di restare fuori dai suoi affari, perché si ritiene perfettamente in grado di gestire da solo la sua vita: in fondo lui è sempre Ettore Ferri anche dentro il carcere! Intanto Ivan, lasciato Ettore, incontra per caso la direttrice del carcere Oriana (Selvaggia Quattrini ) a Centovetrine: i due cercano di chiarirsi ma sembrano non riuscirci.
La puntata si conclude con Brando che rinviene dolorante. L’uomo, sconvolto a sua volta per la recente notizia di paternità ricevuta, proprio in quel frangente, riceve una telefonata da Cecilia la quale gli comunica di un incidente occorso a Damiano poco lontano dalla tenuta del Salani. Cecilia (Linda Collini) gli chiede la cortesia di andare a fare un salto sul luogo dell’incidente per accertasi di quanto sia effettivamente accaduto a Damiano.
Trama puntata 20 marzo 2013 – Grazie a Thomas, i Sironi riescono a ritrovarsi tutti insieme a una cena di famiglia. Serena si reca in ospedale da Damiano e qui ha un primo confronto con Brando. Intanto, un incontro casuale tra Ivan e Oriana offre loro l’occasione di parlarsi e di scoprire di avere molte cose in comune.