Ieri sera, 18 marzo, su Rai Uno è andata in onda la prima puntata di K2 La montagna degli italiani la mini serire che racconta la conquista del K2 da parte di un gruppo scelto di dodici alpinisti italiani nel 1954, dopo il fallimento degli americani. Questa sera, 19 marzo, va in onda la seconda e ultima puntata della fiction, prima di scoprire alcune anticipazioni, ecco il riassunto della prima parte della serie.



Il professore e geologo Ardito Desio (Giuseppe Cederna) ha in mente di compiere una straordinaria impresa in cui perfino un team di americani ha fallito. Siamo nellItalia del 1953, ancora in costruzione dopo la devastazione dovuta dalla seconda guerra mondiale e alle prese con una sempre maggiore tasso di povertà dei propri cittadini. Desio vorrebbe compiere unimpresa epica: scalare la mitica vetta del K2 che con i suoi 8611 metri è la seconda più alta al mondo dopo lEverest e senza dubbio la più impervia. Per portare a termine questa straordinaria spedizione, Desio ha bisogno di ingenti risorse economiche ed è per questo che si reca del Presidente De Gasperi per ottenere il benestare del Governo. Desio riesce a toccare le corde giuste e ossia il grande impatto da un punto di vista della fama e dellorgoglio nazionale che potrebbe avere poiché nessuno è riuscito in ciò, nemmeno gli americani. De Gasperi da il proprio benestare allimpresa e questo mette subito in moto Desio che si avvale per la realizzazione di questa impresa delluomo che allepoca veniva considerato il miglior scalatore dItalia e probabilmente nel Mondo: Riccardo Cassin (Alberto Molinari). Cassin che tra laltro aveva partecipato al tentativo effettuato lanno precedente dagli americani e quindi aveva un certa esperienza di quello che occorreva mettere su per portare a termine il tutto. Per questo raduna alcuni tra i più bravi alpinisti italiani come Mario Puchoz (Giorgio Lupano). Puchoz che dopo aver partecipato alla seconda guerra mondiale e quindi aver vissuto sulla propria pelle gli orrori di quel periodo, si era ritirato in una vita solitaria sulle montagne. Seppur con qualche problema, Cassin riesce nel convincere lamico sullimportanza dellimpresa che stanno per intraprendere. Altro grande personaggio che decide di mettersi in gioco è Achille Compagnoni (Massimo Poggio) nonostante il parere contrario della moglie, impaurita dal fatto che il marito molto difficilmente potesse far ritorno a casa. Achille però fa leva sul fatto che non può basare il proprio futuro e quello dei propri figli sul semplice lavoro di guida alpina e che con un impresa del genere ci sarà tanta gloria per loro. Decide di prendere parte a questa straordinaria avventura anche un giovanissimo Walter Bonatti (Marco Bocci) e Lino Lacedelli (Michele Alhaique) che pur di perseguire questo sogno decide di congelare per qualche mese lo spassionato amore che lo lega alla bella Teresa (Valentina Corti) nonostante ci fossero altri spasimanti pronti ad approfittare della sua assenza. Tuttavia la partecipazione alla spedizione di tutti questi uomini è tuttaltro che scontata visto che alla selezioni sono presenti qualcosa come un centinaio di alpini giunti da ogni luogo del nord Italia. Il professor Desio prima di dare il via a un fase di addestramento che coinciderà anche con quella di selezione, riunisce tutti i ragazzi nellaula dellistituto di geologia di Milano per spiegare loro a cosa stanno per andare incontro. Spiega limportanza della spedizione da un punto di vista dellorgoglio nazionale e come probabilmente abbiano una sola possibilità per poter arrivare per prima sullimpervia cima del K2 in quanto gli americani stanno già attrezzando una nuova spedizione nei mesi successivi sottolineando come difficilmente possano fallire per due volte consecutive un obiettivo così tanto desiderato. Oltre a ciò, parla delle difficoltà dellimpresa da un punto di vista tecnico e fisico oltre a evidenziare come soltanto dodici di loro faranno parte della spedizione. I primi test sono tesi a valutare non solo la capacità di sopportare lo sforzo fisico ma anche nel capire chi sia dotato di un carattere sufficientemente forte da poter essere in grado da fronteggiare le tantissime difficoltà a cui saranno sottoposti una volta arrivati sulla cima. Vengono sottoposti a test molto probanti come quello in cui vengono inseriti in una macchina che simula le condizioni che troveranno a determinate altezze. Condizioni che rendono affannoso il respiro, meno efficace le capacità cerebrali e dove qualsiasi sforzo richiede un maggior consumo di energie. Proprio in uno di questi test Mario Puchoz, grande amico di Cassin e fortemente voluto da questultimo accusa non tanto un scompenso fisico quanto da un punto di vista mentale. Scompenso che nonostante le pressioni che Cassin porta a Desio, sembra costargli il posto salvo poi essere ripescato per via di un incidente occorso a un selezionato, grande amico di Lino. Questultimo prima di partire per la spedizione va a trovare la propria amata Teresa promettendole di sposarla una volta rientrato. Anche Achille va a trovare la propria moglie al fine di fare pace giacché nella partenza si erano lasciati in maniera piuttosto polemica. Prima di partire cè però uno scontro tra Desio e Cassin con questultimo che di fatto viene lasciato a casa con ufficialmente una scusa relativa al suo stato di salute. 



Il primo maggio 1954 la spedizione è pronta a partire in vista del Pakistan per incamminarsi verso la cima del K2. Una volta arrivati nel Paese asiatico, Desio mercanteggia con le forze locali per ottener e il supporto di una guida che porti fino alla zona designata come campo base e soprattutto di 500 uomini che trasportano le varie attrezzature che servono alla scalata. Il tragitto è piuttosto lungo e impervio ma nonostante ciò riescono ad arrivare tutto sommato in maniera fluida. La squadra dei dodici è sempre più unita come dimostra il fatto che spesso si impongono nei confronti di alcuni atteggiamenti autoritari da parte di Desio, Arriva così il momento di montare il campo 2 e vengono mandati Bonatti, Compagnoni, Puchoz più il dottore. Durante le operazioni una slavina sommerge Puchoz che però grazie all’immediato soccorso degli amici riesce a salvarsi. Purtroppo invece di rientrare nella tenda come consigliato dal dottore, Puchoz continua nel proprio lavoro di posizionamento delle teleferica. Questo lo fa cadere vittima di una forte tosse che a quell’altezza (5800 metri) gli può costare la vita e infatti nonostante il tentativo di Compagnoni e Bonatti di recuperare i medicinali necessari per le cure, Puchoz si spegne il 21 giugno 1954, venendo sepolto al campo base.



Trama seconda e ultima puntata, 19 marzo 2013 – La montagna mette gli alpinisti rimasti gli uni contro gli altri: per piantare la bandiera sulla cima del K2 c’è, infatti, posto solo per due. A lanciare l’ultimo attacco alla montagna sono Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, lasciando però indietro Walter Bonatti, che si era preso carico di portare le bombole di ossigeno al punto di rendez-vous. Quando arriva sul posto Bonatti, insieme a Mahdi, non trova i due compagni di spedizione che sono ormai diretti sulla vetta. Bonatti e Mahdi passeranno un’intera notte senza tenda in una buca scavata nel ghiaccio. La mattina seguente i due alpinisti, sopravvissuti al freddo polare, vedono Compagnoni e Lacedelli salire l’ultimo tratto del pendio che li separa dalla vetta.