Nella puntata di ieri sera di Le Iene Show, domenica prossima la trasmissione sarà sospesa, Ilary Blasi, Teo Mammucari e la squadra dei “moschettieri”, hanno offerto spettacolo, servizi, notizie, quelle sulle quali si preferisce tacere e approfondimenti sconcertanti sottolineati dai commenti graffianti della Gialappas Band. La trasmissione è iniziata tra scherzi e allusioni. Le sabbie mobili della crisi che ha investito Cipro fanno paura, con la minaccia di contagio estesa su tutta lEuropa. Ma fanno ancora più paura le truffe che i soliti “furbi” ordiscono ai danni di altri meno furbi e qualche sprovveduto. Un sedicente Centro Studi, scovato da Giulio Golia, promette lauree triennali in tre mesi e non di studio. Zero lezioni da frequentare. Zero esami da sostenere. Solo la pazienza di aggirare un sistema distruzione sempre meno efficiente. Il gioco è semplice, così come è stato illustrato dal direttore del sedicente Centro. Con lausilio di una compiacente presentazione si ottiene una laurea ad honorem americana. Dopo il conseguimento di questo primo riconoscimento, per la modica cifra di 2.750 euro e una ventina di giorni dattesa, si da inizio al riconoscimento dei crediti necessari all’ottenimento della laurea italiana. Un procedimento lungo 90/100 giorni, altri 10.500 euro di spesa e il tanto sospirato titolo è pronto per essere speso. Lauree in sociologia, scienze della comunicazione e ancora, curricula che impegnano anni di studio, il Centro di Milano li regala per una costo complessivo di 11.000 euro. Limbroglio è chiaro. Il Miur stesso, certifica linconsistenza del titolo ottenuto, così come limpossibilità di dare peso a una laurea honoris causa doltreoceano. In studio, il problema laurea, ha ingaggiato lazzi e battute sulla profonda cultura di Mammucari, forse migliore di quella dimostrata dai nostri parlamentari, ignari che il patrono dItalia è san Francesco, nome del nuovo Papa.Lironica intervista a Raffaella Fico ha cercato di fornire consistenza alla valanga di illazioni riguardo la sua vicenda sentimentale col calciatore Mario Balotelli e non solo. Le voci sulle presunte cene con Berlusconi, lamicizia con Nicole Minetti (clicca qui per vedere l’intervista a Raffaella Fico). Gossip a non finire e crisi del pallone, inteso come calcio. Urla e schiamazzi degli ultras ormai orfani dei vecchi beniamini e alla ricerca di nuovi miti: riusciranno? Ancora Giulio Golia e la storia a lieto fine di Federico, un bimbo di 9 mesi. Una storia che ha rischiato di scadere nella solita farsa allitaliana dove i bisogni reali e le urgenze di una famiglia corrono il pericolo di incappare nelle maglie di chi cerca sempre vie facili per estorcere denaro. Un caso triste, certo, purtroppo frequente. Medici spregiudicati e lungaggini burocratiche. Per sveltire lattesa, un chirurgo romano chiede 38.000 euro ai genitori di Federico per intervenire sulla preoccupante cranio stenosi che lo ha colpito. Il copione è il solito. La clinica pretende cifre importanti mentre a pochi chilometri di distanza, patologie come quella del piccolo, vengono curate in nemmeno una settimana di attesa scongiurando conseguenze quali epilessia e cecità, ma, soprattutto, non chiedendo nulla ai famigliari. Ancora bambini, questa volta lasciati senza cibo caldo. Questo è accaduto e accade a Vigevano, dove il sindaco leghista della città, Andrea Sala, stanco dei soliti furbetti che non vogliono pagare il dovuto per il servizio mensa, ha deciso di condannare a un panino i bambini delle famiglie inadempienti. Scaricare su innocenti la fame di fondi che attanaglia gli enti pubblici senza nemmeno tenere conto delle oggettive difficoltà vissute da troppe famiglie.Come le difficoltà incontrate da mamma e papà di Sofia, una bimba di Firenze che ha dovuto lottare per vivere contro le spire di una burocrazia asfissiante. La leucodistrofia è curabile e questo adottando il metodo Vannoni, protocollo sperimentale applicato presso lOspedale Civile di Brescia grazie a Stamina Foundation, Dove il problema? Una questione di residenza, forse? Il fatto che la cura sia ancora sperimentale? No. Il Ministero ha ordinato il blocco alle cure compassionevoli, e la cura studiata dal dottor Vannoni rientra sotto questa definizione. Sembra che sia stato sufficiente un raggiro legale preparato da un abile avvocato. Un cambio di residenza, lordinanza di un giudice e a Sofia con i suoi genitori è stata ridonata speranza.



Speranze autentiche e speranze fasulle. Abbagli di genitori per bambini di successo, dove l’umanità dei piccoli di certo non viene aiutata a crescere. Poi ancora bambini costretti mesi in ospedale per cure importanti che i progressi della ricerca sostenuta da associazioni private rendono possibili a domicilio. Il professor Mandelli, esperto ematologo, accusa la sanità nazionale di non seguire le vie migliori e di condannare giovani pazienti a degenze interminabili e onerose per il servizio pubblico. Il problema rimane sempre quello della elefantiaca lentezza del servizio pubblico e dello stato nel quale viene lasciato da provvedimenti finanziari che altro non programmano che tagli. Prima della conclusione della puntata, ancora momenti di ilarità in studio, il monologo di Mammucari e le storie di una giovane Pretty Woman al suo primo appuntamento di “lavoro” e quella di un uomo deluso per amore che cerca vendetta.



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