La puntata di lunedì 25 marzo della trasmissione Che tempo che fa curata e presentata da Fabio Fazio, vede come primo ospite il cantautore Raphael Gualazzi che dopo la presenza della scorsa settimana, ritorna per cantare il brano Senza ritegno contenuto allinterno del suo ultimo album. Dopo il pezzo di Gualazzi, arriva il momento per Fazio di duettare con Neri Marcorè in collegamento dallo studio dal quale si esibirà nella trasmissione Neri Poppins, nel classico Quelli che. Sono diverse le tematiche toccate come il legittimo impedimento che Silvio Berlusconi sta avendo in tutti i processi nei quali è imputato, i 10 euro che il Popolo della Libertà sembra aver pagato per persone pronte a fare da figuranti nella manifestazione dello scorso sabato a Roma, alla metropolitana gratuita per tutti pagata sempre dal Popolo delle Libertà che poi sarebbero soldi pubblici, come il fatto che i deputati del Movimento 5 Stelle non accettano domande da parte dei giornalisti, come lincontro del Papa Emerito Benedetto XVI e di Papa Francesco, come Pier Luigi Bersani alla disperata ricerca della fiducia per far nascere il Governo e come quelli che salgono al Colle per non finire al fresco. Il prossimo ospite è il grande Renzo Arbore che prima di incominciare lintervista con Fabio Fazio si esibisce insieme allorchestra italiana nel pezzo napoletano Guaglione. Prendendo spunto dal pezzo e dal proprio legame che da sempre cè nei confronti della città di Napoli, Arbore fa un appello affinché si faccia in breve tempo qualcosa per ricostruire la Città della Scienza, recentemente andata distrutta per mezzo di un rovinoso incendio. Nel corso dellintervista si ripercorrono quelli che sono stati alcuni momenti importante della grandissima carriera artistica di Renzo Arbore che ha avuto sempre il filo conduttore di divertire la gente e di divertirsi nel farlo. Sono davvero tantissime le trasmissioni che lo hanno visto grande protagonista e che hanno segnato epoche televisive. A tal proposito Fazio insieme allo stesso Arbore ricorda come oltre che partire nei prossimi mesi un nuovo tour italiano, dal prossimo sabato 30 marzo alle ore 23.30 su Rai Uno saranno mandate in onda 10 puntate di una trasmissione curata da Caterina Stagno e Giovanni Minoli, nel corso delle quali saranno raccontate in tutto e per tutte le varie trasmissioni di successo di Arbore. Viene mandato in onda un filmato che offre un piccolo assaggio di quello che sarà questa trasmissione. Vengono raccontati alcuni curiosi e divertenti aneddoti e fatti rivedere alcune incredibili chicche come la prima volta in tv di Vasco Rossi che nel 1978 mandò un filmato alla trasmissione Laltra domenica, nel quale cantava la canzone Faccio il militare e lunico film che ha visto la partecipazione di Arbore intitolato Per una bara piena di dollari, nel quale faceva la parte di un sceriffo del vecchio west. Viene quindi presentato un libro che sta per uscire in tutte le librerie italiane, scritto da un sardo che sarò praticamente tutto di Arbore e che si intitola Vita, opere e soprattutto miracoli di Renzo Arbore. Da sottolineare che Fazio nel presentarlo la prima volta commetta una divertente gaffe, dicendo che il titolo del libro era Vita, morte e soprattutto miracoli di Renzo Arbore. Prontamente lo stesso Arbore ha provveduto a correggere il conduttore (nella pagina successiva il video dell’intervista a Renzo Arbore). Lintervento di Arbore si chiude con un duetto in un pezzo jazz americano del 1928 ovviamente con Raphael Gualazzi. Dopo Arbore è il turno dello sketch di Paolo e Luca, intenti a mangiare a tavola mentre discutono a loro modo degli ultimi fatti della settimana come la brutta figura fatta dalla diplomazia italiana nel caso dei due Marò, delle vicende di politica per la formazione del nuovo governo dopo le consultazioni con il Presidente della Repubblica. Giunge quindi il momento di entrare in scena per il vice direttore del quotidiano La Stampa, Massimo Gramellini che insieme a Fabio Fazio in questa nuova rubrica nella quale vengono evidenziate tutte le cose dette in settimana ma che non corrispondono alla realtà. Viene fatto presente che non può essere indetto un referendum per luscita dallEuro per incostituzionale, non è vero che il numero di parlamentari italiani sia il più alto rispetto al numero di abitanti giacché ce ne sono cinque in Europa che ne contano di più, non è vero che le tre principali forze politiche hanno rispettivamente il sostegno di 1/3 degli italiani bensì di 1/6, non è vero che il Movimento 5 Stelle sia il primo partito alla Camera giacché il Pd ha ottenuto circa 160 mila voti in più e non è vero che i giornali prendono soldi pubblici dalla politica bensì hanno delle agevolazione sulle tariffe telefoniche (quello che ricevono contributi sono i giornali di partito). Infine, nel consueto appunto settimanale, Gramellini parla della parola miracolo, quella che Bersani ha utilizzato per dire quello che deve fare il prossimo Governo per rimettere in carreggiata lItalia. 



L’ultimo ospite della serata è il presidente della Regione Puglia Rosario Crocetta intervistato in coppia da Fazio e Gramellini. Crocetta spiega come l’abolizione delle provincie in Sicilia porterà a un risparmio annuale di circa 53 milioni di euro il primo anno per poi gradualmente salire fino al momento in cui andrà a pieno regime entro i prossimi tre anni. Sottolinea che non ci sarà macelleria sociale, i dipendenti pubblici che lavorano in tale enti verranno riutilizzati in altri ambiti. Crocetta crede che il M5S abbia ricevuto un mandato ben preciso dai cittadini e quindi deve prendersi le proprie responsabilità per governare se non altrimenti Grillo avrebbe fatto meglio a fare l’indignados in Spagna. Crocetta trova inoltre profondamente ingiusta questa logica militare per cui tutti devono fare quello che gli viene detto di fare. Si dice certo che una soluzione si troverà anche se a differenza del Governo Regionale, qui c’è il passaggio della fiducia in Parlamento che può rappresentare un problema evidenziando però che il gruppo di parlamentari siciliano del M5S sarebbe orientato nel voler dar vita a questo Governo. La parte finale dell’intervista viene dedicata al libro “Io non ci sto”, nel quale Crocetta racconta la propria lotta alla mafia. La trasmissione termina con la canzone caricaturale di Paolo e Luca che parla della voglia del Pd di fare l’accordo e il continuo di Grillo e un nuovo pezzo di Raphael Gualazzi sempre inserito ovviamente nell’ultimo album.



 

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