Ieri sera, lunedì 25 marzo, è andata in onda su Canale 5 la penultima puntata di Zelig 2013, condotta da Teresa Mannino e il Mago Forrest. Il primo personaggio a calcare il palco è Rocco Ciarmoli nelle vesti di Rocco il gigolò. Una delle battute più divertenti che propina è quella con la quale propone alle donne di vendicarsi dellinfedeltà coniugale del marito che le rende martiri, affidandosi a lui che invece le farà sentire come delle beate. Il secondo personaggio è Simone Barbato che, come sempre, mima con una certa dose di umorismo che rendono lesibizione davvero molto divertente e particolarmente gradita al pubblico. Tra le cose che vengono proposte, ci sono il cric utilizzato durante il cambiamento di una gomma forata, la gomma da masticare e lo squalo martello tridimensionale. Dopo il mimo è il turno di uno dei monologhisti più con conosciuti e amati dal pubblico: Giuseppe Giacobazzi, che legge una poesia dedicata allamore, ovviamente in chiave umoristica, nella quale vengono messi in risalto alcuni luoghi comuni e doppi sensi come la ceretta delle gambe oltre che parlare di un aspetto fisico non proprio straordinario del proprio partner. Il ritmo con cui si alternano i vari artisti sul palcoscenico è piuttosto incalzante e così subito dopo Giacobazzi arriva il momento del barista alternativo Shine (Gianni Cinelli) che come sempre presenta alcuni suoi cocktail molto particolari come quello Ikea, alludendo alla carne di cavallo trovata nelle polpettine della nota catena di arredamento, e quello della cantante Madonna, che secondo lui avrebbe deciso di aprire una serie di locali notturni che si chiameranno Lourdes, Fatima e così via.



Il prossimo sketch mette vede allopera Marta Zoboli e Gianluca De Angelis in quello che viene chiamato dagli americani blind date, ossia appuntamento al buio. La coppia di comici mette in risalto alcune situazioni che si possono verificare in queste serate, nelle quali evidentemente si è alla prese con la ricerca della propria anima gemella. Una serie di battute molto divertenti nonché allusioni neanche troppo velate riescono a conquistare decisamente il pubblico. Una volta terminato lo sketch lo stesso Gianluca fa uno di quei interventi flash, molto brevi ma certamente molto efficaci. In pratica, con un telefono a tracollo, parla di unintercettazione telefonica nella quale Belen avrebbe evidenziato al proprio ex compagno Fabrizio Corona il fatto di trovarsi al proprio ottavo mese sentendosi però come risposta: Beata te! Io sono soltanto al secondo mese!. Giunge quindi il momento di Padre Donovan che propone uno strano modo di effettuare levangelizzazione con passi della Bibbia, quanto meno discutibili ma certamente divertenti. Arriva così il momento di un altro apprezzato e storico monologhista di Zelig, Paolo Migone. che in questa sua esibizione pone laccento sul modo che hanno intendere il rapporto sessuale la donna e luomo con questultimo che per ottenere il consenso da parte di lei è costretto a fare una serie di servizi domestiche e lavori, quasi come se ognuno di loro desse diritto a dei punti e nel caso in cui si raggiunge la soglia minima si ha diritto al rapporto.



Altra incursione. Questa volta tocca al povero Salvatore che in questa gag crede di poter essere un grande cuoco soltanto per il fatto di essere un assiduo telespettatore di programmi televisivi che parlano di cucina. Dopo i Beoni, arriva il momento del monologhista Federico Basso che ha come argomento del proprio intervento, il rapporto della nonna con la televisione. La più bella battuta è senza dubbio relativa al fatto di aver installato la tv 3D per dare modo di prendere la comunione durante la santa messa. Di gran carriera arriva il comico esodato Leonardo Manera che, propinando una serie di battute al pubblico, cerca di riconquistare il diritto a calcare il palco di Zelig anche perché come lui stesso dice: Se fanno condurre programmi tv a Barbara DUrso allora io devo resistere!. Dopo Manera è il turno del trasformista Ennio Marchetto, che come sempre propone uno spettacolo davvero molto apprezzabile e che questa volta si avvale della collaborazione fattiva della Mannino e di Forrest che si trasformano anche loro.



Arriva il momento del duo Idea che in questo appuntamento effettua un interessante esperimento musicale: sulle basi musicali delle canzoni dei Beatles, inseriscono i testi di alcune canzoni italiane degli anni Sessanta. Ecco che sul palco arrivano gli ospiti della serata: una storica coppia del cabaret, i mitici Zuzzurro e Gaspare. Il loro sketch si basa su alcune mode del momento come la sigaretta elettronica e il noto gioco di parole Ruzzle (clicca qui per il video dello sketch). Dopo, spazio a Maria Pia Timo nelle vesti di quella che viene definita il terrore di tutti i call center in Italia, l’unica che riesce nel difficile compito di farli riattaccare di spontanea volontà. Altro gradito ospite della serata è il cantautore ligure Gino Paoli che si esibisce nella romantica canzone Che cosa c’è. Dopo il magico momento creato dal grande Paoli, arriva il momento del monologhista Franco Nero che parla in chiave sarcastica dell’efficienza delle Ferrovie dello stato. Il comico successivo è Fausto Solidoro che veste i panni di Mario De Janeiro, un attore emigrante in cerca di lavoro. Dopo di lui ecco il turno di un altro monologhista: Fabio Di Dario. Il comico propone come tema del proprio intervento le varie situazioni che vengono a ricrearsi in quelle classiche rimpatriate con i propri compagni di scuola che ormai non vedi da anni.

Si passa quindi ai divertenti problemi di coppia tra Nuzzo e Di Biase con la povera moglie che dice al marito di essere capace di tirare fuori da lui il suo meglio, ossia la carta di credito. La trasmissione si chiude con l’ultima gag della serata con il duo Paci e Bottesini che utilizzando un leggio propinano una serie di massime molto divertente come quella nella quale Batman prima di uscire per combattere il crimine chiede se non sia ridicolo così vestito.