Nuova scoppiettante puntata della trasmissione Le invasioni barbariche, quella andata in onda mercoledì 27 marzo che come sempre viene condotta sagacemente da Daria Bignardi. Come consuetudine, lapertura del programma è affidato alla irriverente Geppi Cucciari che con la sua agenda racconta lultima settimana sotto il proprio punto di vista. Uno dei temi caldi è quello relativo a Franco Battiato che con la propria uscita non felicissima del ruolo che hanno alcune donne allinterno del Parlamento italiano, è stato sollevato dal proprio incarico di assessore della Regione Sicilia. Oltre a ciò, a tenere banco ci sono state prima le consultazioni dal presidente Napolitano e in particolare la Cucciari pone il focus sul gruppo del Pdl immortalato in una istantanea dove si vede il piccolo Brunetta, il lungo Alfano e il pacioccone Berlusconi. Altro fatto della settimana è il clamoroso autogol di Vito Crimi, capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle che dopo una infelice battuta sul fatto che Napolitano si sia mostrato nelle consultazioni meno addormentato di quanto credesse, si è fatto beccare in Senato mentre beatamente dormiva. La Cucciari in maniera ironica chiede alla regia se è in possesso di una foto in cui Crimi sia sveglio. Terminato lintervento della Cucciari arriva il momento del primo ospite della serata che è il giornalista del quotidiano Il Corriere della Sera, Beppe Severgnini. Le prime battute sono riservate al Movimento 5 Stelle, che secondo Severgnini non sta offrendo un grandissimo supporto allItalia, evidenziandone inoltre tutte le problematiche inerenti a trasparenza, democrazia e quantaltro. Dopo un paio di minuti di intervista, viene effettuato il collegamento in diretta con il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, con il quale viene ovviamente discusso il tema relativo a Franco Battiato. Crocetta rimarca lenorme dispiacere per quanto avvenuto, ma dopo le frasi dette da Battiato a Bruxelles e una notte insonne di grande meditazione, ha dovuto per forza di cose sollevare dal proprio incarico lillustre cantautore. In collegamento interviene anche il professor Zichichi anchegli sollevato in giornata dallo stesso Crocetta che giustifica la sua decisione con il fatto che il professore essendo troppo impegnato per il proprio lavoro, risultava essere costantemente a Ginevra e quindi non era in grado di assolvere al meglio il proprio incarico istituzionale. Lultima battuta nel suo intervento, Crocetta la spende rispondendo alla domanda ironica rivoltagli dalla Bignardi su una possibile scomunica per via delle sue dichiarazione pro Papa donna. Crocetta scherzando dice di essere stato scomunicato dal suo parroco ma soltanto per la durata di 24 ore. Si torna così da Severgnini che evidenzia come sia Battiato che Zichichi fossero poco adatti nel ricoprire il ruolo di assessore, inoltre afferma che non vede soluzioni per un Governo Bersani con in rampa di lancio Pietro Grasso e infine auspicherebbe dei toni e parole più consone al dibattito politico visto che spesso si sentono frasi non proprio edificabili. Il secondo ospite è limprenditore Alfio Marchini candidato sindaco di Roma alle prossime elezioni amministrative. Marchini dice di potersi meritare la fiducia degli italiani in quanto mosso da nobili motivazioni quali quelle di dare una speranza ai propri figli in Italia e quindi di rimettere in moto il sistema Italia e quindi leconomia. Vengono quindi mostrate alcune foto che ritraggono Marchini ancora bambino. In merito alle elezioni per il sindaco di Roma, riconosce il fatto di non potersi considerare un favorito anche se confida nei restanti due mesi di campagna elettorale per recuperare il gap rispetto agli altri candidati. In quanto al partito di Grillo, dice di essere stato uno dei sostenitori, difendendolo sempre a spada tratta, ma adesso crede che stia prendendo una brutta piega facendo presente come uno tsunami quando passa distrugge tutto. Ultima parte dellintervista dedicata alla sua presunta somiglianza a Ron Moss con la Bignardi che gli taglia una ciocca dei capelli da conservare come cimelio personale. I prossimi ospiti sono Franco e Andrea Antonello, il padre con il figlio autistico, la cui storia è stata raccontata in un libro diventato un vero e proprio best seller, Se ti abbraccio non aver paura. Il libro racconta del loro viaggio durato circa 90 giorni per le varie zone e Stati dellAmerica. Franco racconta delle capacità del figlio che lo rendono un ragazzo come un altro soprattutto se aiutato dalla società. Inoltre, vengono presentati dei numeri secondo cui un bambino ogni 80 nasce autistico e gran parte di questo problema è dovuta allutilizzo di vaccini che hanno proprio come autismo il principale effetto collaterale.
Il terzo ospite è il cantante romano Renato Zero. La Bignardi immediatamente mostra al cantante il biglietto di un suo spettacolo di quasi 35 anni fa che il marito conserva con estrema cura. Zero parla del suoi prossimi concerti al Pala Lottomatica e inoltre dei suoi inizi e in particolar modo di quando non ancora famoso, per via del fatto di vestirsi in maniera piuttosto eccentrica, veniva portato in commissariato e puntualmente davanti al padre che era un commissario. Zero parla anche di politica e seppur sottolineando come Grillo e il Movimento 5 Stelle abbia saputo interpretare al meglio la voglia di cambiamento degli italiani, adesso siccome si sono candidati e hanno ottenuto l’incarico devono governare. L’ultima parte dell’intervista vede protagonista anche Geppi Cucciari che questa volta invece di portare la birra, offre a Renato Zero una tisana che si conceda dallo studio ricordando Antonio Manganelli da poco scomparso.
L’ultimo ospite di questa puntata è Riccardo Gazzaniga, un poliziotto che ha scritto un bellissimo libro intitolato a “Viso Scoperto”. Un libro nel quale il protagonista è un poliziotto che non ha proprio un comportamento esemplare, commettendo errori che purtroppo alle volte le forze dell’ordine commettono giacchè risulta difficile capire al volo la difficoltà e la pericolosità di una situazione. Gazzaniga si definisce un servitore dello Stato come del resto lo sono tutti i tutori della legge, che difronte a una folla può avere una distorsione della percezione del pericolo.