La puntata di domenica 3 marzo della trasmissione di approfondimento politico PresaDiretta, in onda sulle frequenze di Rai Tre e condotta da Riccardo Iacona, è dedicata allesito delle scorse elezioni politiche del 24 e 25 febbraio per cercare di capire il successo dello Tsunami Tour di Beppe Grillo e quindi del Movimento Cinque Stelle. Come si evince dal primo servizio proposto, il M5S ha dato la prova che potesse essere preso seriamente in considerazione dai cittadini già a partire dal risultato ottenuto alle elezioni amministrative del novembre 2012: anche non riuscendo a vincerle, ha ottenuto un clamoroso risultato che lo ha portato a diventare di fatto il primo partito siciliano con una percentuale vicina al 20%. Grillo, in quel mese prima delle elezioni, diede vita a una campagna elettorale iniziata con lormai famosa e per certi versi storica attraversata a nuoto dello stretto di Messina, e che si estese praticamente a ogni piazza dei maggiori centri siciliani e non solo. Viene quindi mandato in onda un secondo servizio che invece analizza la campagna elettorale del centrosinistra in Lombardia sia per quanto concerne le elezioni amministrative, sia quelle politiche che sono state alla fine entrambe perse. Il candidato del centrosinistra era lavvocato Umberto Ambrosoli che, come si evince dalla ricostruzione, allinterno della città di Milano ha un fortissimo impatto e non a caso in questa circoscrizione c’è stata una sua netta affermazione. Il problema per il partito di Bersani si è materializzato per la provincia di Milano e per tutto il resto della Lombardia, dove sistematicamente il Pd non solo non riusciva a tenere testa al binomio Popolo della Libertà-Lega Nord, ma si è ritrovato dinnanzi anche il Movimento Cinque Stelle. Come si capisce da alcune manifestazioni organizzate alla buona dai comitati a favore di Ambrosoli e come ammettono tra laltro gli stessi componenti, cè stato un evidente problema di comunicazione da parte del centrosinistra, per cui non si è riusciti a rendere partecipi i cittadini. Poi si devono fare i conti con tutti coloro, sia allinterno del Pd che allesterno, avrebbero voluto Matteo Renzi come candidato Premier.
Poi si passa ad analizzare quello che è successo in Campania dove, nonostante le diatribe interne dovute dai cosiddetti impresentabili come Cosentino e Landolfi alle prese con processi per favoreggiamenti con ambienti malavitosi, il centrodestra è riuscito comunque a riprendere una situazione che sembrava disperata confermandosi vincente. Come analizza il servizio, gran parte del merito è attribuibile alle parole di Silvio Berlusconi che, come noto, ha più volte dichiarato lintenzione di voler attuare nei primi cento giorni un condono tombale.
Si analizza quindi il perché quei 800 mila cittadini siano stati arrivati da tutti Italia per dare supporto a Grillo nel comizio conclusivo di Piazza San Giovanni, mentre a seguire vengono presentate due interviste: una a Vendola che ammette degli errori in campagna elettorale, e una a Bersani, che ripete la sua proposta di apertura basata su 8 punti tra cui legge anticorruzione, conflitti di interesse, tagli costi della politica, supporto strati sociali in difficoltà ed altro. Infine, la puntata si chiude con un servizio che rimarca la preoccupazione degli altri Stati dell’Ue, in particolare della Germania, nei confronti del risultato del voto in Italia.