Del Festival di Sanremo 2012 tutti si ricordano di Belen Rodriguez che, scendendo la scalinata del teatro Ariston, mette in mostra la farfallina tatuata all’altezza del vertiginoso spacco del suo vestito. Dopo pochi mesi, quando Belen era ormai volata tra le braccia di Stefano De Martino, Fabrizio Corona con l’aiuto di Mirko Scarcella e Armando Limone, fece registrare la farfallina di Belen con un marchio regolare, senza chiedere alcun permesso alla ex fidanzata. Il famoso tatuaggio di Belen è così diventato il protagonista della linea To be free, che propone t-shirt – come quelle messe in vendita dopo l’arresto di Corona sul suo sito personale – e la celebre borsa Mia Bag. Al momento Fabrizio Corona si trova in carcere a Busto Arsizio per estorsione, ma l’ex re dei paparazzi continua a far parlare di sé e anche a fare affari. Secondo quanto riportato da Selvaggia Lucarelli su Facebook, Corona, tramite Scarcella, avrebbe venduto, a caro prezzo, il logo della farfalla al brand di intimo Yamamay: Io non vorrei dire nulla, ma da quando Corona è dentro, gli affari gli vanno meglio. La farfallina di Belen, il famoso marchio che lui registrò dopo il Festival di Sanremo e per cui litigò con Belen, è stato venduto a Yamamay (la licenza). A una cifra, pare, intorno ai 150mila euro. Borse e forse costumi, testimonial Nargi, Caracciolo e Fioretti. Chissà che marchio registrerà in carcere, ha scritto la blogger.



Nel frattempo, Yamamay – che deve il suo nome a un tipo di farfalla giapponese – ha realizzato una collezione di borse dedicata al tatuaggio della showgirl argentina, che verrà presentata a Milano in occasione della Micam, la fiera milanese della calzatura. Testimonial della linea le due ex veline Costanza Caracciolo e Federica Nargi e l’ex gieffina (GF9) Francesca Fioretti, con cui Corona aveva avuto una breve relazione.



Sempre grazie all’amico Mirko Scarcella, Corona ha registrato un altro marchio, alle spalle di Belen: “Santiago”, il nome scelto dalla show girl e dal suo compagno Stefano De Martino, potrebbe diventare il nome di una linea di peluche, lanciata dal fotografo e dal suo socio per sfruttare al massimo l’esposizione che il nome avrà dopo la nascita del figlio di Belen.

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