Se esiste qualcuno tra voi che ancora non conosce il Mago di Oz, il film di Sam Raimi offre loccasione di rimediare. In un periodo che vede la magia protagonista sullo schermo, in un revival di fiabe e storie fantastiche, la serie creata da L. Frank Baum e ambientata nellincantevole Regno di Oz non poteva mancare allappello. Invece di riproporre una versione delle avventure di Dorothy e dei suoi amici, però, il film si concentra su ciò che è accaduto in precedenza, proponendosi dunque come un prequel del celebre Il Mago di Oz del 1939, diretto da Victor Fleming. E cè unaltra storia con cui Raimi deve confrontarsi, Wicked di Gregory Maguire, il romanzo sulla futura malvagia Strega dellOvest trasformato in un musical di enorme successo.

Latmosfera iniziale de Il grande e potente Oz sembra volersi ricollegare al film di Fleming, con una overture in bianco e nero che presenta il protagonista, interpretato da James Franco. Oscar è un giovane e affascinante prestigiatore che sogna la grandezza e ambisce a unire il talento di Harry Houdini e di Thomas Edison. Usa il suo ascendente sulle donne per farsele alleate, sfruttando i trucchi del mestiere. Per il regista è loccasione di mostrare i retroscena degli spettacoli di magia itinerante del passato, con effetti sonori, fili invisibili e botole nel pavimento. Davanti a una bambina che chiede a Oscar di farla camminare, però, la fama di mago grande e potente crolla miseramente.

Emerge così il problema del protagonista, un adulto truffatore e ambizioso con il vizio di darsela a gambe (in modo spettacolare, sintende) quando la situazione si complica. Ma stavolta le cose vanno diversamente. Con un esplicito riferimento al modello originale, un tornado solleva la mongolfiera di Oscar e la trasporta lontano, in un altro mondo: il magico Regno di Oz. Entriamo così in un universo di colori accesi e immagini fantastiche, rese ancora più efficaci dallutilizzo del 3D.

La trama che si snoda da questo momento in poi non è una sorpresa: chi conosce la storia, sa che questuomo diventerà il Mago di Oz, arbitro del regno conteso tra streghe buone e streghe cattive. interessante però seguire la sua trasformazione da prestigiatore avido e senza scrupoli, interessato al potere più che allamore, a persona compassionevole e consapevole dei valori dellamicizia e della famiglia. Gli abitanti di Oz, oppressi dalla strega malvagia, attendono con ansia il mago che salirà sul trono della Città di Smeraldo e credono di riconoscerlo in Oscar.

E non importa se il “predestinato” mostra chiari segni di codardia e scarso dominio della vera magia. Intorno a lui si muove un sontuoso corteo di streghe, dall’elegante megera in verde (Evanora) interpretata da Rachel Weisz alla scintillante e virtuosa Glinda di Michelle Williams, vestita di bianco, potente ma stranamente passiva. E poi c’è Mila Kunis con il suo cappello rosso, bellissima e poi orribile nel ruolo di Theodora, la cui delusione d’amore fornisce il twist necessario alla storia.

Dopo avere incantato e abbandonato Theodora, Oscar si lascia conquistare dalla bontà di Glinda, che lo prega di non deludere gli abitanti del regno: in tempi difficili, il popolo ha bisogno di speranza, di credere in qualcuno. Non importa se lui è un imbroglione, purché provi a dare il massimo di cui è capace.

Oscar tentenna, ricade nei vecchi errori, ma non resta insensibile di fronte alla fragilità della bambola di porcellana, che ha perso la sua famiglia, o alla dimostrazione di amicizia di Finley, la scimmia volante. Né può resistere alla purezza e all’altruismo di Glinda, pronta a combattere contro le due malefiche sorelle Evanora e Theodora. E alla fine sarà proprio il suo spettacolo di illusioni a decidere le sorti della Città di Smeraldo.

La trama è semplice, quasi banale, senza grandi colpi di scena o un particolare approfondimento psicologico. Mancando la complessità e il valore simbolico del romanzo di Baum, il fascino del film resta soprattutto visivo, perché non si può negare che il regno incantato sia reso in modo straordinario. Se non ci aspetta troppo, dunque, Il grande e potente Oz si può godere come una fiaba, raccontata ai bambini cresciuti con Harry Potter così come agli adulti che hanno già percorso la strada di pietre gialle de Il Mago di Oz.