Questa sera su Canale 5 andrà in onda la sesta puntata de Il clan dei camorristi. Cè apprensione tra i fan della fiction Taodue per sapere cosa accadrà al bimbo che Anna Esposito (Francesca Beggio) e suo marito Andrea (Stefano Accorsi) stanno aspettando. La scorsa puntata si è chiusa infatti con un malore della donna, portata di corsa in ospedale: il bambino deve essere fatto nascere subito, nonostante non sia ancora arrivata la data per il termine della gravidanza. Ma cè anche unaltra questione in sospeso: Pasquale (Stefano Miglio), il padre di uno dei bambini rimasti intossicati nella scuola di Castello che si è ribellato al Malese (Giuseppe Zeno), rischia di essere ucciso. Nonostante Beppe DAngelo (Gianluca Di Gennaro) gli abbia dato dei soldi per lasciare la città, luomo, dopo essersi ubriacato, sta percorrendo le vie del paese inveendo contro Russo e i suoi uomini: Beppe è stato avvisato e ha già preparato la sua pistola per eliminare lormai ex amico.
Per Esposito dunque la situazione non è facile, ma nemmeno per Russo: dopo aver fatto eleggere alla Camera il Sindaco Lo Iacono deve partire per Milano, dove intende fare affari molto importanti rispetto a quelli portati avanti finora con Michele Zagali (Fabio Troiano). Tuttavia il suo amico Ciccio Capuano (Francesco Di Leva) è ancora costretto a nascondersi e si mostra sempre più insofferente verso Esposito, che vorrebbe eliminare per poter tornare a circolare liberamente per Castello. Il fatto che il Malese abbia deciso che in sua assenza il comando passerà a Capuano non aiuta certo a prospettare una situazione tranquilla.
E in effetti le anticipazioni sulla puntata di questa sera non paiono proprio allinsegna della tranquillità. Sappiamo infatti che Pasquale verrà ucciso e che questo scatenerà una forte reazione di una parte della città contro la Camorra. Ci sarà una vera e propria manifestazione dei cittadini, organizzata in particolare da don Palma (Massimo Popolizio), personaggio che si ispira a don Peppe Diana, un sacerdote che nel 1994 venne assassinato a Casal di Principe dalla Camorra, a seguito anche del suo fermo impegno a combattere la criminalità e lomertà dei cittadini.
Il clan del Malese non tarderà a rispondere a questa “provocazione”: non è infatti ammissibile una ribellione da parte degli abitanti di Castello, quindi don Palma, che già aveva guidato Esposito alla scoperta del traffico di rifiuti tossici gestito dalla criminalità locale, viene ucciso. Andrea, da parte sua, riuscirà a fare una scoperta importante: il nascondiglio di Ciccio Capuano. La sfida tra giustizia e criminalità resta quindi ancora aperta.