Giovanni Floris apre la puntata del 9 aprile di Ballarò con le preoccupanti rivelazioni dedotte dal rapporto Unicef sul problema “Bambini e povertà”. In studio, Andrea Jacomini, portavoce dell’organizzazione per lItalia, afferma che sono oltre un milione e settecentocinquanta mila i bambini, il 17%, che vivono sotto la soglia della povertà. Un dato allarmante. Una verità che sconcerta, ma che non fa altro che dimostrare quanto la situazione del nostro paese sia preoccupante e compromessa. Inoltre, l’Italia è al 22 in materia di benessere, con l’11% dei giovani che hanno abbandonato la scuola e languono senza lavoro. Siamo in una situazione di stallo. Il Pd è frammentato? Bersani sorride e afferma che il suo è un partito che discute. La gente si chiede da che parte stanno. Cosa pensa di fare Renzi e con chi. E Berlusconi? E Grillo? La questione è, secondo sempre le persone, che questi signori stanno giocando sulla pelle degli italiani i loro deliri politici. Le continue riunioni nella villa di Grillo degli eletti del Movimento 5 Stelle, fa domandare che cosa stanno programmando. E cosa significa il fatto che il loro leader abbia lasciato libertà di parola? Secondo il neo eletto Presidente della Camera Laura Boldrini l’Italia si salverà. Tutti stanno lavorando per questo. Un ritornello vecchio ormai, e sulla bocca di quanti lhanno preceduta sugli scranni di Montecitorio e Palazzo Madama. Allora?Nella ormai consueta e attesa copertina, Maurizio Crozza analizza la situazione politica con particolare riferimento a questi giorni, da quando la nazione risulta essere senza governo: “Bersani è una figura, epica: Ulisse l’astuto, Achille il forte, Ettore il leale, Bersani, l’autogol… Alfano e Letta, eterni secondi, sono gli ambasciatori, è il primo caso della storia in cui lambasciatore non solo porta pena, ma la fa anche… Grillo grida al golpe. Non è golpe, è senso di golpe. Tutti hanno i sensi di golpe, tutti ma non Berlusconi. Lui è il golpevole…” sono queste alcune delle esilaranti battute (nella pagina seguente il video della copertina di Maurizio Crozza).
Intanto, mentre la puntata va in onda, i deputati M5S stanno ancora occupando la Camera e il Senato con l’intento di leggere uno a uno tutti gli articoli della Costituzione e questo fino a mezzanotte e un minuto. L’obbiettivo è quello di rendere noto alla nazione il fatto che le commissioni non stanno ancora lavorando e che il parlamento sta attraversando una fase di stallo preoccupante. Questa azione, insolita ma pacifica, vuole essere una vera e propria protesta per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica in merito a quanto sta succedendo.Davide Serra, esperto di finanza globale e fondatore di Algebris Investiments, in collegamento da Parigi, definisce il momento come surreale. Ogni giorno troppe attività chiudono mandando in fumo centinaia di posti di lavoro perché non più competitive a livello internazionale. Dal suo punto di vista è in atto un dramma generazionale e questa sotto gli occhi di un parlamento rinnovato da ormai quaranta giorni. Maurizio Landini, segretario nazionale Fiom CGIL, ribadisce la preoccupazione per la condizione sociale che ci sta devastando. Suicidi, emigrazione forzosa, lavoratori sempre più poveri, altro non denotano che linadeguatezza di chi ha fatto politica fino a questo punto. Ricorda come lItalia sia uno dei paesi con un livello di precarietà tra i più alti e che gli stipendi sono tra i più bassi nei confronti del costo della vita che quotidianamente aumenta. Per intervenire con efficacia occorre un governo consapevole della necessità di fare gli investimenti adeguati alla luce di un cambiamento radicale. Meno manifestazioni e più impegno, sono quello che chiede per affrontare emergenze immediate. Della stessa idea è Annamaria Artoni, imprenditrice e rappresentante di Confindustria. Quattro aziende allora che chiudono, sono una percentuale spaventosa. Un paese come il nostro, con grandi potenzialità imprenditoriali, non può essere abbandonato senza un tentativo deciso votato al recupero. allucinante il fatto che sono trentamila i giovani che hanno scelto di andarsene dopo importanti percorsi di formazione. Siamo al codice rosso e questo indica priorità decisionale assoluta a breve e medio termine. Pierluigi Battista, del Corriere della Sera, spiega che il paese è diviso in tre grandi blocchi e che siamo scivolati in un sistema tripolare. Da parte sua è convinto del fatto che fino al 18 aprile, quando si comincerà a votare per il Presidente della Repubblica, non accadrà nulla. Fino ad allora continueremo sulla stessa falsariga. Roberto Speranza, capogruppo Pd camera, al contrario e in linea con la tendenza del partito al quale appartiene smentisce ogni accusa di stallo anzi, rivela di come il parlamento sia al lavoro per sbloccare fondi necessari alla salvezza dello stato. Secondo le sue parole il Pd non solo è responsabilmente impegnato per il bene della nazione, ma addirittura protagonista degli importanti cambiamenti di carattere istituzionale che sembrano essersi messi in movimento. I risultati si vedranno. Dorina Bianchi, difende la coerenza di Berlusconi fin dall’inizio, quando sono cominciate le consultazioni. Secondo il suo partito è Bersani ad avere mancato nelle promesse fatte. La disponibilità di un dialogo sui programmi cè e attendono le prossime mosse sullo scacchiere.
Vandana Shiva, ambientalista di fama internazionale, commenta la nostra situazione politica sostenendo che la crisi che sta colpendo l’Italia sia in realtà da inserire in una situazione di crisi globale. L’economia mondiale sta cambiando nella sua struttura e questa sarebbe la spiegazione di quanto sta accadendo. Un problema che altro non che andare a intensificare una sofferenza già grave dovuta ad un fallimento del sistema politico italiano. Giovanni Toti, direttore del TG4, commenta e riassume le posizioni assunte dagli ospiti in sala ribadendo mancanze e responsabilità. Il dibattito che segue è acceso anche se i temi sono sempre gli stessi. Temi che altro non fanno che rafforzare le osservazioni di chi dall’esterno, vede meglio nel groviglio dentro il quale la politica da se stessa si è imprigionata. Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo, invitato a fornire una ricetta per aiutare l’Italia dalla crisi, sostiene che le scelte in materia dovranno scaturire dal confronto politico e dalla formazione di un nuovo governo.