La puntata di ieri, domenica 14 aprile, della trasmissione Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio, incomincia con il primo ospite della serata che è il professor Flavio Caroli venuto a parlare del rapporto avuto dal grande regista italiano Michele Antonioni con il mondo dellarte, in particolare con alcuni quadri. Infatti, le tematiche presenti in alcuni famosi quadri venivano riproposti nei suoi film con la grande capacità di inaugurare una nuova tipologia di cinema, capace di utilizzare i colori per riflettere lo stato danimo delle persone. Una tecnica che ha rivoluzionato il modo di fare cinema. Nel corso del suo intervento Caroli, mostrando alcune note tele di artisti italiani come il De Chirico e altri anche stranieri, fa notare come in alcuni film effettivamente siano riproposte le scene riportate nei quadri. Inoltre, ricorda come nel 1975, quando era ancora giovanissimo, scrisse un articolo nel quale faceva presente con precisione quali fossero i quadri che Antonioni aveva voluto enfatizzare durante i film da lui girati quasi come se li volesse dipingere a suo modo. Caroli, ricorda che circa una quindicina di anni fa, incontrando uno dei più stretti collaboratori di Antonioni, questultimo ricordasse quellarticolo evidentemente scritto circa 20 anni prima dandogli merito di aver colto in pieno quello che era lobiettivo del regista. Arriva poi il primo vero ospite della serata, lo scrittore americano Kevin Powers, venuto per parlare del proprio libro Yellow Birds che sta diventando un vero e proprio best seller, quanto meno negli Stati Uniti. Il libro parla di guerra, in particolare delle vicissitudini che colgono durante il conflitto del 2004 in Iraq due soldati americani di nome John Burton e Murphie. In pratica sono due personaggi frutto dellimmaginazione ma che prendono ispirazione da quella che è stata lesperienza personale vissuta dallo stesso scrittore che ha partecipato per un anno a quel conflitto e dal quale evidentemente è stato molto segnato da un punto di vista emotivo. Lo scrittore racconta di come si sia arruolato nellesercito degli Stati Uniti alletà di 17 anni anche per avere una possibilità di uscire dalla quotidianità del piccolo centro nel quale abitava insieme ai genitori. Altro motivo piuttosto importante che lo ha spinto verso questa scelta è stata la necessità di crearsi un futuro anche per via del fatto che essendo nato in una famiglia non troppo facoltosa non aveva la possibilità concreta di poter pensare di seguire un percorso scolastico che arrivasse fino allUniversità. Tornando al libro, esso racconta di come i due giovani soldati in procinto di partire compiono quella che viene definita una insana promessa: John dice alla madre di Murphie che farà di tutto per riportare vivo lamico da lei. Purtroppo nel corso del conflitto Murphie muore, mentre John ritorna a casa dopo circa un anno ed è quasi pervaso da un certo sconforto per essere sopravvissuto mentre il proprio amico ha perso la vita. Il libro, insomma, racconta soprattutto gli stati danimo che effettivamente si vivono nel corso di un conflitto armato e di come per molti il proprio destino sia irrimediabilmente segnato al momento della partenza dello stesso conflitto. Inoltre, viene evidenziato come durante alcuni momenti della guerra, molti individui cambiano il proprio modo di comportarsi e i propri obiettivi.



Arriva poi in studio il presidente del Consiglio Mario Monti, che è anche il fondatore della forza politica Scelta Civica (in ultima pagina il video del suo intervento). La prima parte dellintervista fa riferimento a una sorta di passo indietro che lui avrebbe fatto, stando a quanto riportato in questi giorni da alcuni quotidiani italiani, nei confronti del partito. Monti a tal proposito rimarca come non ci sia nessun passo indietro, ma semplicemente una continuazione di quello che è stato sempre il suo pensiero giacché lui, dopo che si è manifestato lo strappo del Pdl verso il suo Governo, ha voluto rispondere a una chiamata palesata da una certa parte politica al fine di non sprecare i sacrifici fatti nel corso dellultimo anno mantenendo quella strada intrapresa verso le riforme e lEuropa. Ricorda come nonostante il riscontro ottenuto nelle ultime elezioni sia stato probabilmente meno positivo di quello che si potesse aspettare, certamente è stato piuttosto importante in relazione al fatto che è stato conseguito da un nuovo soggetto politico nato da pochissime settimane.



In pratica Monti sottolinea che non accetterà nessun incarico all’interno del partito, come ad esempio la presidenza oppure di diventarne il segretario, ma ovviamente sarà pronto a dare il contributo qualora i parlamentari di Scelta Civica, e quanti sono al suo interno, lo richiedano. Si dice convinto, rispondendo a una precisa domanda in merito da parte di Fabio Fazio, che i deputati di Scelta Civica non si faranno ammaliare dalle sirene del Partito Democratico e dal Popolo della Libertà. Per quanto concerne quello che potrebbe succedere nei prossimi giorni, la sua speranza è che si possa eleggere un nuovo Capo dello stato in grado di percepire il più largo consenso ed espressamente del Pd e del Pdl, e che questo possa avere grande polso e autorevolezza giacché i prossimi sette anni si prevedono più difficili di quelli appena trascorsi. Infine, si dice soddisfatto di quanto fatto durante il suo Governo rimarcando come rifarebbe tutte le scelte.



La puntata si chiude con Luciana Littizzetto, che oltre a essere punzecchiata da Fazio per la sua presenza alla trasmissione Amici di Maria De Filippi, condita con tanto di canto e ballo con un ballerino, ha parlato anche dell’incontro avvenuto a Montecitorio tra Bersani e Berlusconi definendo il luogo dell’incontro come un zoo dato che c’erano il caimano e il giaguaro. Ironizza sul fatto che i due avrebbero parlato di Milan e di donne con l’unico punto di convergenza trovato sull’elezione del Presidente della Repubblica, ossia una persona democratica, insomma vertice inutile.