Ieri sera, lunedì 1 aprile, è andata in onda l’ultima puntata di Zelig Circus. Clamoroso il duetto canoro di Giovanni Vernia con Marco Mengoni. Divertentissimo il monologo di Gioele Dix e come sempre di gran classe il numero di Anna Maria Barbera nelle vesti di Sconsolata. Impreziosita dalla presenza di un cantante vero come Max Gazzè la performance del bravo Andrea Perroni. Come sempre bravi i due conduttori che non perdono mai il ritmo e la verve. La puntata si apre con una piccola gag dei presentatori Teresa Mannino e Michele Foresta che scherzano sul sex appeal per introdurre il piccolo Rocco che lancia come sempre richiami sessuali alle donne con il suo megafono e attraverso doppi sensi di bassa lega. Poi tocca a Chicco Paglianico nei panni del commesso del negozio Ikea di Napoli che suona sempre la stessa nota comica della pazienza che ci vuole a fare il suo mestiere. Entrata trionfale di Marco Mengoni/Gianni Vernia sulle note di “L’essenziale“. In campo lungo la somiglianza è impressionante e quando entra in scena il vero Mengoni viene giù il teatro. I due si specchiano l’uno nell’altro e mettono in scena il miglior numero della serata. Mengoni dimostra di essere molto spiritoso prestandosi fino in fondo al gioco e Vernia sfoggia tutte le sue doti canore e comiche (clicca qui per vedere il video del duetto di Mengoni/Vernia).
Tocca a un veterano di Zelig, Giuseppe Giacobazzi che ci spiega come hanno modificato la nostra vita i canali tematici della televisione digitale: non sappiamo più fare niente se non ce lo spiega la tv. la volta dei Senso doppio che come sempre incantano con il loro numero in playback fatto di bravura e gusto musicale. Li completa la presenza del mini-mimo Simone Barbato che dimostra come al solito la sua bravura. Gioele Dix presenta il suo nuovo personaggio: il condomino sempre arrabbiato e intollerante che combatte la sua guerra privata contro gli altri condomini. Tutto quello che è in comune è motivo di scontro a cominciare dalla cassette della posta fino ad arrivare allo zerbino. Una conferma della classe già dimostrata con l’automobilista incacchiato delle scorse stagioni. Sempre frizzante l’esibizione del barman alla moda Shine questa volta accompagnato dal suo maestro impersonato da Mister Forest. Nuova la gag di Pino dei Palazzi che introduce delle ottime imitazioni di Berlusconi, Mara Maionchi e Tremonti nelle vesti di arbitro sportivo. Segue lo sketch sempre gustoso di Marta e Gianluca con i loro incontri tra single. quindi il momento del bravo e originale Maurizio Lastrico che si cimenta con le poesie in italiano/napoletano antico del poeta Tino Capuozzo che ha scritto una poesia per ogni parola del vocabolario. L’idea è semplice e geniale e gli permette di improvvisare su qualsiasi parola scelta dal pubblico con risultati esilaranti.Bello il numero canoro di Andrea Perroni sostenuto dalla presenza di Max Gazzè che prima gli fa da spalla interrompendo continuamente la sua imitazione, sempre convincente e intonata, di Pino Daniele e poi sale sul palco a cantare Sotto casa, la sua canzone di Sanremo 2013 (clicca qui per vedere il video dello sketch di Perroni con Max Gazzè). L’arrivo di Raoul Cremona nei panni di Yuri Papachenko è veramente dirompente e la sua verve comica gli permette di far diventare comico tutto quello che dice anche se in realtà i testi sono abbastanza banali. I Pali e dispari invece sembrano l’ombra di se stessi e il loro numero non suscita il solito entusiasmo tra il pubblico presente al Pala3 di Milano.
Ci risolleva il brillantissimo Antonio Ornano che ci fa ridere di cuore con le sue abituali, ma sempre nuove, tirate sulla convivenza con la femmina umana. A seguire la canzone, omaggio a Enzo Jannacci, Messico e nuvole interpretata stile reggae dal sempre elegante Giuliano Palma.La galleria antologica di personaggi presentata da Leonardo Manera ci porta indietro nel tempo fino alla prima edizione di Zelig, mentre il duo Nuzzo e Dibiase ci offre uno dei migliori pezzi dell’anno con le divertenti situazioni paradossali di una coppia in cerca di emancipazione.Come al solito di grande livello la performance di Anna Maria Barbera nei panni di Sconsolata che affronta con grande grazia e semplicità i temi della religione cattolica con breve citazione del nuovo Papa. Chiude la puntata, che è anche l’ultima della serie, la riuscitissima Maria di Nazareth interpretata dal sempre bravo e sorprendente Marco Arena.