Puntata all’insegna dell’attesa quella di “Quarto Grado” di ieri sera: per questo pomeriggio, alle ore 14, è infatti previsto l’arrivo la sentenza per l’omicidio di Sarah Scazzi. Il countdown è partito inesorabile, e tra poche ora Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della vittima, accusate dell’omicidio della 15enne, sapranno il verdetto dei giudici. L’inviato Remo Croci è in attesa davanti al tribunale di Taranto dove verrà formulata e resa nota la sentenza. Dallo scorso 15 aprile, i giudici della corte, compresi i giudici popolari, sono riuniti in una base a studiare in segreto le carte del processo. Nel frattempo, “Quarto Grado”, con la giornalista Ilaria Mura, mette a segno un gran colpo, raccogliendo un’intervista a Michele Misseri, in cui l’uomo mostra nuovamente come ha ucciso la piccola Sarah, facendo fare all’inviata un giro turistico dell’abitazione, aggiungendo al suo racconto un piccolo nuovo particolare. Quando la nipote è scesa in garage lui l’avrebbe sollevata di peso, toccandole accidentalmente il seno, motivo per cui la piccola avrebbe reagito con un calcio, scatenando la furia di Misseri che in un raptus dice di averla strangolata.
Nel servizio successivo, viene invece ricostruita la testimonianza di Sabrina in aula, nella quale difende la sua posizione e ribadisce il suo affetto per la cugina. Vengono ricostruite anche le arringhe dei diversi difensori, che danno luogo a una discussione in studio tra il giornalista Carmelo Abbate e lo psichiatra Alessandro Meluzzi, che insiste sull’inesistenza di prove scientifiche che confermino la ricostruzione dell’omicidio. Ospite in studio anche Daniele Galoppa, ex avvocato di Misseri che difende la sua posizione dopo essere stato accusato da quest’ultimo di averlo indotto ad incolpare Sabrina dell’omicidio. In collegamento con Ilaria Mura c’è l’avvocato Fabrizio Gallo, che rappresenta Michele proprio nel processo di calunnia contro Galoppa a cui fa presente di aver fatto delle domande chiaramente allusive inducendo il suo assistito a dare la colpa alla figlia. Ne nasce un battibecco, smorzato subito da Salvo Sottile con al scusa dell’annuncio in diretta delle dimissioni di Bersani.