La puntata di lunedì 22 aprile della trasmissione di approfondimento Piazzapulita condotta da Corrado Formigli, è dedicata allelezioni del Presidente della Repubblica e nello specifico dal bis di Giorgio Napolitano, primo nella storia dellItalia Repubblicana nel riuscire a tanto, e soprattutto da quello che potrebbe succedere nelle prossime ore dopo il suo discorso con il quale ha richiamato i vari partiti a unassunzione di responsabilità e dare un Governo al Paese in un momento così difficile. Tra gli ospiti presenti in studio ci sono Matteo Orfini del Partito Democratico, Debora Serracchiani neo eletta Governatrice della Regione Friuli Venezia Giulia nella fila del Partito Democratico, Andrea Scazi del Fatto Quotidiano, Alessandro Sallusti direttore del quotidiano Il Giornale, Bianca Berlinguer direttore del TG3 e Maurizio Landini segretario generale del sindacato della Fiom. Inoltre, nel corso della serata verranno presentate alcune interviste tra cui quella realizzata allimprenditore Diego Della Valle e quella a Massimo DAlema. La puntata parte da un servizio nel quale viene ripercorso quanto accaduto a Roma nelle concitate ore in cui è stato di fatto eletto Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo che dal proprio blog ha gridato al Golpe invitando i cittadini a marciare su Roma. Le immagini riportano anche gli insulti di cui è stato depositario Dario Franceschini del Partito Democratico mentre stava cenando dopo la conclusione dei lavori parlamentari. Tornati in studio si parte con lintervista a Diego Della Valle che seppur sottolineando come occorra dare maggior spazio alla protesta silenziosa di milioni di famiglie italiane in evidente difficoltà economica e non a quelli che definisce professionisti delle piazze, sia assolutamente innegabile che il popolo non voglia più avere a che fare con una parte della classe politica di lungo corso. Della Valle sottolinea lassoluta necessità di arrivare quanto prima a una riforma elettorale grazie alla quale gettare le basi per avere in futuro una certa garanzia che si possa formare il Governo anche in situazione di evidente spaccatura come quella attuale. Della Valle rimarca come a suo giudizio Matteo Renzi possa essere una importane risorsa su cui fondare il futuro mentre su Monti per quanto accaduto ha dovuto cambiare il proprio giudizio, in quanto la prima fase del suo Governo è stata molto positiva mentre la parte finale è stata non in linea con le attese commettendo anche lerrore di candidarsi alla corsa politica. Sulla formazione di un Governo di larghe intese seppur ammette come sia la sola via perseguibile, non crede possa dare le giuste risposte alle difficoltà del Paese. Della Valle sullelezione del Presidente della Repubblica, crede che la persona più indicata per questo ruolo sarebbe stata senza dubbio Romano Prodi e poi rilancia nella parte finale della propria intervista, il suo proposito di destinare l1% dellutile al netto delle tasse delle aziende alla impellenze che emergono sul territorio (nella pagina seguente l’intervista di Corrado Formigli a Diego Della Valle). Si parla quindi dellelezioni di Friuli Venezia Giulia, dove nonostante i tantissimi errori compiuti nella scorsa settimana da parte del Partito Democratico, Debora Serracchiani è riuscito non solo a tenere ma addirittura a vincere contro il Centrodestra che era al Governo, e rinsaccare lavanzata del Movimento 5 Stelle che come partito ha ottenuto il deludentissimo 13,7%. Si passa a parlare di come potrebbe essere formato il cosiddetto Governo del Presidente che in queste ore sembra essere lipotesi più accreditato, con un toto ministri in cui vengono inseriti esponenti politici provenienti dai quatto principali schieramenti che dovranno sostenerlo, ed ossia Popolo della Libertà, Lega Nord, Scelta Civica e Partito Democratico. Un po a sorpresa Orfini, annuncia che nellassemblea del Partito Democratico che si terrà nelle prossime ore, chiederà di dare lincarico a Matteo Renzi per formare il Governo. La Serracchiani boccia immediatamente la proposta anche perché non sembra essere avanzata con la tempistica giusta e inoltre appare come una sorta di soluzione del tipo Vai avanti te che mi viene da ridere. Scanzi attacca il Partito Democratico reo di essere riuscito nellardua impresa di far risorgere Silvio Berlusconi e soprattutto etichetta la proposta di Orfini degna del migliore DAlema ed ossia una sorta di punizione per lui. La Serracchiani, dal canto suo, rimarca un certo distaccamento tra i rappresentanti del Pd in Parlamento e quella che è la base del partito. Auspica inoltre che gli oltre cento franchi tiratori che hanno affossato Prodi la scorsa settimana si facciano avanti prendendosi le proprie responsabilità.
La discussione si incentra in particolar modo sulle colpe del Partito Democratico con la Berlinguer che fa notare alla Serracchiani come probabilmente ci sarebbe stata convergenza sul nome di Rodotà qualora il Movimento 5 Stelle non si fosse per oltre mese trincerato dietro a un no, a ogni proposta di collaborazione avanzata dal Partito Democratico e in particolare dal segretario Pierluigi Bersani fino ad arrivare alla diretta streaming dell’incontro. I tanti giovani presenti in studio e che sono del Pd, fanno presente di non avere nessuna intenzione di bruciare la tessera del partito bensì di sentirsi la parte viva di esso e auspicano un appoggio esterno per un Governo di scopo per poi tornare quanto prima alle urne. Ipotesi che non sembra essere stata contemplata da Napolitano. Intanto dall’intervista di D’Alema e Barca, pare evidente come sia iniziata una resa di conti all’interno del Pd per le colpe dell’affossamento della scorsa settimana.