Stavolta parliamo di rotaie. Il nostro Paese, su questo (ma non solo su questo), è diviso in due. Da una parte, cè lItalia della TAV (Treni ad Alta Velocità), che collega in sole 4 ore Milano a Napoli. Dallaltra, cè lItalia della TAVOR, che sta per Treni ad Alto Volume di Organismi Respiranti, che altro non sono che i convogli dei pendolari, mezzi che impiegano sì 4 ore, ma in questo tempo percorrono i 10 chilometri che separano, per citare qualche esempio, Codogno (Lodi) da Pizzighettone (Cremona), oppure Saronno (Varese) da Bollate (Milano), o ancora Albisola (Savona) da Cogoleto (Genova).

Ogni giorno, almeno due volte al giorno, sono tre milioni gli italiani che si muovono sui treni locali verso le grandi città. Un popolo di nomadi che si sposta in condizioni improbe, come testimoniano i racconti riportati dal mensile Rotahia!, che raccoglie lurlo di dolore dei pendolari, costretti quotidianamente a viaggiare in carrozze così stipate da aver suscitato linteresse dei mirmecologi (gli entomologi che studiano le formiche), convinti che losservazione di un vagone ammassato di pendolari italiani sia più interessante di quella di un nido di imenotteri, poiché in nessun formicaio al mondo è stato mai possibile osservare una tal concentrazione di esseri viventi per decimetro quadrato.

A provocare un consistente aumento di ammucchiate di passeggeri sono stati i tagli agli investimenti nelle ferrovie regionali, che hanno portato a cancellare sempre più treni locali e a chiudere sempre più linee. Una drammatica situazione di emergenza che ha portato molte Regioni alla scelta di varare bandi di gara internazionali per favorire lingresso sul nostro mercato ferroviario di nuovi operatori esteri.

Bih Nah Rioh. Società nordcoreana il cui presidente onorario, Park Doo Trenh, si vanta di essere intimo amico del Supremo Leader della Repubblica Democratica Popolare di Corea, Kim Jong Un, nipote di Kim Il Sung, nominato dopo la sua morte Segretario generale eterno del partito. A convincerli a sbarcare nel nostro Paese, sin dalla scorsa estate, è stata la vicenda del treno Italo ingabbiato da Trenitalia (in Corea del Nord ingabbiare qualcuno è infatti una delle strategie di marketing più utilizzate e conosciute). La società ha vinto, sbaragliando la concorrenza, la gara dappalto per la linea Roma Stazione Palmiro Togliatti-Centocelle-Torre Gaia-Finocchio-Pantano Borghese-Zagarolo-Valmontone. La stazione Palmiro Togliatti, che dora in poi prenderà il nome di Stah Tsion China, è collocata nel quartiere Collatino, in unarea a bassa densità abitativa e si trova in condizioni veramente critiche, priva persino di unadeguata pensilina. A peggiorare le cose, poi, cè la mancata realizzazione della tramvia Ponte Mammolo-Ponte Pisolo, inspiegabilmente mai completata (un vero colpo di sonno degli amministratori locali).

Bih Nah Rioh ha deciso di intervenire puntando innanzitutto sulla riqualificazione tanto dei locali della stazione quanto del vicino mattatoio, dove verranno accolti, per soggiorni di media e lunga durata, tutti quei viaggiatori trovati privi di regolare biglietto (è bene ricordare che la reiterazione della flagranza comporta la destinazione verso un binario morto). A tal proposito, è già prevista l’apertura di un chiosco, gestito dalla Dih Juh Niam (un nome, un programma!), la società di catering legata alla Bih Nah Rioh, destinato alla ristorazione degli ospiti del mattatoio. Quanto ai trasporti, le due-carrozze-due del Treno Unico della Bih Nah Rioh saranno suddivise in due classi: la Uno (splendido vagone, moderno e super-accessoriato, dedicato al presidente Park Doo Trenh, che non avendo figli, né mogli al seguito, e tantomeno parenti, amici, conoscenti, simpatizzanti, contatti su Facebook o Twitter, ama viaggiare sempre da solo, al top dei propri agi solipsistici) e la Duemila (l’altra carrozza del convoglio prevede 100 posti a sedere: gli altri 1.900 passeggeri potranno comodamente rimanere per tutto il viaggio appoggiati su un piede solo, godendo di un ampio corridoio, il cui design si ispira ai dettami della filosofia Fenh, l’arte di viaggiare comodi come fenicotteri, della cui diffusione nel mondo ferroviario si occupa una società consorella, la Park Semp Yon).

Rail Madrid. Operatore iberico che gestisce i collegamenti nella capitale spagnola tra la Puerta del Sol e la Puerta di Iker Casillas. I treni della Rail Madrid, facilmente riconoscibili perché le carrozze hanno una livrea tutta bianca, raggiungono velocità pazzesche: infatti la propulsione è garantita da un Loco Motor (letteralmente: motore pazzo). Caratteristica la dotazione del bigliettaio: fischietto, cartellino giallo (per richiamare i passeggeri che non si comportano bene) e cartellino rosso (per espellere dal treno i passeggeri privi di biglietto). Degne di nota, per l’igiene e per l’esclusiva dotazione tecnologica, le toilette della Rail Madrid, che sono sempre segnalate con la targhetta “Kakà”. Le carrozze sono invece divise in 11 classi: dalla più economica, la “Ozil” (dedicata agli accaniti consumatori di tabacco, a chi fuma cioè come un turco), alla più raffinata, la “Cristiano Ronaldo”, al cui interno si trovano poltroncine numerate con idromassaggio incorporato. E’ consuetudine da parte dei passeggeri eseguire una “ola”, alzandosi e abbassandosi dal proprio posto numerato, per festeggiare l’arrivo in perfetto orario alla stazione di destinazione.

PendolHare Krishna. E’ la società indiana che gestisce le linee ferroviarie locali indù, nel senso che i controllori, che girano con lunghi sari, tra le carrozze di colore arancione, sono soliti passare tra i vagoni in coppia (indù, appunto…), obliterando i biglietti al ritmo dei loro caratteristici tamburelli. Nelle stazioni, gli altoparlanti ricordano sempre ai viaggiatori che è un dovere di ogni buon “pendolhare” non farsi trovare privo di biglietto. La nenia che l’altoparlante continua a trasmettere con voce suadente fa più o meno così: “Hare Krishna / Krishna Hare / il biglietto / devi acquistare”. La PendolHare Krishna gestirà la tratta Indùno Olona (Varese) – Calcata (Viterbo), scelta perché nell’assonanza ricorda tanto Calcutta.

Vagone Lbujo. E’ una società ferroviaria della Repubblica Ceca dalle idee un po’ confuse, probabilmente ancora in cerca di un’identità e di un brand precisi. Opera nel proprio Paese sulla linea Praga Sì-Praga No-Praga Forse. Sul mercato ferroviario italiano si è proposta nella gestione di una tratta quanto meno azzardata: la Torino-Napoli-Milano-Bari-Bologna-Palermo-Trieste-Genova-Roma-Venezia-Reggio Calabria-Aosta-Isernia-Firenze-Ancona-Potenza-Pescara-Trento-Perugia-Sassari-Praga Sì-Praga No-Praga Forse. Riuscirà ad aggiudicarsela, convincendo il Governo italiano che non si tratta di un’operazione alla ceca? “Sì, no, forse…” rispondono dall’ufficio stampa della società.

La Vagone Lbujo si è già distinta per aver inaugurato il primo vagone-casinò al mondo, chiamato “Svago & Torno”, dove i passeggeri possono giocare a slot machine, roulette, backgammon, poker (al buio, sempre), biliardo e, per quanto ovvio, anche a mosca ceca. Il prossimo obiettivo sarà vincere il bando di gara nazionale per gestire i collegamenti ferroviari notturni tra le più importanti città italiane. Più che sui prezzi soft, la Vagone Lbujo punta su un’offerta decisamente hard: le bigliettaie – il personale di bordo è esclusivamente femminile, selezionato nei migliori concorsi di bellezza che si tengono da Praga a Ostrava, da Brno a Olomouc – passano di cuccetta in cuccetta per dare a tutti i passeggeri il bacio (con una piccola tariffa extra si può avere anche un… bacione) della buonanotte. E per chi avanza delle avances pesanti e sgradite alle bigliettaie? La Vagone Lbujo ha pensato a un trattamento-omaggio: essendo una società ceca, alla prima fermata utile gli eventuali molestatori riceveranno un sacco… di botte da orbi!