Questa sera, martedì 30 aprile 2013, alle 21.05, la serata di Rai Tre rinnova il suo consueto appuntamento con la politica, grazie al talk show Ballarò, che anche la scorsa settimana ha vinto la battaglia degli ascolti, confermandosi il programma più visto della prima serata con con 4 milioni 994 mila spettatori e il 18,62% di share. Insomma, se gran parte degli italiani si sono detti stufi della politica e tanto amareggiati dai partiti da non aver votato in numerosissimi, alle scorse elezioni, non si dimostrano però parimenti sazi del dibattito intorno alla Res Publica, e anche per questa volta, è prevedibile che saranno in molti a seguire il programma di Giovanni Floris. Tema centrale della puntata di oggi sarà, come prevedibile, la fiducia concordata da parte del Parlamento al Governo Letta: il nostro Paese si sente rappresentato dal nuovo Premier?
Benché le premesse (e le promesse) da cui Enrico Letta sia partito possano far sperare in un futuro migliore – grazie, ad esempio, ai tagli dei costi della politica e dei finanziamenti ai partiti e all’eliminazione di parte dell’Imu – nel quale l’Italia potrà riuscire in qualche modo a svicolarsi dalla crisi che soffoca le famiglie e le piccole e medie imprese, non sono pochi quelli che hanno visto del losco dietro la sua figura. A Letta – come del resto al suo predecessore Mario Monti – è stato rinfacciato di aver partecipato a meeting spesso dipinti a tinte fosche, come quello del Gruppo Bildeberg o alla Trilateral Commission, e qualcuno teme che dietro alla sua figura possano nascondersi chissà quali cospirazioni di ordine globale. Ma innanzitutto c’è da giudicare il suo programma e il difficile compito che si troverà dinnanzi il suo governo.
Per parlare di questi delicati argomenti, saranno presenti in studio Giorgia Meloni, leader di Fratelli dItalia, Michael Spence, premio Nobel per leconomia, Luciano Canfora, filologo e storico, Guglielmo Epifani del Partito Democratico, Giulio Anselmi, presidente dellAnsa e della Fieg, Peter Gomez, direttore de Il fatto e Bruno Manfellotto, direttore de LEspresso. Come sempre non mancheranno i sondaggi di Nando Pagnoncelli, presidente dellIpsos e Maurizio Crozza con la sua copertina satirica.