Nella puntata di lunedì 29 aprile 2013 della trasmissione di approfondimento Quinta Colonna, in onda su Rete 4 e condotta da Paolo Del Debbio, si parla principalmente di quelle che sono le premesse del nuovo Governo del neo presidente del Consiglio Enrico Letta sostenuto da Popolo della Libertà, Scelta Civica e Partito Democratico. In studio per dibattere del suddetto argomento e di tanto altro, sono presenti oltre al presidente dellassociazione Federconsumatori Rosario Trefiletti, il sindaco di Verona Flavio Tosi della Lega Nord, Maurizio Gasparri del Popolo della Libertà, Emanuele Fiano del Partito Democratico, Irene Pivetti ex presidente della Camera, Alba Parietti e Jacopo Fo. Ovviamente come consuetudine di questo format televisivo, il dibattito prevede linterazione degli ospiti in studio con le varie piazze collegate con cittadini che mettono molto pepe nelle varie discussioni che nascono. Come detto il principale tema della puntata riguarda il nascente Governo di Enrico Letta che proprio nelle prime battute della trasmissione incassava la fiducia alla Camera con 453 voti a favore su 607 per una maggioranza piuttosto forte e che tecnicamente può fare qualsiasi cosa se condivisa. Prendendo spunto da questa considerazione e da questo risultato ottenuto alla Camera e con le rassicurazioni di Gasparri e dello stesso Fiano sullesito del voto di fiducia al Senato, Del Debbio incomincia a snocciolare i possibili interventi che questo Governo ha intenzione di fare. Si parte dallImu che come noto dovrà essere pagata nella prima rata entro il prossimo mese di giugno. Sia Gasparri che Fiano rimarcano come sarà tolta per la prima casa, come del resto entrambi i programmi politici con cui i due schieramenti si sono presentati alla scorsa tornata elettorale avevano proposto, mentre verrà rimodulata per quanto concerne quella sugli altri immobili probabilmente tenendo presente quella che è la situazione reddituale del proprietario. Quindi una prima boccata di ossigeno per il popolo dovrebbe già arrivare nei prossimi giorni. Lintendimento di questo Governo è quello di porre le basi affinché si possa rilanciare leconomia italiana e per fare questo Pd e Pdl, come rimarcano sia Fiano che Gasparri, dovranno restare uniti per chiedere e ottenere dallEuropa una svolta nella politica economica, abbandonando lausterity voluta per quasi un anno e mezzo che non ha fatto altro che attorcigliare ulteriormente la situazione, bensì incentivare le iniziative, detassare quanto più possibile e via dicendo. Altra cosa che i due esponenti presenti in trasmissione delle forze che sorreggono il Governo rimarcano che il Governo ha intenzione di fare e che lo stesso Enrico Letta ha sottolineato nel suo intervento alla Camera, è quello delle riforme costituzionali e in particolare dei tagli dei costi della politica. Pare che ci sia lintenzione di bloccare i finanziamenti pubblici ai partiti politici, abbassare decisamente il numero di parlamentari, cambiare la legge elettorale e riformare anche il sistema bicamerale in maniera tale che situazione di impasse come quella che si è vissuta nei due mesi successivi alle votazioni di fine febbraio non si verifichi più in futuro. Il discorso poi si sposta sul ruolo che ha giocato Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle in questi primi due mesi di presenza in Parlamento. Viene mandato in onda un filmato nel quale viene ricostruito quanto fatto in queste prime battute dal Movimento 5 Stelle ribattezzato da molti come il Movimento del No. Infatti, il servizio riporta tutti i vari no detti da Grillo e dai due capigruppo Crimi e Lombardi. Si parte dal no nel trovare una soluzione condivisa sui nomi dei candidati al ruolo di presidenti di Camera e Senato, nessuna intesa anche sui nomi da inserire negli uffici di presidenza, no alle larghe intese dopo il primo colloquio con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, no a Bersani per trovare unintesa per la formazione di un Governo che lavorasse sui famosi otto punti condivisi e con lincontro andato in diretta streaming, no alla elezioni di Romano Prodi al ruolo di Presidente della Repubblica, no a una intesa per la formazione del Governo nel secondo colloquio con il rieletto Giorgio Napolitano e no anche a Enrico Letta per un supporto al suo Governo con il neo presidente del consiglio che li ha invitati in diretta streaming a scongelarsi. Ovviamente cè chi dissente da questa visione e trova questa presa di posizione molto coerente mentre cè chi invece fa notare che così facendo in maniera irresponsabile si è bloccato un Paese già in grande difficoltà e certamente bisognoso di un Governo. Si passa quindi a parlare del folle gesto del calabrese Prieti che mentre il nuovo Governo stava giurando davanti al Presidente della Repubblica, a piazza Montecitorio ha deciso di protestare sparando addosso a due carabiniere ferendone uno in maniera grave.



Le chiavi di lettura sono molteplici su quanto accaduto, c’è chi parla di un episodio dettato da un momento di mancata lucidità da parte dell’uomo anche se lo stesso ha ammesso di avere in mente quanto fatto ormai da settimane e c’è chi invece addossa la colpa a questo continuo demonizzare i politici e il Governo. Per lo psicologo chiamato in studio a dibattere di questo fatto è da escludere che possa trattarsi di uno squilibrato anche se alcune situazioni possono farlo pensare. La cosa che emerge dagli ospiti in maniera piuttosto condivisa è che sia alquanto pericoloso e sbagliato strumentalizzare la vicenda sia in un senso che in un altro. In un servizio vengono evidenziati i punti di vista di alcuni politici di differente schieramento e che hanno una visione molto contrapposta dei fatti come ad esempio il sindaco di Roma Alemanno e un senatore del Movimento 5 Stelle.

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