Ieri sera è andata in onda la prima puntata della fiction L’ultimo Papa Re, con Gigi Proietti nei panni del cardinal Colombo. Prima di scoprire cosa succederà nella seconda e ultima puntata in onda questa sera alle 21.10 su Rai Uno, ecco il riassunto della prima puntata. Ci troviamo nella Roma del 1867, quando si sente forte il profumo di un’annessione a quello che sarà il Regno dItalia. Però al momento a Roma e in tutto lo Stato Pontificio vige ancora il potere del cosiddetto Papa Re e per fermare un sempre maggiore sentimento di rivolta da parte di cittadini e patrioti, cè una ferma opposizione da parte della Chiesa che di fatto usa la forza del proprio esercito per stroncare sul nascere ogni tentativo di annessione allItalia nellattesa dellarrivo di Giuseppe Garibaldi e delle sue forze armate che poco a poco stanno unificando lintera penisola. Due patrioti tra cui uno di nome di Morelli, cercano di fare entrare allinterno della città romana le armi che poi serviranno per fare linsurrezione una volta che Garibaldi sarà arrivato alle porte della città. I due nascondono le armi sotto una serie di sacchi di carbone per superare il posto di blocco che gli Zuavi hanno messo davanti a ogni passaggio utile per entrare in città. I due vengono bloccati e dopo una efficace perquisizione vengono scoperti. Uno dei due viene ucciso giacché pronto a far fuoco mentre laltro, Morelli (Giorgio Gobbi), viene colpito su una gamba seppure non avesse tentato nessuna forma di ribellione. Morelli viene portato davanti al capo della polizia di Roma, il Cardinale Colombo (Gigi Proietti) che ha il compito di mantenere lordine nella città e soprattutto cercare di bloccare sul nascere ogni tentativo di sommossa. Il Cardinale Colombo, a differenza di altri personaggi di spicco di quella Roma, seppur mosso dalla evidente volontà di mantenere tale il potere della Chiesa, ha dei modi molto più civili cercando sempre e comunque di tenere ben presenti i diritti delluomo e soprattutto i principi della sacra romana chiesa. Comunque anche se messo sotto tortura, Morelli, da buon patriota non fa i nomi degli altri suoi complici e soprattutto non rende noto quelli che sono i piani dei patrioti. Quelli più attivi sono il giovane Cesare Costa (Domenico Diele), il coetaneo Gaetano Tognetti (Marco Cassini) e Giuseppe Monti (Francesco Venditti) insieme alla bella Teresa (Greta Scarano). Saranno loro tra i più audaci a sfidare il potere del Papa e soprattutto gli Zuavi che in città, quando possono, utilizzano violenze alle volte probabilmente inutili. Tra laltro cè una storia damore piuttosto controversa tra Teresa e Cesare, visto che lei ufficialmente è fidanzato con Gaetano ma segretamente ama Cesare. I due non sanno come dirlo al povero Gaetano anche perché non vogliono farlo soffrire. Comunque Cesare, Gaetano e Giuseppe insieme a tantissima altra gente desiderosa di ribellarsi a una Chiesa sempre più oppressiva, organizzano in gran segreto la cospirazione ed eventuali azioni per incominciare a scalfire il potere della stessa Chiesa e del Papa. Arriva a Roma uno dei generali di Garibaldi mandato proprio per organizzare la resistenza e cercare di mettere a segno un duro colpo agli Zuavi. Infatti, pianifica un attentato presso il palazzo dove essi alloggiano e hanno una sorta di magazzino con armi, polvere da sparo e quantaltro. Il piano è quello di farlo saltare in aria per mezzo di una barilotto di polvere da sparo e per farlo i tre si fanno avanti come volontari per un impresa dalla quale potrebbero non tornare mai, ma lo spirito patriota e la volontà di voler dare un futuro migliore ai propri figli li spinge a questo gesto di grande coraggio. I tre, sfruttando le ore notturne riescono a entrare nel palazzo, posizionare il barilotto, accedere la miccia e far saltare in aria tutto. Saranno circa 23 i morti e oltre 60 i feriti. Insomma, un durissimo colpo per la Chiesa che tra laltro infonde coraggio in altri rivoltosi magari meno audaci e che quindi richiede una violenta risposta. Il cardinal Colombo sicuro che liberando Morelli questultimo li avrebbe portati dritti dagli attentatori lo fa seguire dai suoi uomini fidati. In effetti così accade. Purtroppo a scovare i rivoltosi arrivano per primi i Zuavi che dietro lordine ben preciso del cosiddetto Papa Nero, il cardinale Beckx (Jerzy Sthur), capo dei gesuiti, fanno una vera e propria strage che non risparmia donne in cinta e bambini. 



Una strage che proprio non va giù al Cardinale Colombo che incomincia ad avere una prima esitazione se questo sia effettivamente il volere di Dio. Comunque, il Cardinale riceve la visita di della contessa Flaminia Ricci (Sandra Ceccarelli) con la quale ebbe in gioventù una fugace storia d’amore dalla quale nacque per l’appunto Cesare Costa chiedendo che quest’ultimo fosse messo al sicuro, essendo tra i principali artefici dell’attentato. Purtroppo per una soffiata viene catturato insieme agli altri due, ma il cardinale Colombo mosso anche dall’amore paterno riesce a portarlo fuori dal carcere mettendolo al sicuro nella propria abitazione. Lui però non si dà per vinto e uscendo con inganno, organizza una rappresaglia per far evadere i due amici. Rappresaglia che va male, con Teresa che viene ferita e lui costretto a fuggire incalzato dalle guardie.



Trama seconda e ultima puntata 9 aprile 2013 – Quando si apre il processo a Monti e Tognetti, Colombo decide di difenderli apertamente in aula, ma i due ragazzi vengono condannati a morte. Colombo sfida il potente gesuita e chiede a Pio IX di risparmiare la vita ai due giovani. Il Papa Nero vendica così l’affronto fattogli da Colombo, facendo decapitare Monti e Tognetti e facendo uccidere anche Cesare Costa. Colombo si dimette da tutti gli incarichi e gli viene affidata una parrocchia ai confini dello Stato Pontificio. Il 20 settembre del 1870, Roma viene liberata dai Bersaglieri, che hanno fatto breccia a Porta Pia. Colombo torna a Roma per festeggiare e muore felice.

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