Gli ospiti del sabato di “Che tempo che fa“, il talk show di Raitre condotto da Fabio Fazio, sono Josefa Idem, la band The Lumineers, Enrico Mentana e Massimo Gramellini. Prima che inizino le interviste arrivano sul palco degli ospiti speciali: i ragazzi di “Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo”, il musical di David Zard ispirato allopera di Shakespeare, guidati da Davide Merlini e Giulia Luzi, i protagonisti dello spettacolo. Dopo lesibizione, Fazio intervista David Zard, lo storico impresario dei Rolling Stones, Madonna e tante altre star internazionali. Zard sottolinea lo sforzo produttivo di un musical con più di 60 persone sul palco, ma con un grande indotto per le professionalità usate dietro le quinte. Il genere del musical è necessario in tempi come questi, in cui la gente ha bisogno di sognare. In Italia però, la patria dellOpera, non ci sono i teatri adatti. Zard è disposto a costruire, come a Roma, un teatro a Milano, per portare il suo spettacolo in tour nella città lombarda.
Il secondo ospite è Josefa Idem, già canoista olimpionica e ora ministra per le Pari opportunità, lo Sport e le Politiche giovanili. La parola dordine della nuova ministra è futuro, declinata per tutti i suoi incarichi: donne, sport e giovani sono lavvenire dellItalia. Sulla piaga del femminicidio la Idem propone una task force tra i vari ministeri interessati, per progettare qualcosa di nuovo per un problema mai risolto. La ministra Cancellieri ha suggerito luso dei braccialetti elettronici. Può essere un palliativo, spiega la Idem, ma la strada principale da percorrere è indagare sulle cause culturali della violenza. Il corpo della donna viene usato, ad esempio, con idee e linguaggio sbagliato nel mondo della pubblicità. Sullo “ius soli” (lacquisizione della cittadinanza per il fatto di nascere in Italia) la Idem è naturalmente favorevole. Sa dellopposizione di M5S e Pdl ma ritiene opportuno mettere certi temi sul tavolo. Anche in questo caso la Idem parla di futuro: con la globalizzazione lo ius soli sarà inevitabile, quindi meglio anticipare il domani con leggi adeguate. Riguardo alle unioni civili si parla invece di passato: il passato di tanti Paesi che hanno già approvato una legge che serve per riconoscere a tutti gli stessi diritti, ben diversa dal matrimonio. Il paese sta male, è la chiusa della Idem, e bisogna lavorare per il bene delle persone, anche se non tutti i temi sono condivisi (nella pagina seguente il video dell’intervista a Josefa Idem).
Il secondo intervento musicale è quello dei The Lumineers, la band statunitense sulla cresta dellonda con lalbum omonimo di cui cantano, dal vivo, “Ho hey”, il singolo più ascoltato di questo periodo.
La parola passa a Enrico Mentana, con cui Fazio commenta lattuale situazione politica. Il direttore del Tg di la7 non è tenero con il Pd, un partito allo sbando che ha scelto Epifani, vecchio sindacalista, per traghettare la barca fino al congresso di ottobre. Lerrore del Pd è stato sentire la vittoria già in tasca, e non proporre idee forti da contrapporre alla strategia di Berlusconi basata sullabolizione dellIMU. Anche sulla manifestazione di Brescia contro la Magistratura, Mentana non si tira indietro: se è vero che la partecipazione del ministro dellInterno Alfano non è ammissibile, e che Berlusconi non può paragonarsi a Enzo Tortora (il quale a differenza del cavaliere si fece processare), è vero anche che i Magistrati che hanno condannato Tortora non hanno mai pagato il loro errore. Ancora sul Pd, Mentana sostiene che il partito deve riflettere su cosa vuol fare da grande: con Renzi la vittoria sarebbe stata assicurata, invece Bersani ha prima tentato lalleanza con Grillo, coerente invece con le decisioni elettorali, e poi ha fatto quello che aveva promesso di non fare mai, lalleanza con il Pdl. Laltro tema del giorno riguarda proprio il direttore, che nei giorni scorsi ha lasciato Twitter, in polemica con le “scorribande” di utenti anonimi “che usano il social network solo per insultare”. Non si può manifestare a volto scoperto, dice Mentana, quindi non si dovrebbe poter fare nemmeno su Twitter. Lanonimato permette la gara a chi è più cinico. Nessuna censura per Twitter, è la proposta, ma sì alle regole.
Come ogni sabato la chiusura è con il vice direttore de La Stampa Massimo Gramellini e la sua classifica delle notizie della settimana. Al quinto posto il nuovo segretario del Pd Epifani. “Quando i partiti di sinistra sono in crisi scelgono i sindacalisti”, commenta Gramellini “ma a me sarebbe piaciuto conoscere almeno uno dei 101 onorevoli che hanno votato contro Prodi”. Quarto posto per la manifestazione di Brescia del Pdl contro la magistratura e della trasmissione in programma su Canale 5: “La guerra dei ventanni”, sulla contrapposizione tra Berlusconi e i giudici. Ecco perché, chiosa il giornalista, unintesa col cavaliere è difficile da digerire. Al terzo posto una rivelazione tragicomica. Tutti gli italiani ricordano il prelievo forzoso dai conto correnti del governo Amato. Ora lo stesso Amato ha rivelato che al momento della scelta fu decisivo un cenno della testa fatto dal ministro Goria, per cui il Presidente credette, a torto, che lallora governatore della Banca dItalia Ciampi fosse daccordo. Il nostro futuro è dipeso dalloscillazione di una testa.
Secondo posto per la curva Primavera del Torino che, nel minuto di silenzio disposto in memoria del Senatore Andreotti, non ha fischiato (come negli altri stadi) ma, in silenzio, ha tenuto alzata la foto di Falcone e Borsellino. Primo posto per Immacolata Rumi, la donna calabrese ammazzata di botte dal marito. Nell’omelia del funerale il parroco ha parlato di sacrificio e martirio. Ma questo non è martirio, è la risposta di un indignato Gramellini, ma un omicidio premeditato all’interno di un modello familiare omertoso, e questo nel XXI secolo non è più tollerabile. L’appuntamento è a domenica, con Claudio Baglioni, Giuliano Amato, Simone Cristicchi e la chiusura di Luciana Littizzetto.