Ieri, 12 maggio, è andata in onda unaltra puntata domenicale di Che tempo che fa. Il primo ospite è Luca Mercalli che come sempre parla di temi legati alla natura e allambiente; questa volta largomento sono i terremoti e la grande efficienza che hanno i giapponesi nel prevederli e nellintervenire dopo il sisma. Quel Paese ha sviluppato una vera e propria scienza applicata in questa materia e non si capisce perché noi italiani che viviamo su una penisola relativamente giovane come larcipelago nipponico seguitiamo a considerare i sismi come tragedie inevitabili. Se non altro potremmo imparare da loro, andare a vedere cosa fanno, farne tesoro, come fanno loro da 50 anni, delle conoscenze altrui. Tocca poi a Simone Cristicchi. Il cantautore torna a pubblicare un album dopo tre anni e mezzo e per loccasione canta ben due brani tratti dal suo nuovo lavoro discografico. Racconta che in questo lasso di tempo ha vissuto moltissime esperienze a contatto con la gente e come queste, per certi versi, labbiano cambiato e gli abbiano fatto scoprire la storia vista da una nuova angolazione: dal basso, dalla gente comune.



Ecco lospite clou della serata: Giuliano Amato. Loccasione è fornita dalla recente pubblicazione di un suo libro intitolato Grandi illusioni, dove insieme a un eminente storico (Andrea Graziosi) traccia il percorso politico della sua generazione e consegna ai posteri alcune considerazioni politiche e sociali che potrebbero venire utili a chi vuole veramente rilanciare la democrazia e lo sviluppo nel nostro Paese. Come antipasto affronta un tema cruciale come quello della tensione sociale che per lui scaturisce essenzialmente dalla mancanza di futuro. Quando un popolo sente di non avere prospettive di miglioramento vede inevitabilmente una realtà statica dove i privilegiati di oggi saranno i privilegiati di domani. Esorta la classe politica italiana a ridare un futuro al Paese e arriva ad ammettere che se non cè crescita economica non cè democrazia, in quanto viene meno la speranza di cambiamento che da sempre è la molla che ha fatto evolvere luomo. Amato è un fine oratore, anche se un po di smalto lo ha inevitabilmente perso, e conduce lui il dibattito portandolo anche su problematiche molto attuali come i social network e le loro insidie. Si rifà allarticolo di Enrico Mentana sul Corriere della Sera dove il noto giornalista televisivo mette in guardia sulla affidabilità di Twitter e sulla rabbia che lo percorre. Fazio prende la palla al balzo per dire che il libro è complesso e che ci tiene a specificare che purtroppo leccessiva semplificazione a cui ci hanno abituato internet e i nuovi mezzi di comunicazione, alla fine diventa superficialità se non ignoranza. Non si distinguono più le differenze e si generalizza su tutto. Il Professor Amato prosegue disegnando con le parole lattuale realtà demografica del nostro Paese che, da una forma a piramide con al vertice gli ultraottantenni che aveva nei primi anni del secolo scorso, è passata a una forma a rombo irregolare dove il numero degli anziani è superiore a quello dei giovani. Lintervista si chiude con una indicazione pratica da parte dellillustre ospite per rilanciare leconomia italiana: puntare su una materia prima che non ci manca e cioè la cultura intesa non solo come patrimonio da conservare, ma anche come risorsa foriera di sviluppo; non solo le testimonianze del passato e le opere darte, ma i musei e le mostre; non solo il turismo, ma anche larte della tutela e della conservazione come know how da giocarsi sul mercato internazionale.



Fazio introduce l’ospite successivo con un filmato che ripercorre in poche immagini la carriera dell’inossidabile Claudio Baglioni, il quale compare subito dopo in studio. L’accoglienza del pubblico in sala sembra fare molto piacere al cantautore che racconta la sua nuova e innovativa idea discografica che si chiama “Con voi” e che prevede una creazione partecipata delle canzoni che saranno poi reperibili solo in internet. Spiega che si è rifatto a quello che si faceva negli anni sessanta quando l’album a 33 giri era solo la raccolta dei singoli già pubblicati come 45 giri (alla pagina successiva il video dell’intervista).



Luciana Littizzetto e le sue pericolose (per Fazio e per Rai 3) scorribande satiriche chiudono la puntata.