Lo scorso lunedì ha sfiorato gli 11 milioni di telespettatori. Un successo che è andato ben oltre le più rosee aspettative, così i vertici Rai hanno deciso di proseguire con la messa in onda de Il Commissario Montalbano attraverso gli episodi andati in onda (ricordiamo che è dal 1999 che il personaggio interpretato da Luca Zingaretti è approdato in tv). Questa sera, lunedì 13 maggio alle 21.10, verrà trasmesso La Gita a Tindari, tratto dal racconto compreso nel romanzo di Camilleri Un mese con Montalbano e trasmesso per la prima volta nel 2001. Lo stesso autore dei racconti, lo scrittore siciliano Andrea Camilleri, ha spiegato i motivi del proprio recente successo, anche televisivo, raccontandosi al Corriere della Sera:Inizialmente ho esitato ad accettare questa proposta, mi sono convinto quando ho capito che in questo modo potevo indirizzare il telespettatore verso una maggiore comprensione di quanto stavano per vedere. A me interessava, dunque, dire il senso, lorigine e loccasione di quanto avevo scritto. Se mi hanno chiesto di fare la presentazione e hanno insistito perché accettassi, evidentemente ritenevano che io potessi dare un apporto. Queste ultime quattro puntate mi sono piaciute in modo particolare. Le precedenti avevano tagli eccessivi che rischiavano di rendere incomprensibile la trama. In questo caso non è accaduto ha aggiunto Camilleri, senza nascondere la propria soddisfazione.



Questa sera, come detto, rivedremo lepisodio La Gita a Tindari. Per chi non lo avesse visto ecco qualche anticipazione. Un signore disperato si reca in Commissariato perché non ha più notizie dei suoi anziani genitori, i signori Griffo. L’ultima volta che sono stati visti erano su un pullman per una gita a Tindari, durante la quale avevano mostrato dei comportamenti strani. Ma non è tutto, perché nello stesso condominio dove vivevano i due anziani viene ritrovato il cadavere di un informatico. I coniugi Griffo vengono poi trovati morti in campagna in un cascinale bruciato.



Si scopre poi che l’informatico ucciso, Nenè Sanfilippo, aveva una relazione con Vania Ingrò, moglie di un famoso chirurgo, che decide di lasciare la casa del marito per far ritorno in romania.  Montalbano scopre anche che Sanfilippo aveva noleggiato un villino isolato di proprietà dei coniugi morti e lo utilizzava per il traffico di organi che Ingrò trattava.

La trama diventa sempre più intricata quando il boss Sinagra contatta Montalbano cercando di trarlo in inganno sulla morte di suo nipote Japuchinu. Montalbano riuscirà comunque a risolvere brillantemente le indagini.