E primavera. Una volta, pittori e musicisti la celebravano come la stagione dei colori vivaci, dei profumi soavi, dei fiori che ritornano a ravvivare lambiente, dei bruchi che diventano sgargiantissime farfalle. Una volta Oggi sono medici e farmacisti a celebrare la primavera come la stagione degli acari, dei pollini, degli atti indotti dall’attivazione di riflessi trigeminali (come la maggior parte di voi ovviamente saprà, stiamo parlando degli starnuti). Ovunque vi giriate sono nasi che gocciolano, occhi umidi, pruriti insopportabili, riniti allergiche, vale a dire i cosiddetti raffreddori da fieno. Un italiano su sei soffre di qualche allergia e su dieci malati di rinite allergica, sette si curano da soli, mentre gli altri tre fanno felici le industrie del converting (il settore delligiene personale), nello specifico i produttori dei fazzoletti di carta.
In questo periodo le reazioni allergiche più diffuse riguardano le graminacee (chiamate così proprio perché rendono grami i lunghi giorni primaverili delle persone allergiche) e la parietaria (pianta urticacea, la cui impollinazione dura ben nove mesi, da settembre a giugno, che cresce solo lungo le pareti delle classi delle scuole pubbliche non statali: è chiamata così per il fatto che i suoi pollini vengono sparsi ogni anno dai rappresentanti sindacali di Cgil e Cobas, acerrimi nemici delle scuole parietarie). Sta di fatto che combattere gli agenti allergeni richiede esami sempre più sofisticati. E noto da tempo il cosiddetto test di provocazione nasale, che dura circa unora per paziente.
In cosa consiste? E necessario un breve ricovero in day hospital, previa prescrizione del proprio medico curante, presso una struttura ad hoc per lindividuazione e la cura degli allergeni, chiamata nasocomio. In apposite stanze, completamente asettiche, un dottorino, cioè un operatore specializzato (dotto) in questo delicato tipo di interventi nasali (rino), ponendosi di fronte al paziente (quindi anche alle sue narici), inizierà a provocarlo (non il paziente, solo il suo naso), gridandogli in un crescendo rossiniano: Cyrano de Bergerac!, Omero! (aveva un naso lungo come losso del braccio), Socrate! (famoso per il suo naso rincagnato), Ippocrate! (caveva una bella canappia pure lui), Imperatore Giustiniano! (era soprannominato rhinotomeus, colui che ha il naso tagliato), Carlo Magno! (di magno aveva anche il naso); fino alla provocazione, per un naso maschile, massima: Pinocchio!.
Per il gentil sesso, invece, loperatrice, gentilly and sexually correct, ma ligia al suo dovere, sarà costretta dalle circostanze dellidentificazione dellagente allergogeno ad apostrofarvi con una sfilza di Principessa Sussi!, Maria Stuarda!, Enrichetta Maria di Francia!, Anna dAustria!, Maria Antonietta! fino addirittura a Cleopatra! (tanto per citare alcune delle più famose regine del passato, celebri tanto per la loro bellezza quanto per il lorofiuto).
I dati dimostrano che il test arriva a una diagnosi precisa nel 97% dei casi, mentre gli operatori sono coperti da un’adeguata polizza sugli infortuni. Infatti, se al paziente spesso salta la mosca “al naso”…, beh è scientificamente dimostrato che è “allergico alle provocazioni”. Insomma, per il paziente ipersensibile guarire dalla propria patologia è paragonabile a un vero e proprio percorso di guerra. Cosa c’è, allora, di più idoneo che fare uso di creme, saponi e dentifrici “targati” Forze Armate? A convincervi basterebbe un salto nello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare (SCFM) di Firenze, per scoprire una realtà dove la strategia militare sposa la ricerca e convola alla preparazione di farmaci efficaci, tanto per alcuni tipi di malattie comuni (come le allergie) quanto per patologie fuori dal comune (che non sono certo quelle inerenti alla vita agreste, cioè lontana dalla città), ma anche molti prodotti cosmetici di alta gamma, progettati e realizzati con materie prime di elevata qualità, ipoallergenici e dermatologicamente testati in contesti operativi studiati appositamente per saggiarne l’efficacia.
Ma, in generale (o forse, trattandosi di ambiente militare, non sarebbe meglio dire “in Generale”? Signorsì, signore!), oltre alla Pasta del Capitano, quali sono gli altri “prodotti con le stellette” (ovviamente scritto tra caporali) che vanno per la maggiore? Un brigadiere di brigata si è preso la briga di redigere un elenco ufficiale, di cui noi possiamo parlarvi grazie ai buoni uffici di un sottufficiale, che ha avuto anche la cortesia, previo anonimato, di mostrarci il cosiddetto “CP”, il Calendario Pollinico, che si trova in bella mostra in tutti gli armadietti dei soldati di stanza nello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare. Il “CP” mostra, mese per mese, dodici rinomate (in fondo parliamo di nasi e di allergie…) “Star-nutine”, grandi attrici di Hollywood fotografate, nude, nell’atto di espellere, con violenta contrazione coordinata della muscolatura laringea e faringea, l’aria contenuta nei polmoni, abbinando loro dodici rinomati prodotti del nostro amato esercito.
Gennaio. “CALIBRO 9”, il dentifricio ai proiettili: garantisce un sorriso a raffica che stende chi sta vicino a voi e protegge dagli herpes. Usato quotidianamente, aiuta a combattere la carie, ma, soprattutto, aiuta a combattere.
Febbraio. “MULO D’ALPINO”, crema deodorante maschile per chi vuol vivere una vita sempre in trincea: prende a calci la dermatite.
Marzo. “LOZIONE K”, bagnoschiuma al profumo di rancio del soldato (il nome deriva dalla famosissima, per chi ha fatto la naia e l’ha dovuta assaggiare, Razione K): emolliente e nutriente per pelli fatte secche.
Aprile. “OCCHIO DI LINCE”, il collirio anti-allergie e anti-congiuntiviti più utilizzato dai cecchini: infallibile cento volte su cento!
Maggio. “APOLLINESIA”, è il nettare degli Dei (Apollo), l’antistaminico (a-polline) esotico (Polinesia).
Giugno. “PROFUMO ALLA DINAMITE”, un’esplosione di freschezza, una scarica di vitalità!
Luglio. “BOOM!”, acqua di colonia pestata nel mortaio. In tre confezioni: Nera, Pirotecnica, Sulfurea. Dermatologicamente è una vera cannonata!
Agosto. “CREMA ABBRONZANTE MIMETIZZANTE”: non fatevi trovare impreparati. Ideale per ogni occasione, preparata per le situazioni più imprevedibili. Da provare le nuovissime versioni “Foresta equatoriale” o “Acquitrino fangoso”. Per ogni tre confezioni sullo stesso scontrino, un bazooka in omaggio!
Settembre. “BAIONETTA ACARI-CA”, la saponetta che infilza gli acari. Con la formula “Paio-netta”, paghi 1 e ne prendi 2: nei migliori spacci militari e non solo. E’ in grado di eliminare anche i pericolosissimi acari della polvere. Da sparo.
Ottobre. “RASO AL SUOLO!”, schiuma da barba al napalm: dove passa, il pelo non ricresce mai più e la guancia diventa glabra, càspita se diventa glabra…
Novembre. “STICKAZZI!”, stick ai propoli per le labbra testato sui membri delle Forze speciali aeree (i famosi “Uccelli di rovo”): basta un’applicazione e poi con quelle labbra potrai dire quel c…o che vuoi! In vendita in tutte le caserme della Nazione.
Dicembre. “SHAMPOO AL CINGOLATO”: vedrete cadere tutt’intorno, uno dopo l’altro, inesorabilmente, i capelli. Degli altri.