Duro faccia a faccia ieri sera tra Walter Veltroni e Marco Travaglio, entrambi ospiti di Servizio Pubblico, condotto da Michele Santoro su La7. Il primo confronto è sul governo Letta e Silvio Berlusconi: dopo aver sottolineato che, a suo giudizio, la formazione dellattuale esecutivo era lunica alternativa possibile, Veltroni trova limmediata replica del vicedirettore del Fatto Quotidiano, secondo cui il centrosinistra non ha mai veramente varato una legge contro il leader del Pdl. Il dibattito si infiamma quando Veltroni attribuisce alla manifestazione di Cofferati il merito di aver sancito la fine del governo Berlusconi. Ma confonde le date e afferma che quando si fece a Roma la manifestazione con Cofferati sullarticolo 18, si fece cadere il governo Berlusconi nel 94, quando invece avvenne nel 2002. Travaglio quindi lo riprende e spiega che veramente nel 94 lesecutivo cadde per Bossi. Il confronto si sposta poi sulla trattativa tra Stato e mafia, e Veltroni si schiera dalla parte del Capo dello Stato: Cossiga e Scalfaro si rivolsero al governo quando chiamati a testimoniare dai magistrati, Napolitano invece ha detto sì. Travaglio però non ci sta e accusa Veltroni di voler santificare chiunque: Alla fine questa trattativa chi lha fatta, chi lha autorizzata? I mafiosi lhanno raccontata, mentre gli uomini dello Stato la hanno nascosta. Se non parlava Ciancimino e Spatuzza questi non avrebbero detto una parola sulla trattativa.



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