Nella puntata di lunedì 27 maggio della trasmissione Piazzapulita condotta da Corrado Formigli, ovviamente si parla insieme agli ospiti presenti in studio dellesito della tornata elettorale delle amministrative e in particolare dellesito emerso da Roma. Inoltre, spazio anche alle tematiche legate al Governo presieduto da Enrico Letta e alle misure che sta per prendere per mettere argine alla crisi economica e finanziaria presente in Italia ormai da due anni e soprattutto per rimettere in moto la crescita. In studio sono presente lOnorevole Daniela Santanché del Popolo della Liberta, la Governatrice del Friuli Venezia Giulia nonché esponente di spicco del Partito Democratico Debora Serracchiani, il direttore de Il Messaggero Virman Cusenza, Andrea Scanzi de Il Fatto Quotidiano, Ilvo Diamanti noto politologo, Guidalberto Guidi presidente di Ducati Energia e Massimiliano Fuksas noto architetto. Si parte con i risultati delle varie città italiane interessate dal voto ovviamente partendo da Roma dove si andrà al ballottaggio ma con il candidato del Centro Sinistra Ignazio Marino in netto vantaggio con circa il 43% delle preferenza con il sindaco uscente Gianni Alemanno della coalizione del Centro Destra accreditato del 30%. Grande delusione, come del resto in tutta Italia, per il Movimento 5 Stelle con il proprio candidato che raggiunge il 13% e ossia la metà di quanto ottenuto circa tre mesi fa nel corso delle elezioni politiche sempre nella città di Roma. Altro dato che Corrado Formigli sottolinea è quello della città di Treviso dove cè una incredibile affermazione del Partito Democratico che contrariamente a quelli che erano i pronostici riesce ad accedere al ballottaggio nettamente in vantaggio con il candidato Giovanni Manildo che ha ottenuto circa il 43,62% dei voti contro il solo 34,14 di Giancarlo Gentilini sostenuto da Lega Nord e Popolo della Libertà, oltre a essere una figura storica e di sicuro affidamento della zona trevigiana. Ovvie le botte e risposta in studio tra la Santanché e la Serracchiani, che enfatizza il risultato ottenuto dal Partito Democratico che è stato capace di rialzarsi immediatamente nonostante il momento di grande difficoltà vissuto nellultimo periodo soprattutto in relazione allelezione del capo dello Stato e del mal digerito Governo nato con un patto con il Pdl. Dal canto suo la Santaché invita la Serracchiani a non cantare troppo presto vittoria giacché il ballottaggio può presentare enormi sorprese. Secondo il politologo Diamanti il grande risveglio del Partito Democratico in queste elezioni amministrative è dovuto anche in base al fatto che abbia una base sparsa sul territorio nazionale, capace di risollevarsi ed essere sempre e comunque competitiva. Il tema del giorno è la grande sconfitta del Movimento 5 Stelle che non solo ha praticamente dimezzato il proprio consenso in termini percentuali ma addirittura come fa notare sempre Diamanti, non è riuscito nemmeno a presentare le liste in ben 12 grandi città per evidenti divisioni nel proprio interno. A tal proposito viene effettuato un collegamento con la base del Movimento 5 Stelle a Roma dove viene intervistato il candidato sindaco De Vito che evidenzia le difficoltà di questa campagna elettorale per via delle scarse risorse economiche a disposizione rimarcando però come il M5S sia riuscito a piazzare in questa fase circa 400 consiglieri sparsi in tutta Italia. Poi cè un piccolo battibecco tra il parlamentare del M5S Di Battista, presente nella base del partito e la Santaché sullesito di questo confronto politico. Addirittura Di Battista in segno di protesta lascia la discussione. A questo punto interviene il giornalista Scanzi che seppur sottolineando i problemi del M5S soprattutto di organizzazione e alcune decisioni sbagliate, evidenzia come secondo lui queste elezioni amministrative non vedono nel Partito Democratico il vincitore. Scanzi inoltre precisa come a suo dire, il M5S senza la costante presenza di Grillo presenterebbe un calo vertiginoso di voti sprofondando intorno al 3%. Prima di chiudere il collegamento dalla base della M5S di Roma, De Vito fa presente come in vista del ballottaggio che ci sarà tra quindici giorni non verrà data nessuna indicazione di voto. Per la Serracchiani lerrore dei Grillini è quello di non concentrarsi su problemi concreti e Diamanti rincara la dose sottolineando che da quanto si riesce a capire dai primi commenti, loro non stanno nemmeno facendo la giusta lettura di questo calo di consensi. Viene mandato in onda un servizio nel quale viene evidenziato come ci sarebbe un black list nella quale vengono indicati dalla direzione del Movimento 5 Stelle, quali siano le testate giornalistiche alle quali non rilasciare interviste. Nel servizio si vede Crimi che prima ne nega lesistenza per poi ammettere che è stata data una linea guida di massima. Sullargomento Scanzi evidenzia come in tal senso degli errori sono stati fatti da Grillo soprattutto per quanto concerne lattacco alla Gabanelli e poi al fatto di dividere i giornalisti in buoni e cattivi anche se rimarca come alcune testate critichino in maniera eccessiva il Movimento 5 Stelle. Il focus del discorso si sposta sul significato politico di questo voto, con gli ospiti presenti in studio concordi nel ritenere che non possa influenzare né in positivo e né in negativo landamento del Governo Letta. 



Dopo un breve intermezzo dedicato alle difficoltà di un paio di aziende italiane operanti nel mondo della costruzioni di moto, si torna a parlare del Governo Letta con la Serracchiani che critica il fatto che abbia voluto incominciare proprio dall’IMU in quanto non è una misura che aiuta la crescita. Si parla ancora del risultato elettorale di queste amministrative con il verdetto che grosso modo tutti i presenti confermano e ossia di una vittoria del partito dell’astensionismo, del forte calo del M5S e del rafforzamento ottenuto in questa tornata dal Partito Democratica. Un’analisi fatta dal direttore de “Il Messaggero” Virman Cusenza e che Scanzi trova corretta trovando però che a suo dire a livello nazionale il M5S si ancora forte. Si chiude con un filmato con quanto successo durante i funerali di Don Gallo a Genova.

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