Inizio tra fuoco e fiamme, nel vero senso della parola, ieri sera per la finalissima di The Voice Of Italy. L’emozioni si sono susseguite senza tregua, tenendo incollati quasi la totalità del pubblico televisivo allo schermo. Oltre tre ore di diretta a ritmo serrato e dense di musica, quella vera, quella dal vivo. Duetti, ospiti, inediti, cover e sfide al fulmicotone per riuscire a portarsi a casa la sudata ed ambita vittoria. Il conduttore Fabio Troiano, dopo tutte queste emozioni, pronuncia la fatidica frase Vince la prima edizione di The Voice Of Italy… Elhaida Dani ed ecco che l’unica partecipante in gara non italiana vince e piange di gioia sotto una pioggia di coriandoli d’argento. Un paradosso! Uno di quelli che ultimamente hanno portato in evidenza nei talent italiani la voglia di riscatto di chi si sente italiano… nonostante non lo sia a pieno, o quanto meno per costume. Per citarne uno a caso Daniel Adomako, di origini Ghanesi, fresco vincitore di Italia’s Got Talent!



La cantante albanese, già vincitrice nel suo Paese di Star Accademy, ha sbaragliato tutti i concorrenti. Chi ha ricevuto più voti ha vinto. E probabilmente Elhaida Dani ne ha ricevuti molti, tanti. Quel tanto che è servito a legarla indissolubilmente con il format The Voice Of Italy. Comunque meritati direi, in tutte le fasi del talent. Una voce strepitosa che ha rapito da subito l’intero studio 2000 della Rai di via Mecenate a Milano con esibizioni da pelle d’oca, da numero uno. E dire che sulle note dei Coldplay si era andati in scena. I coach Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Noemi e Piero Pelù con i loro rispettivi talenti Veronica De Simone, Elhaida Dani, Silvia Capasso e Timothy Cavicchini aprono la serata cantando Viva la Vida. Un ottimo augurio per l’inizio di queste giovani carriere. Per tutta la gara l’aria è stata di freschezza da coltello in bocca. Lo si capisce subito, sin dalle prime battute. Le canzoni sono scelte e preparate con grande cura da ogni team. La speranza di portarsi a casa la vittoria di The Voice Of Italy con il supporto del pubblico da casa è grande. Già perché ieri il pubblico è stato sovrano, almeno in questo.



Protagonisti tra social network, download digitali e messaggi via telefono. Anche gli altri finalisti sono stati molto bravi e siamo d’accordo con l’analisi semplice ma efficace di Noemi sul quarto posto di Silvia Capasso: a volte il pubblico sbaglia… e questa è una di queste. C’è stato spazio anche per l’emozione che gioca brutti scherzi e Timothy Cavicchini n’è stato protagonista. Sul palco insieme a Piero Pelù, sbaglia un attacco sul brano “El diablo”e non se ne accorge, Piero cerca supporto nell’orchestra e recupera la situazione, ma a casa non sfugge nulla e forse qualche punto Timothy lo ha perso proprio in quel momento. Lui dato per favorito dall’inizio. Il bello, bravo e maledetto che trova Rock’n’Roll vivere la fedeltà in amore. Apprezzati ospiti della serata i Modà che regalano duetti ed emozioni con i finalisti.



Ospiti internazionali a tutti i costi? Detto fatto. Il pubblico a casa non puo capire la farsa alla quale assiste. Una registrazione. Una finzione. Parte la musica ma lo studio è vuoto. Da casa il montaggio dell’esibizione di PSY, registrata nei giorni scorsi, é ben fatto e non sembra una “differita”. In effetti l’unica cosa che mancava in questo programma era la “finzione” della tv. Non ci si fa mancare nulla da quelle parti. Ma con tutti gli artisti importanti di casa nostra, proprio PSY? Ma non siamo a the voice italy? La trasmissione live? Comunque, tirando le somme The Voice Of Italy ci è piaciuto molto. C’é sembrato il talent più “talent” di tutti i talent. Di grosso impatto emotivo e carico d’energia dosata al punto giusto. Uno “show” pieno di musica, come piace definirlo dalla produzione RAI. Non ci resta che aspettare il disco di Elhaida Dani che a breve uscirà per la major Universal e preparare le ugole per le prossime Blind Audition. E ricordate: ne resteranno solo 64!