“Sono scomparsa dieci anni fa“: comincia così la puntata di Chi l’ha visto?, con l’audio della telefonata fatta alla polizia da Amanda Berry, la ragazza scomparsa e ritrovata insieme ad altre due coetanee in Ohio. In seguito a questo caso la mente subito va a due ragazzine, anch’esse scomparse in Italia 30 anni fa, Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. L’uomo che qualche settimana fa ha fatto ritrovare il flauto di Emanuela ora risulta indagato per rapimento e continua a ribadire che le ragazze sono vive. Si cerca ancora anche Marianna Cedron, la ragazzina di 18 anni scomparsa da Treviso, i cui genitori sono presenti in studio. Ma la puntata comincia con le novità sul caso di Roberta Ragusa, che ha visto un momento importante la settimana scorsa con l’incidente probatorio in cui è stata cristallizzata la testimonianza di Loris Gozi, il supertestimone che ha dichiarato di aver visto Antonio Logli litigare con la moglie per strada la notte della scomparsa. Adesso la testimonianza potrà essere utilizzata come prova documentale in un eventuale processo. Viene trasmessa anche l’intervista alla moglie di Loris che era presente quella notte con lui in macchina e a cui il marito fece notare “l’uomo della scuola guida” fermo in macchina sul ciglio della strada. Poco dopo, rientrata in casa, anche la donna sentì un urlo forte di donna provenire dalla strada. La mattina successiva Logli si presentò a casa loro con la foto di Roberta per chiedere se l’avessero vista e la circostanza viene confermata da Loris, dalla moglie e anche dalla suocera che gli aprì la porta. Ma sorprendentemente Logli durante l’incidente probatorio nega decisamente tale circostanza. Si attendono ora ulteriori indagini fino a un probabile interrogatorio sia di Antonio che di Sara. Il secondo caso presentato in puntata è nuovo, ma riguarda una ragazzina di quindici anni scomparsa da poco meno di un mese, Diana Husarciuc. La piccola prima di andar via di casa ha lasciato un biglietto in cui esternava i suoi disagi di adolescente e in particolar modo quelli verso la scuola e verso la madre. La situazione scolastica della ragazzina non era buona e le assenze sono risultate tantissime, ma Diana ha raccontato tante bugie ai genitori fino a che una professoressa non li ha contattati. Allora è stata messa in punizione dalla madre e lei ha deciso di scappare di casa. C’è stato un unico avvistamento a Roma in un parco e la famiglia lancia un appello disperato perché ritorni a casa. Altra ragazzina scomparsa di cui già da un po’ di tempo si sta occupando la trasmissione è Marianna Cendron. Da piccola era stata abbandonata in Bulgaria dalla madre naturale e adottata poi è venuta a vivere in Italia. Ha avuto non pochi problemi a causa dei traumi infantili anche di natura psicosomatica e un legame strano con un uomo più grande di lei che la ospitava. Una sera, dopo il lavoro, è scomparsa e da allora a parte qualche piccola segnalazione, non si è saputo più nulla. I genitori della ragazza sono in studio a fare l’ennesimo appello alla figlia e a eventuali persone che la stanno aiutando in questo momento. Nella puntata abbondano tra un’inchiesta e l’altra gli appelli per scomparsi che sono aumentati tantissimo considerando anche la pausa della settimana scorsa. Ritorna anche la rubrica dedicata agli incidenti stradali attraverso i quali si vuole sensibilizzare le persone a una maggiore attenzione al volante, cercando anche di proporre il reato di “omicidio stradale”. La storia di Stefania, sbalzata dal suo motorino a 20 anni da un incosciente durante un sorpasso, lascia tanta tristezza di fronte a questo fenomeno terribile. Si arriva così al cuore della puntata in cui viene affrontato ancora una volta il difficile e sempre carico di sorprese, caso di Emanuela Olandi e Mirella Gregori. In studio ci sono le sorelle delle due ragazze a commentare le ultime vicende dovute a quest’uomo misterioso che ha dichiarato nelle scorse settimane di essere coinvolto nella loro sparizione e che ha fatto ritrovare il famoso flauto della ragazzina cittadina vaticana. Ora quest’uomo è stato ovviamente indagato per sequestro di persona, ma davanti alle telecamere non vuole parlarne. La sua passione era la fotografia e risalendo a delle indagini di quel tempo si è scoperto che era solito proporre servizi fotografici a ragazzi e ragazze, approcciandoli anche per strada, o cercando i loro indirizzi tra li annunci sui giornaletti come Topolino. Vengono mandate in onda una serie di testimonianze in merito da parte di ragazze contattate dall’uomo e bisogna tener presente che quello è proprio il periodo in cui sono scomparse Mirella ed Emanuela. La storia di questo personaggio rimanda a un fatto accaduto sempre nel 1983 che vede la morte di un bambino di 12 anni, Josè, scomparso all’EUR e investito a Ostia da un’auto guidata proprio da lui, Marco Accetti, e lasciato morire in strada. Il bambino era uscito per andare dal barbiere dopo di che è stato trovato morto lungo la pineta di Ostia. Accetti disse di trovarsi lì per caso e fu condannato per omicidio colposo, ma non per rapimento.
In un’intervista però l’uomo per la prima volta dichiara che era in compagnia di un’altra persona al momento dell’incidente e che si avvicinò al bambino per constatare il decesso. Dice di non aver potuto dichiarare cosa stesse facendo in quella zona a suo tempo. In merito a Emanuela Orlandi, Accetti rivela che sarebbe viva e che solo fino a poco tempo fa viveva in un borgo francese sotto il nome di Fatima, convertita all’Islam, ma l’inviato non è riuscito a trovare lì nessuno che ne abbia mai sentito parlare.