Serata speciale questa sera, lunedì 10 giugno, su Rai Uno, dove andrà in onda alle 21:10 Arena di Verona – Lo spettacolo sta per iniziare, una serata dedicata alla lirica che vedrà ospiti importanti e che sarà dedicata a Luciano Pavarotti e Franca Rame. Unedizione dunque speciale, dato anche che cade il centenario del Festival Arenario Lirico. Cè senzaltro grande attesa per sentire cantare Andrea Bocelli e Placido Domingo (era prevista anche la presenza di José Carreras, che però allultimo ha dato forfait). In scena vedremo rappresentati i momenti più conosciuti di Aida, Nabucco, La traviata, Il trovatore, Rigoletto e alte opere del festival del centenario. Ci sarà anche lorchestra, alla cui direzione si alternano i maestri Julian Kovatchev, Marcello Rota e Placido Domingo, oltre alle masse artistiche areniane – oltre 500 artisti – nei loro splendidi costumi.
La serata sarà condotta da Antonella Clerici e come detto sarà dedicata a Luciano Pavarotti, dato che al museo dellOpera di Verona, fino a settembre, ci sarà la mostra AMO Pavarotti. In platea ci sarà anche Nicoletta Mantovani, moglie del compianto tenore. Tuttavia levento sarà anche dedicato alla memoria di Franca Rame. Infatti, Dario Fo sarebbe dovuto essere ospite della serata, ma proprio la scomparsa della moglie ha reso impossibile la sua partecipazione.
Andrea Bocelli canterà poi a conclusione della serata lInno di Mameli accompagnato dai lavoratori dellArena di Verona. Intonare il Canto degli Italiani a Verona – ha detto il tenore – mescolando la propria voce con quella degli spettatori che gremivano l’Arena e dei lavoratori di un settore che esprime una superba eccellenza italiana, ha rappresentato un commovente, perfetto suggello, per una serata che ha festeggiato l’Italia intera, attraverso il Melodramma, paradiso della musica, i suoi protagonisti, come l’indimenticabile Luciano Pavarotti, i suoi spazi, come il teatro più grande del mondo ed il suo travolgente fascino, intatto.
Nel cantare Fratelli d’Italia mi è parso che ogni incertezza, anche drammatica, che assilla oggi l’Italia, si fosse ammorbidita, nella fondata speranza che, unendo le forze, tra fratelli, si possa comunque e sempre rimediare. Cantare il nostro Inno, sventolare il Tricolore, può essere un semplice ma efficace allenamento, per tornare a giocare di squadra, per unire le forze e costruire insieme un futuro migliore“.