E’ andata in scena ieri sera, venerdì 14 giugno 2013, la prima puntata (delle quattro previste) del nuovo talk show di Rai Tre “La guerra dei Mondi”, condotto da David Parenzo. Ospiti dell’appuntamento d’esordio sono stati lo scrittore e giornalista Giampiero Mughini, lex ministro Paolo Cirino Pomicino, il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il docente di politiche sociali delluniversità londinese di Oxford Emanuele Ferragina, il segretario dei pensionati della Cgil Carla Cantone, limprenditore Guido Martinetti e Sofia Sabatino in rappresentanza del modo studentesco. Si inizia a parlare di giovani e occupazione, utilizzando come incipit l’ormai celebre frase pronunciata dall’ex ministro Elsa Fornero che definì i ragazzi italiani troppo “choosy”. Secondo Mughini il problema di tanta precarietà è dettata anche dal fatto che molti imboccano delle strade formative che non consentono degli sbocchi professionali concreti, come ad esempio la facoltà di teoria della comunicazione. Sarebbe quindi utile capire quali possono essere i servizi maggiormente richiesti nellattuale società italiana. Questo ragionamento non viene però condiviso dalla Sabatino che, invece, rivendica la possibilità di ognuno di fare una propria scelta seguendo le proprie capacità. Pomicino, a differenza di quello che dice il conduttore (che cerca di provocarlo dicendo che probabilmente sua nipote, nonostante si sia iscritta a Scienze della comunicazione, potrà comunque trovare lavoro), fa presente invece come sia molto preoccupato per tutti i giovani, compresa la nipote, sottolineando che anche la figlia, di professione regista, sta al momento riscontrando molte difficoltà. Insomma, il discorso centra in pieno quello che è lobiettivo del programma, ossia valutare se vi sia effettivamente uno scontro generazionale in atto. Teoria che non trova il benestare di Mughini, il quale la definisce una sciocchezza. Di tuttaltro avviso è invece il giovanissimo docente dellUniversità di Oxford Ferragina, il quale spiega di stare lavorando in Inghilterra e di essere comunque un precario, avendo un contratto di soli due anni. Afferma però di sentirsi fortunato nellessere andato via dallItalia, dove anni di politiche sbagliate hanno reso pressochè impossibile pensare ad un futuro per i giovani. Martinetti invece, punta il dito contro lincredibile debito pubblico che grava sulla spalle dellItalia, e quindi dei giovani, che non consente ampi margini di manovra a questo governo e anche ai successivi.
La scintilla scatta quando un imprenditore presente tra il pubblico, Ernesto Preatoni, fa un discorso in un cui loda altri Paesi dove il lavoro viene effettivamente salvaguardato, tanto che afferma di essere in procinto di aprire un’attività nel Regno Unito. Dura la replica di Cacciari che trova vergognose le sue parole e l’invito, rivolto ai giovani, ad abbandonare l’Italia per trovare lavoro all’estero. Immediata la controreplica di Preatoni che fa presente come probabilmente Cacciari venda illusioni. A seguire si parla nuovamente di pensioni d’oro, con Giampiero Mughini che sottolinea come il vero problema del Paese sia da ricercare da tutt’altra parte: sia Mughini che Pomicino, inoltre, rivelano quanto percepiscono. Il primo dice di percepire 80 mila euro l’anno da quali va sottratto il 48% per il pagamento delle tasse, mentre l’ex ministro percepisce un vitalizio di 5 mila euro al mese a cui devono essere sommati 1800 euro di pensione per un totale di oltre 81 mila euro annui netti. Nuova discussione che vede protagonista Massimo Cacciari che, in totale disaccordo con il dibattito in studio, decide di andarsene. Polemico Pomicino nei confronti di Cacciari,a cui chiede per quale motivo scelga di partecipare a un programma se poi spesso finisce con dare forfait. Intanto Pretani, approfittando anche dell’assenza di Cacciari, fa presente come siano arrivate già 150 mail di giovani italiani disposti a seguirlo in Birmania per un progetto imprenditoriale. Si chiude con la messa in onda del video di un vecchio successo di Adriano Celentano, “Chi non lavora non fa l’amore”.