Il primo episodio della trasmissione Percezioni, andato in onda domenica 16 giugno è intitolato Il cavaliere senza pace. Ci troviamo a Bardi, un piccolo centro in provincia di Parma che deve il suo nome allultimo degli elefanti con cui Annibale attraversò le Alpi e proprio in questa zona morì. In questo centro vi è il Castello di Bardi costruito nel IX secolo con chiari scopi militari e nello specifico per difendersi dalle orde dei popoli barbari e in particolare gli Ungari, che in quel tempo razziavano quel che restava dellImpero Romano. In questo castello si è consumata la tragica storia damore tra due giovani: Soleste e Moroello. Il loro amore è piuttosto difficile in quanto lei era la figlia del castellano e invece lui era il capo della guardia. Moroello per ingraziarsi quello che sarebbe potuto diventare suo suocero, decise di andare a combattere per lui. Dal giorno della sua partenza, costantemente Soleste scrutava lorizzonte dal maschio della fortezza, sperando nel ritorno dellamato Moroello. Un giorno vide spuntare un esercito che portava i colori di quello nemico e pensando che Moroello fosse morto allora si gettò dal maschio uccidendosi. In realtà lesercito che faceva ritorno era quello capitanato da Moroello che in segno di disprezzo portava i colori di quello avversario. Una volta venuto a sapere quanto successo si suicidò anche lui buttandosi da una torre dello stesso castello. Il suo spirito, però, vaga senza pace tra le stanze del castello e non a caso questa struttura viene considerata una tra le più infestate dItalia. Sono molto i curiosi che vengono di notte per cercare di sentire il rumore di catene, i passi e quantaltro. Sono due le testimonianze che vengono ascoltate. La prima è quella di Francesca Maffini, Ufficio Stampa della Fortezza di Bardi, che racconta come fino ad alcuni anni fa, fino a quando era possibile pernottare nel castello, molti turisti affermavano di aver sentito nel cortile il lamento di un bambino. La seconda è di Chiara Mulattieri, responsabile Cooperativa del Parmigianino, che racconta di alcune foto scattate da esperti in cui si vede il bambino del cavaliere Moroello, nonché altri turisti hanno sentito rulli di tamburi e una sensazione tipo essere trattenuti al momento delluscita dal mastio. In questo episodi i partecipanti che insieme alla sensitiva cercheranno di carpire quanto accade in questa struttura sono Daniele Cimmino, romano di 28 anni terapista shiatsu e Michele Maddaloni sempre di Roma ma è un ballerino di 30 anni. La sensitiva è Marina Dionisi di Roma che ha impressionato per i risultati ottenuti dallo studio del professor Piero Cassoli, che ne ha saggiato le qualità di sensitiva. Lequipaggiamento con cui affronta questa esperienza è composto da un caschetto con tanto di luce posta nella zona alta e un action cam per le riprese, un microfono allaltezza del petto, un doppler cardiaco e una torcia in mano. Daniele durante il suo percorso allinterno della struttura percepisce la presenza di persone incatenate in una stanza, come lamore tra la castellana e un cavaliere fosse contrastato da un uomo molto religioso e inoltre si riscontra unanomalia allorché si intravede una sagoma spuntare davanti a lui non distinguibile. Michele riesce ad avvertire lo strazio delle torture mentre durante lingresso in una stanza si sente un rumore metallico. Infine, la sensitiva racconta la storia per come lei lha percepita ed ossia la figlia del castellano e un principe giunto da molto lontano si innamorano. Il castellano lo contrasta non appena viene a sapere che lui è di fede mussulmana. Tuttavia dietro linsistenza della figlia fa presente come gli avrebbe concesso di prenderlo in sposo soltanto se costui fosse riuscito a guidare lesercito in alcuni battaglie con popolo limitrofi riportando una vittoria. Lui ci riesce ma al suo ritorno, il castellano non volendo adempiere alla propria promessa prima spinge la figlia dal maschio della fortezza e poi fa uccidere il mussulmano con una lenta agonia.
Il secondo episodio è intitolato “Il muro dei segreti” ed è incentrato a Poppi, un piccolo centro in provincia di Arezzo e per le precisione nel Castello che è stato proprietà dei Conti Guidi. La storia che si cela entro queste mura riguarda una battaglia tenutasi nella pianura intorno al castello. La custode del Castello racconta di come si sentano spesso rumori duranti le notti assolutamente inspiegabili. Come consuetudine iniziano i percorsi sia Michele che Daniele e durante le loro esperienze si sentono effettivamente dei rumori molto strani oltre che tanta sofferenza. La ricostruzione della sensitiva è che una giovane donna di nome Matelda che aveva spostato un uomo molto più anziano di lei che aveva ripetutamente tradito fu murata viva nella torre. Inoltre, un vecchio Conte muore per un malore per via della codardia del figlio che aveva lasciato il campo di combattimento e i propri uomini senza una guida.