Nella puntata di ieri, mercoledì 19 giugno, Chi l’ha visto? fa il punto della situazione su una serie di scomparse come quelli di Marianna Cendron ed Emanuele Arcamone, si cercano alcuni minorenni scappati da casa negli ultimi giorni e si insiste ancora sulle dichiarazioni di Marco Accetti sulla morte del piccolo Josè Garramon. Centrale è invece una vicenda inquietante accaduta nel lontano 1947 a Venezia. La puntata comincia con la scomparsa di Marianna Cendron, la ragazzina di 18 anni alla quale ormai si sono tutti affezionati. Ancora non si riesce a capire se si tratti di una scomparsa volontaria o le sia successo qualcosa di grave. Nella scorsa puntata i genitori hanno a citato un appello in merito a un biglietto lasciato sotto il tergicristallo della loro auto, con scritto 27558 PD. Sono arrivati molti suggerimenti in redazione sul significato di questa sigla, tra cui anche la possibilità che si tratti della targa di una moto. davvero qualcosa che riguarda la scomparsa di Marianna o è un depistaggio? Ancora nessuna notizia di Emanuele Arcamone, il giovane e brillante ragazzo di Ischia, scomparso ormai da qualche e mese e del quale non si ha nessuna notizia. Continuano ad arrivare in trasmissione una serie di segnalazioni, in particolare da Milano, dove si reca la sorella per verificarne qualcuna. Viene intervistata una coppia che dice di averlo incontrato sull’autobus e da alcuni particolari sembra si tratti proprio di lui, solo con qualche chilo in meno e un po’ di barba in più. Da cosa sta scappando Emanuele? In un paese in provincia di Crotone un ragazzo di 19 anni, Gabriele De Tursi, è scomparso nel nulla con la sua motocicletta, prima di recarsi all’appuntamento con la fidanzata. Ha lasciato tutte le sue cose a casa, i documenti, il telefono ed i soldi, quindi si pensa possa essere finito in un giro pericoloso.Presenti in studio ci sono la mamma di Josè Garramon, il fratello di Emanuela Orlandi e la sorella di Mirella Gregori, tre casi che si sono venuti a intrecciare dopo le dichiarazioni fatte da Marco Accetti, l’uomo che aveva investito il piccolo Josè e fu condannato per omicidio colposo. Ma per il suo rapimento ancora nessun colpevole dato che fu trovato a km da casa e non poteva essersi allontanato da solo. Viene trasmessa l’intervista fatta all’uomo dal giornalista di Chi l’ha visto? facendo un confronto con le dichiarazioni fatte da lui stesso a suo tempo, sottolineando tutte le contraddizioni e le novità. Parla tra l’altro di una donna al suo fianco al momento dell’incidente e descrive un gruppo di pedofili che lavorava per delle persone. Ma tutto ciò che dice è sempre molto fumoso e labile. La mamma di Josè in studio è molto rammaricata per le uscite dell’uomo. Pietro, il fratello di Emanuela Orlandi, invita tutti alla fiaccolata in occasione dei trent’anni dalla scomparsa della sorella.Lo scrittore Alberto Toso Fei con un suo libro ha richiamato l’attenzione su una storia particolare risalente al 1947,un bambino di appena trenta giorni rapito da una misteriosa donna vestita di nero. In studio a commentare la storia ci sono lo scrittore stesso e la sorella del piccolo scomparso, che si chiamava Giorgetto, Giorgio Baldrocco. La vicenda si svolge a Venezia dove i genitori del piccolo Giorgetto avevano un chiosco di frutta. La donna si presentò al chiosco per due giorni consecutivi mostrandosi affabile e interessata al piccolo. In un momento in cui il padre aveva bisogno di aiuto si offrì di mantenere il bambino e il genitore se pur con un po’ di diffidenza glielo fece prendere in braccio. Nel giro di pochi minuti la donna vestita di nero scomparve nel nulla e da allora sono passati più di sessant’anni. Le ricerche inizialmente furono davvero intense e furono anche promesse delle ricompense notevolmente alte a chi lo trovasse o desse utili indicazioni. Negli anni successivi l’attenzione sulla rapimento calò e la famiglia di Giorgetto ricevette due lettere a nome della fantomatica donna che dichiarava di aver perso marito e figlio e di volersi dedicare alla crescita e all’istruzione del bambino. Ma anche in seguito a queste segnalazioni gli inquirenti non riuscirono a risalire all’autrice del rapimento. Oggi il caso è di nuovo sulle pagine dei giornali grazie al libro che è stato dedicato a questa storia assurda, in seguito al quale è arrivata una lettera anonima dalla presunta figlia di Giorgetto che racconta come il padre sia morto qualche anno fa in un incidente e che a suo tempo fu la nonna a rapirlo insieme a un’amica. Ovviamente l’appello da parte della sorella è che qualcuno possa ricordare qualche particolare o che a distanza di tanti anni voglia liberarsi la coscienza. 



A una storia inquietante invece, viene dedicato il finale di questa prima parte di trasmissione, un astuto intreccio degno del miglior romanzo criminale. Tutto si scopre con l’omicidio di Roberto Puppo, 42 anni, ritrovato cadavere sul ciglio di una strada in Brasile. Lì l’uomo si era recato per un lavoro promessogli da un conoscente suo creditore, Fabio Bertola, che prima di partire però gli aveva fatto firmare ben cinque polizze alla vita destinate a sua moglie e ai suoi due soci. Dopo la morte di Roberto si è risaliti alla mandante dell’omicidio in Brasile, che era amante dello stesso Fabio, il quelle praticamente lo aveva fatto uccidere incassando le polizze. Ai microfoni di Chi l’ha visto? c’è la mamma di un altro ragazzo, Michele Maggiore, scomparso qualche anno fa in Brasile. La donna ha riconosciuto in Fabio Bertola lo stesso che aveva mandato il figlio in Brasile. Si è scoperto che anche Michele aveva stipulato una assicurazione sulla vita con l’uomo e da qui a pensare che lo abbia fatto scomparire ammazzandolo, il passo è breve.

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