Ultima puntata questa sera, giovedì 20 giugno alle ore 21.10 su Canale 5 per Pupetta – Il Coraggio e la Passione, la fiction con protagonista Manuela Arcuri che è riuscita ad aumentare gli ascolti tv. arrivato il momento clou: Pupetta è rimasta vedova di Michele, ucciso da Don Vitiello. Colpa anche del Commissario Imparato, che è riuscito a far credere al boss che il giovane De Nicola potesse sapere che cera lui dietro la morte di don Gaetano Palumbo. Cosa succederà ora? Lo abbiamo chiesto a Stefano Dionisi, lattore che interpreta il perfido ufficiale di polizia.

Ci parli del suo personaggio. Il Commissario Imparato è un cattivo che per certi versi sembra peggiore dei boss camorristi che compaiono nella stessa fiction: è pedofilo, uccide sotto ricatto e ordisce un complotto che porta alla morte di Michele….

il cattivo della storia, è il personaggio con una doppia identità: da una parte è il poliziotto, dallaltra è il pedofilo che non resiste alla tentazione di sedurre un bambino.

Comè stato far parte del cast di questa fiction? Che clima si respirava sul set?

Quando si fa televisione si è impegnati in maniera diversa rispetto a quando si fa cinema. Cè un po di leggerezza in più, ma ci sono anche tempi più serrati. Sul set mi sono trovato molto bene con Tony Musante (che interpreta don Luigi Vitiello) che è una persona deliziosa.

Pupetta è stata al centro di polemiche perchè accusata di far sembrare una grande eroina una donna che in realtà ha commesso un crimine grave come lomicidio. Cosa ne pensa?

Ho sentito qualcuna di queste critiche, ma non bisogna dimenticare che la storia è abbastanza romanzata: non vuole essere un film sul sociale o sulla Camorra. Ha preso un accenno da quella storia e poi è diventata una fiction. Che è cosa diversa dal cinema: ha aspettative e pubblico diversi. Le fiction sono molto mirate a un certo tipo di pubblico e e quindi sono realizzate in modo un po più furbesco; al cinema, invece, cè la possibilità di fare qualcosa di più attento, più vero.

Oggi andrà in onda lultima puntata. Le malefatte di Imparato verranno a galla? Ci può dare qualche anticipazioni su ciò che vedremo?

Per me è stato veramente un gioco girare le scene in cui dovevo sedurre un ragazzo, parente di Michele. Questo è un personaggio negativo e come nellimmaginario popolare verrà punito duramente. E questo è un po un limite, secondo me

Perché?

Perché non credo che la vendetta sia necessaria sempre. L’unico modo per far uscire fuori il personaggio dalla negatività è sacrificarlo…

 

Cinema e tv: per certi versi sembra che le distanze tra questi due mondi si stiano accorciando. Cosa ne pensa?

Non credo si stiano accorciando. Credo siano due mondi completamente diversi. La televisione fa un certo tipo di prodotto, cerca in alcuni casi di fare una tv educativa e colta. Il cinema di per sé nasce come un progetto artistico e quindi il prodotto è di una bellezza tale che la gente lo va a vedere. In televisione c’è una via di mezzo, un compromesso. Anche la commedia al cinema cerca di essere un po’ più sofisticata rispetto a quella in tv; ci prova, non sempre ci riesce.

 

Lei preferisce il grande o il piccolo schermo?

Io guardo il cinema in tv.

 

Preferisce però interpretare film per il piccolo o il grande schermo?

Al cinema delle volte faccio dei prodotti decenti…

 

A quale dei personaggi che ha finora interpretato si sente più legato e perché?

A tutti quelli che sono stati apprezzati dal pubblico e che hanno avuto anche successo. Vorrei che non fossero solo film che ricordo io, ma che hanno avuto un seguito di pubblico come per esempio Farinelli, Il partigiano Johnny, La tregua o anche i miei primi film dove c’era un pubblico attento, negli anni ’80 o ’90. Fortunatamente ne ho molti a cui sono legato.

 

Dopo Pupetta, dove la rivedremo? Quali sono i suoi progetti futuri?

Per ora sto lavorando in televisione, con due fiction. Una per la Rai e l’altra per Mediaset. La prima è il sequel di Caccia al Re – La narcotici, la seconda si intitola Furore e vede nel cast anche Stefania Sandrelli e Giuliana De Sio: sarò un ricco proprietario terriero.

 

(Elena Pescucci)