Ieri sera, giovedì 20 giugno, è andata in onda su Canale 5 la quarta e ultima puntata della miniserie Pupetta Il coraggio e la passione, interpretata dallattrice Manuela Arcuri. Ecco il riassunto della puntata, che si conclude con un finale aperto. Pupetta Marico decide di vendicarsi di Don Vitiello (Tony Musante, suo ex promesso sposo e  reo di aver ucciso il marito Michele. Don Luigi Vitiello, boss affermato della Camorra, infatti, non ha digerito lattacco personale sferrato dal giovane Michele che, nel corso di una cena tra il boss protagonista e la famiglia di Pupetta, dopo aver fatto apprezzamenti sulla donna ha incendiato la sua amata auto. Il boss decide così di rispondere al torto subito dando mandato di uccisione ai suoi uomini più fedeli. La morte annunciata di Michele, che intanto avevo sposato Pupetta, suscita lira della giovane donna che, prima uccide a sangue freddo Don Luigi Vitiello e poi viene di conseguenza arrestata tra lo scalpore e lo stupore della sua intera famiglia e del fratello Vittorio che intanto è diventato il capo dei Mercati Generali. In carcere Pupetta Marico, che intanto ritrova la vecchia amica Maddalena (Alessandra Barzaghi) porta a termine la difficile gravidanza supportata anche dal coraggio infondato dalla compagna di cella del reparto maternità. Intanto lattenzione si concentra sul commissario Imparato (Stefano Dionisi) sempre intento a sfogare la sua perversione sui più deboli. Questa volta oggetto del suo interesse diventa Nicolino, fratello di Michele, che non riuscendo però a sopportare le molestie subite decide di togliersi la vita, sparandosi con la pistola che il defunto fratello custodiva all’interno dell’armadio di casa. Dopo il suicidio del giovane, Pupetta, dal carcere, indirizza Don Otello (Ben Gazzara) capo della Confraternita, sulle tracce del commissario Imparato. Dopo le direttive imposte dalla donna, lo stesso Don Otello darà mandato di uccisione del commissario, il quale pagherà con la sua stessa vita i suoi atteggiamenti immorali e deviati. Intanto, Tanino Testucci (Cristopher Leoni) aspirante boss senza scrupoli, decide di uccidere il suocero Don Otello verso il quale nutre un profondo odio. La morte del capo spalanca così le porte al giovane Testucci che acquisirà il ruolo ambito di capo dei malavitosi. Ormai al vertice della malavita napoletana, il giovane decide di acquisire ancora più potere, prefiggendosi come obiettivo la conquista dei mercati generali. Per raggiungere il suo scopo, decide così di effettuare, con l’ausilio dei suoi più fidati uomini, veri e propri atti intimidatori. Tali atti culmineranno con un attacco a Vittorio (Sergio Arcuri), fratello di Pupetta Marico e gestore dei mercati, che viene gambizzato. L’attacco al fratello, suscita in Pupetta il desiderio di vendetta e il carcere non frena di certo le sue intenzioni. La donna approfitta così della passione che nutre nei suoi confronti il direttore del carcere Amedeo Malpighi (Stephan Kaefer). Amedeo infatti, vive una situazione familiare poco felice e ricambia di attenzioni la giovane donna in gravidanza, prima con fiori e poi concedendo la possibilità alla stessa di effettuare telefonate e di usufruire di una libera uscita. Pupetta riesce così a incontrare il fratello Vittorio ricoverato in ospedale e ad accordarsi su un piano di fuga attraverso la vettura che rifornisce il carcere di frutta e verdura. 



Nel giorno stabilito per il piano, l’istituto penitenziario è in festa per la visita di un importante ministro. Ed è proprio in questa occasione e durante lo svolgimento della cerimonia di premiazione del reparto maternità del carcere, che Pupetta salva la vita al figlio del direttore. Una macchina infatti rischia di investire il ragazzo in modo accidentale. Il piano di fuga svanisce, ma la donna ottiene per il suo gesto il condono della pena. Libera e felice, Pupetta scopre che Tanino  Testucci ha fatto saltare in aria i Mercati Generali, bruciando tutto. La donna è pronta a vendicarsi…

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