Ieri sera, lunedì 24 giugno, è andata in onda la seconda puntata di Il viaggio, la trasmissione in cui Pippo Baudo viaggio a bordo di un camper tra le bellezze dellItalia. In questa puntata il presentatore sbarca a Roma dove incontra come primo ospite lungo il suo percorso artistico e culturale lattore Enrico Brignano nella zona del Gianicolo. Insieme a Brignano, Baudo parla proprio di questa zona di Roma che nel 1849 vide la nascita della Repubblica Romana favorita anche dal fatto che il Papa perse lappoggio dei Francesi e dovette arrendersi alla spinta dei patrioti. La durata della Repubblica Romana fu abbastanza breve per via di un ripensamento da parte dei Francesi, ma i patrioti romani in quel periodo riuscirono ugualmente a dotarla di una Costituzione dotata di ben 69 articoli di cui il primo faceva riferimento in maniera precisa e puntuale a quali fossero le condizioni per essere considerato un cittadino romano, dibattito ancora di grande attualità in Italia ancora oggi. Baudo racconta dellaneddoto relativo alla composizione dellInno dItalia le cui parole furono scritte nellarco di una sola notte da Goffredo Mameli e di come Giuseppe Mazzini da Londra lavesse praticamente commissionato a Giuseppe Verdi che per la verità lo realizzò sconsigliandone stesso lui lutilizzo in quanto non lo convinceva sufficientemente. Mentre Enrico Brignano dal Gianicolo canta la canzone Roma non fa la stupida stasera, Pippo Baudo a bordo del camper si dirige verso la città del Vaticano, a piazza San Pietro dove ad attenderlo cè il professore Lucio Villari che spiega come il Vaticano sia diventato uno Stato completamente indipendente dallItalia nel 1929 a seguito dei cosiddetti Patti Lateranensi, in cui si stabilì che, dallinizio del Colonnato di Bernini, lItalia non aveva nessuna ingerenza nei confronti del Vaticano anche se veniva evidenziato il libero accesso per tutti i cittadini allinterno di tale zona mentre per le autorità laccesso deve essere concordato. Da Piazza del Vaticano, Baudo si sposta sempre in compagnia del professor Villari davanti allAltare della Patria che molto chiamano erroneamente Monumento al milite ignoto. Il professor spiega, infatti, che questo monumento fu commissionato dal Governo dItalia del 1880 per celebrare lunione del Paese e fu in pratica dedicato a tutti quei personaggi che hanno contributo affinché ciò avvenisse. Inoltre, viene fatto notare come vi siano due scritte in latino in bella evidenza che lo dedicano alla Libertà dei cittadina e per lappunto allUnità della Patria. LAltare della Patria è stato terminato nel 1911 e vi furono delle polemiche in quanto venne utilizzata una pietra bresciana pare dietro ingerenza dellallora Ministro Giuseppe Zanardelli per interessi personali. La storia del milite ignoto è dovuta al fatto che dopo la Prima Guerra Mondiale, questo monumento venne utilizzato per celebrare il ricordo di tutti militi ignoti caduti durante il conflitto e in particolare si a riferimento a un corteo funebre del 1921, in cui parecchi cittadini parteciparono, di un milite ignoto. La prossima location visitata è il celeberrimo Colosseo dove Pippo Baudo incontra Maria Rosaria Barbera sovraintendete speciale ai beni culturali e artistici di Roma. Viene raccontato come fu costruito intorno all80 dopo Cristo in seguito alla vittoria riportata nella Guerra Giudaica e come fu fortemente voluto dalla famiglia dei Flavi. Per terminarlo ci vollero soltanto 8 anni ed è attualmente uno dei monumenti più visitati e famosi al Mondo con i suoi 6 milioni di visitatori annui. Attualmente necessita di alcune opere di ristrutturazione che saranno possibili grazie alla generosità dellimprenditore Diego Della Valle che ha voluto donare per lo scopo ben 25 milioni di euro. La Barbera sottolinea come il Colosseo rappresenti anche un importante fulcro commerciale per Roma in quanto rende possibili introiti per 5,5 milioni di euro lanno a tutto lindotto. Si passa quindi a Piazza Venezia dove Pippo Baudo insieme alla dottoressa Antonella Scarati racconta la consuetudine nata nel 1960 e che vedeva il 6 gennaio decine e decine di automobilisti portare regali di ogni genere. Tradizione spezzata nel 1970 per volere degli stessi vigili in quanto alcune aziende utilizzavano questa simpatica tradizione per trarne benefici pubblicitari. La prossima location è quella composta da via Condotti e Piazza di Spagna, dove Pippo Baudo insieme a Barbara De Rossi va un affascinante giro della zona a bordo della prima carrozzella di Roma di Augusto Celli, per la precisione quella che ottenne la prima licenza. Fermata obbligatoria davanti allo storico Caffè Greco dove un tempo si ritrovavano tutti gli artisti e gli intellettuali di Roma.
Si arriva quindi a Fontana di Trevi che è stata costruita in 30 anni di lavori, dal 732 al 762 grazie all’impegno di ben tre Papi e ultimata sotto Benedetto XIV. I suoi costosissimi lavori sono stati resi possibili grazie alla reintroduzione del gioco del lotto e oggi alcune opere di restauro necessarie per dare nuova vita all’opera, sono state finanziate dal Gruppo Fendi. La parte finale del viaggio, vede Pippo Baudo in compagnia di Roberta Lanfranchi andare nel teatro Sistina per incontrare Iaia Faiastri e raccontare la storia di tantissimi spettacoli e trasmissioni che si sono tenute al suo interno e dei tantissimi artisti che vi hanno transitato come Aldo Fabrizi, Totò, Renato Rascel e tanti altri. Nelle ultimissime battute Baudo ritrova Brignano a piazza Trilussa per omaggiare il famoso poeta per poi recarsi nello storico locale La Sora Lella dal quale vengono recitate alcuni versi enogastronomici scritti dal grande e indimenticato Aldo Fabrizi.