Oggi, martedì 4 giugno 2013, è tutto pronto per una nuova puntata di Ballarò, condotto come sempre da Giovanni Floris su Rai Tre in prima serata. Tanti i temi che come sempre verranno trattati, dalloperato del governo Letta fino alla recente denuncia della Cgil, secondo la quale ci vorranno 63 anni per tornare ai livelli di occupazione di sei anni fa, 13 per recuperare il Pil. E mentre lesecutivo studia la ricetta per rilanciare la crescita, le forze politiche si dividono sul presidenzialismo. Ci sono poi notizie fresche che verranno di certo commentate dagli ospiti: da un lato il decreto con cui il Governo intende affrontare la questione Ilva, dallaltro la conferma dellaccusa nei confronti di Silvio Berlusconi riguardanti il caso Unipol: avrebbe fatto pressioni per la pubblicazione delle intercettazioni in modo da danneggiare Piero Fassino.
Il grande ospite della serata, in ogni caso, non sarà italiano: interverrà infatti Jean-Claude Trichet, ex Presidente della Banca centrale europea (predecessore di Mario Draghi) e attuale presidente del gruppo europeo della Commissione Trilaterale. Proprio leconomista, ai microfoni di Euronews ha recentemente spiegato che la situazione rimane difficile in Europa, ma sento che siamo vicini al momento in cui tornerà la fiducia. Ma che cosè la crescita, davvero? la tranquillità dei consumatori, degli investitori e, soprattutto, dei risparmiatori. Queste sono le cose che ci faranno tornare a crescere. Parlerà poi Susanna Camusso, Segretario generale della Cgil, che spiegherà appunto i risultati della ricerca del sindacato, secondo cui luscita della crisi sarà molto lenta.
Gli atri ospiti di Giovanni Floris in studio saranno il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi del PdL, Matteo Richetti del Pd, il presidente di ASSONIME e della BNL Luigi Abete, la filosofa Roberta De Monticelli, il giornalista e scrittore Giorgio Dell’Arti, il direttore del “Fatto Quotidiano del lunedì” Ferruccio Sansa e il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli. In apertura, come di consueto, la copertina satirica di Maurizio Crozza.