La decisione della magistratura, che ieri ha fissato al 30 luglio in Cassazione l’udienza sul processo Mediaset in cui è imputato Silvio Berlusconi, “non avrà alcuna conseguenza sul governo”. A ribadirlo è stato il premier Enrico Letta, intervistato ieri sera da Giovanni Floris a Ballarò. Il presidente del Consiglio ha però preferito non commentare le decisioni della magistratura: Penso che sia assolutamente fondamentale che sia rispettata l’autonomia tra poteri dello stato. E quindi, come presidente del consiglio, io penso di non dover commentare date, sentenze…”. “Quante volte ha citato Berlusconi da quando abbiamo iniziato?, chiede Letta al suo interlocutore, Guardi che non esiste solo Berlusconi. Esistono anche i problemi degli italiani”. Questo, però, ha scatenato laffondo del coordinatore del Pdl, Sandro Bondi, il quale si è detto sorpreso che l’onorevole Enrico Letta non avverta l’opportunità e la necessità di esprimere un giudizio politico su ciò che sta avvenendo e coinvolge il leader di uno dei partiti più importanti della maggioranza di governo, nonchè suo predecessore a Palazzo Chigi. I veri leader politici non si nascondono dietro le parole”. Letta è poi tornato a parlare di Matteo Renzi e del suo futuro allinterno del Partito Democratico: più giovane di me e parla fiorentino. un’ottima carta per il Pd del presente e del futuro. Sono sicuro che faremo insieme tante cose. Penso che il futuro lo affronteremo insieme. Decideremo insieme tante cose. Infine, il premier ha confermato la scadenza dellattuale esecutivo: “Vedo la necessità di fare presto e bene anche per dare l’idea che c’è un mandato limitato nel tempo. Mi sono dato 18 mesi ha spiegato – per le riforme istituzionali e quelle economiche e poi gestire sei mesi in cui l’Italia presiederà l’Unione europea a partire da luglio 2014”.



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