La sua esperienza come concorrente del “Grande Fratello 10” non era stata certo all’insegna della notorietà: poco amato da pubblico in particolare da quello femminile, che non gi perdonava di aver lasciato la compagna Carla, che gli aveva dato anche un figlio, per la coinquilina Carmela Gualtieri particolarmente inviso agli altri gieffini con cui condivideva la casa più spiata d’Italia, era inoltre stato oggetto di numerose parodie che ironizzavano sui suoi atteggiamenti boriosi e sul suo volersi far chiamare il Principe. Ma adesso, dopo aver tentato in diversi modi la strada del successo, lanciando persino una linea di gioielli recanti la sua effige, il Principe senza regno si è gettato a capofitto nel modo della musica, scrivendo il brano La Pecora Nera, in vendita da maggio su iTunes. In questi giorni, a grande richiesta, è uscito anche il videoclip della canzone, che vede un Leonard un po’ imbolsito cantare a metà tra il rap e la dance davanti alle telecamere con fare disinvolto, snocciolando rime in difesa di Fabrizio Corona. L’ex gieffino ha infatti scelto di dedicare il singolo all’ex re dei paparazzi, che sta scontando la condanna a 5 anni di carcere per i presunti fotoricatti all’ex calciatore della Juventus David Trezeguet, denunciando la corruzione che, a suo dire, spadroneggia nel nostro Paese: infatti, come recita il ritornello, lItalia perdona/ tutti fuori tranne Corona/ e lItalia perdona/ tanto per ogni vizio/ paga Fabrizio. Rime non proprio inedite, quelle di Leonard che potrebbero aver preso spunto dalla famosa hit di Kalief in cui il refrain recitava ad libitum le parole Corona non perdona , e sound poco accattivante: sembra che anche questa volta la fama si nasconda agli occhi di George, dal momento che nemmeno il vero Fabrizio ha fatto sapere di aver apprezzato il suo goffo tentativo di difesa. Provaci ancora, Prince!



Leggi anche

Rocco Papaleo: “Se sono innamorato? Attendo una risposta…”/ “Per impazzire d’amore devo essere rifiutato”Genitori di Leo Gassmann, chi sono Sabrina Knaflitz e Alessandro Gassmann/ “Orgoglioso di loro…”