Nella prima puntata di Virus, il contagio delle idee, in onda mercoledì 3 luglio, il conduttore Nicola Porro ha come ospiti presenti in studio il segretario del Partito Democratico Guglielmo Epifani e il presidente di Scelta Civica nonché ex Premier Mario Monti, Vittorio Feltri editorialista del quotidiano Il Giornale e Massimo Giannini vice direttore del quotidiano La Repubblica. La trasmissione si apre con le ultimissime novità dallEgitto, dove le forze armate hanno deposto lormai ex presidente Morsi per la gioia di tantissimi egiziani usciti a festeggiare in piazza. Dopo questo doveroso aggiornamento, ha inizio la trasmissione con il conduttore che sottolinea come nel corso di questa puntata si discuterà soprattutto di economia anche se vengono effettuati ancora un paio di collegamenti in diretta con Il Cairo e in particolare con lambasciatore italiano che racconta lo svolgimento della destituzione. Viene quindi evidenziato come ci siano in collegamento da Berlino alcuni giovani italiani che per lavorare, sono stati costretti a emigrare. Viene poi mandato in onda un servizio su quanto accaduto nel corso delle ultime settimane nel processo Ruby che ha visto il leader del Popolo della Libertà Silvio Berlusconi venire condannato in primo grado per concussione e prostituzione minorile a 7 anni di carcere e linterdizione a vita da pubblici uffici. Secondo Epifani, occorre fare in modo di scindere la vita privata di Berlusconi da quelle che sono gli aspetti politici che lo riguardano. In realtà la vera domanda che Nicola Porro pone agli ospiti in studio è se concretamente i guai giudiziari di Silvio Berlusconi possano far traballare o peggio ancora far cadere il Governo Letta. Non a caso viene mandato un filmato nel quale Porro, incontra alcuni esponenti del Popolo della Libertà che hanno come unico obiettivo quello di far cadere il Governo Letta, che quindi si poggerebbe su basi molto meno solide rispetto a quello che si vuole dare a intendere. Monti non crede che questo sia effettivamente un problema per il Governo Letta che secondo lui farà molto bene e durerà abbastanza. Su Berlusconi, Monti fa un paio di battute ricordando quanto sia volubile e nello specifico rimarcando come aveva chiesto più volte a lui stesso di diventare il capo dei moderati. Infine, Monti termina il proprio intervento di fatto chiedendo al Governo Letta un contratto di coalizione, con il conduttore Porro che ricorda che qualche anno fa anche Forlani fece la stessa richiesta. Mentre Massimo Giannini fa una rapida carrellata dei vari procedimenti penali in cui è coinvolto Berlusconi, Feltri fa presente come questultimo in caso di condanna abbia a disposizione due opzioni e ossia chiedere gli arresti domiciliari oppure fuggire dallItalia. Per quello che riguarda il Governo Letta, secondo Feltri è chiaro che meno provvedimenti e meno alta sarà la probabilità di scontentare qualcuno e più ha chance di rimanere vivo. Sulla stessa linea di pensiero è anche Massimo Giannini che non può fare a meno di criticare quello che è stato sin qui loperato dellesecutivo presieduto dal Premier Enrico Letta, in quanto non ha preso nessuna decisione facendo in modo che tutto venisse demandato al prossimo autunno come del resto testimoniano il rinvio dellaumento dellIVA ed il congelamento del pagamento dellIMU. Passando a parlare del fenomeno emigrazione dando spazio ad alcuni connazionali in collegamento da Berlino che raccontano le proprie storie personali, viene evidenziato un dato piuttosto preoccupante: mentre nel 2002 tra gli italiani residenti allestero soltanto l11,9% è composto da laureati, nel 2011 sono diventati il 27,6%. Questo significa che in Italia cè sempre meno lavoro anche per quanti hanno conseguito una laurea. Si passa a parlare della riforma del sistema pensionistico attuato dallex Ministro Elsa Fornero che un po a sorpresa, trova la difesa di Feltri che evidenzia come sia complessivamente buona e come il problema degli esodati non sia stato creato da lei ma da coloro che gli hanno forniti numeri inesatti. Di tuttaltro avviso invece è lopinione di Giannini per il quale quello degli esodati è un problema piuttosto rilevante creato dal precedente Governo e che certamente sarebbe dovuto essere gestito meglio. Dopo un veloce stacco pubblicitario, viene mandato in onda un filmato su problema di comunicazione tra i giovani e i sindacati. Sulla questione viene sentito il parere di Epifani anche per via dei suoi trascorsi, ammettendo come esista una difficoltà da parte dei sindacati nellarrivare ai più giovani.
Si cambia argomento passando al Movimento 5 Stelle con un servizio nel quale viene riportata la frase di Grillo durante un famoso comizio elettorale per le comunali di Parma, promettendo che il tanto temuto inceneritore nella città Ducale non sarebbe mai stato costruito ed invece l’opera si è realizzata lo stesso con il sindaco Pizzarotti che prova a difendersi evidenziando come lui non abbia mai fatto nessuna promessa in merito. Viene mandato in onda un vero e proprio reportage sul M5S e soprattutto sull’ultima campagna elettorale in Sicilia che ha visto la vittoria a Ragusa che tra l’altro viene giustificata una volta tornati in studio da Epifani dal fatto che il Partito Democratico abbia sbagliato il candidato su cui puntare. Intanto, Feltri si mostra molto critico nei confronti di Grillo in quanto non dice mai cose di un certo interesse. La parte conclusiva della trasmissione vede Nicola Porro intervistare Tronchetti Provera con domande che spaziano dalla Telecom ed Il Corriere della Sera fino ad arrivare ai problemi dei pneumatici Pirelli nell’ultimo GP di Silverstone e alla possibile cessione dell’Inter del Presidente Massimo Moratti all’imprenditore Tohir.