Signore e signori, buonasera. A Roma, per il derby della Madonnina, Napoli batte Bologna 0 a 0. Così, negli anni 70, ironizzava il grande imitatore Alighiero Noschese, a dimostrazione che nel calcio, ieri come oggi, la confusione è sempre esistita. Cosa sarà mai, infatti, il prestito con diritto di riscatto, uninvenzione a metà tra il Monte dei Pegni e lAnonima Sarda? E il fallo da frustrazione (possiamo capire il cassintegrato frustrato, il miliardario pedatore molto meno)? Quarto uomo, quinto uomo, sesto uomo ma con tutti questi collaboratori perché larbitro continua a correre come un matto da una porta allaltra quando potrebbe starsene tranquillo a fumare una sigaretta nel cerchio del centrocampo? Il bagaglio tecnico è il borsone che i giocatori si portano dal pullman allo spogliatoio? La maledetta è unimprecazione che il difensore lancia allattaccante avversario, troppo funambolico, nei confronti della madre di questultimo? Quando manca solo il transfer, si va dal proprio procuratore o dallo psicologo?

Sono tutte domande alle quali noi non sapremmo dare una risposta certa. E – pensate un po – non è in grado di fornirla neppure lo Zingarelli, un vocabolario che pure sa tante cose perché le ha rubacchiate qua e là in giro per il mondo, ma che negli spogliatoi di una squadra di calcio non è mai riuscito a entrare: i magazzinieri, temendo che potesse razziare divise, integratori, scarpe e palloni, lo hanno sempre messo alla porta. E allora, sono domande destinate a restare senza risposta?

Nientaffatto, in aiuto arriva Il traversone di Barney, scritto dallantropologo ed ex centromediano metodista israeliano Gol Yardo, un capolavoro che nessun appassionato di calcio non può non aver mai letto. Un libro che svela tutti i segreti del gioco più bello del mondo e che, soprattutto, offre perle di saggezza che avrebbero fatto commuovere pure uno come Vujadin Boskov. E in vista del campionato di Serie A che partirà domenica, dal libro di Gol Yardo abbiamo pescato alcuni suoi famosi aforismi.

1. Essendo il campo del Bologna, gli avversari fecero la figura dei salami.

2. Essendo il campo del Cagliari, lattaccante rimase isolato

3. Essendo il campo inviolabile, la Fiorentina si pentì subito di essere entrata sul terreno di gioco

4. Essendo il campo del Genoa, le squadre avversarie arrivavano da Milao, Torìo, Roa, Napoi

5. Giocando contro lInter, tra il primo e il secondo tempo agli avversari restò solo il vallo

6. Essendo giocatori della Juventus, sull’album delle figurine Panini erano elencati in ordine… rigorosamente alfabetico

7. Essendo il campo del Milan, l’allenatore azzeccò una mossa diabolica

8. Essendo una sfida Urbi et Orbi, la Roma giocò in amichevole contro la Repubblica ceca

9. Essendo il campo del Sassuolo, in campo si tiravano certe sassate!

10. Essendo il campo del Toro, la partita fu una vera corrida

11. Essendo il campo coperto, nessuno riuscì a vedere i gol

12. Essendo il terreno di gioco comunale, non fu una sfida tra squadre provinciali

13. Essendo la finale del torneo di calcio del Gay Pride, i due allenatori puntarono tutto sugli inserimenti da dietro

14. Essendo il torneo di Mani Tese, nessuno entrò a gamba tesa

15. Essendo molto attaccato alla maglia, a fine partita i compagni lo gettarono ai tifosi sugli spalti

16. Essendo, come si dice in gergo, un “cacciavite”, il centravanti non riuscì a schiodare il risultato dal pareggio

17. Essendo un campo di grano, i difensori avversari trovarono pane per i loro denti

18. Essendo una squadra molto pittoresca, la partita finì 0-2 a tavolozza

19. Essendo un camposanto, la partita fu un vero mortorio

20. Giocando a Chicago, Strunz venne espulso.